Viaggiare sulla Brno-Praga in bici in Repubblica Ceca è un gioco da ragazzi: itinerari segnalati, piste ciclabili, percorsi di lunga gittata completamente tabellati. Durante il nostro viaggio in Europa abbiamo vagabondato tra Moravia, Vysočina e Boemia, pedalando lungo corsi d'acqua e sui dolci rilievi centrali tra le due città principali della nazione. Questo è l'itinerario che abbiamo percorso in bici, da Brno a Praga sull'itinerario europeo Eurovelo 4.
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Brno-Praga in bici, in breve
Il percorso che ti proponiamo oggi, tra Brno e Praga in bici in Repubblica Ceca, collega le due città principali e attraversa la nazione da sud-est a nord-ovest. Per lunghi tratti si segue uno degli itinerari europei della rete Eurovelo, il numero 4 definito dell'Europa Centrale. L'itinerario è percorribile in qualche giorno di viaggio, ma pedalando con calma ci si può dedicare anche una settimana. Chi volesse allungare le percorrenze può pensare di proseguire sull'Eurovelo 4 oppure collegarsi all'Eurovelo 9 a Brno o all'Eurovelo 7 a Praga, ma le possibilità sono moltissime, vista l'ottima segnaletica nazionale (cartelli gialli) presente in Repubblica Ceca e dedicata alle bici.
L'itinerario non è troppo impegnativo, anche se presenta un po' di dislivello in quanto si attraversano le colline della Repubblica Ceca centrale. Il fondo è pressoché sempre asfaltato (a parte qualche breve tratto di sterrato qua e là) e per la maggior parte del tempo si pedala su strade secondarie, con piacevoli tratti anche su pista ciclabile e percorsi dedicati.
Brno, la capitale della Moravia
Tornando al nostro percorso, il punto di partenza previsto è Brno, città di quasi 400.000 abitanti il cui centro si dipana ai piedi della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo che svetta sulla collina di Petrov. Di origine romanica, venne ricostruita a fine XIII secolo in stile gotico e oggi le sue caratteristiche guglie a spillo si fanno notare da ogni angolo della città. Non distante dalla chiesa si erge la fortezza dello Spielberg eretta sul colle omonimo. Qui fu tenuto in prigionia in epoca rinascimentale Silvio Pellico.
Un altro edificio simbolo della città è Villa Tugendhat, esempio di archittettura moderna e iscritta nel bene patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Tutto il centro di Brno comunque merita una visita, a cominciare dal bel portale del Municipio Vecchio passando per piazza della Libertà, dove sorge un particolare orologio astronomico. Suggestiva anche la piazza del mercato ortofrutticolo (Zelný trh) dove è stata installata anche una curiosa statua bronzea di Mozart con corpo da bambino e testa da adulto.
Lungo il fiume Svratka fino al castello di Pernštejn
Il nostro consiglio è quello di dedicare almeno uno o due giorni alla visita di Brno, anche se personalmente ci siamo fermati soltanto qualche ora, lasciando un po' di rimpianti. Il percorso tra Brno e Praga in bici in Repubblica Ceca, inizia lasciando il centro cittadino alle spalle della cattedrale e scendendo rapidamente verso le sponde del fiume Svratka, che sarà la direttrice principale di questi primi chilometri. Passati sulla riva meridionale del fiume, la si costeggia a ritroso per un brevissimo tratto su strada promiscua e quindi su pista ciclabile. Un piccolo strappo e ci si trova immersi nella natura, con il traffico già diventato un lontano ricordo.
La segnaletica abbondante offre diverse opzioni ma noi continuiamo a seguire il corso del Svratka controcorrente, fino ad uscire dalla città di Brno e raggiungere il sobborgo di Bystrc. L'itinerario tra Brno e Praga in bici è indicato con la segnaletica numero 1 della Repubblica Ceca e si sovrappone quasi sempre al percorso dell'Eurovelo 4 che parte da Kiev in Ucraina e arriva a Roscoff in Bretagna dopo oltre 5000 km. Personalmente abbiamo seguito questo itinerario europeo anche lungo la pista ciclabile della Vistola in Polonia, tra Cracovia e Auschwitz.
Tornando al percorso tra Brno e Praga in bici, si lascia la ciclabile per entrare nelle vie del paese di Bystrc e dopo un breve tratto promiscuo si giunge sulle sponde del bacino della Riserva di Brno, formato da una diga sul fiume. La zona è piuttosto turistica e nei weekend estivi si trovano molti cittadini a fare un picnic sulle sue sponde. Una ciclabile sterrata e gradevole costeggia il lato meridionale del lago prima di reimmettersi sulla strada secondaria che risale tutta la riserva fino a giungereai piedi di un bel castello, il castello di Veveří. Ti consiglio di proseguire oltre il primo parcheggio, affrontare un paio di tornanti in salita e raggiungere l'ingresso del castello dall'alto, più comodo e sicuro se volessi lasciare le bici incustodite per fare un giro.
I primi documenti che attestano l'esistenza di una fortezza risalgono al periodo in cui Ottocaro I di Boemia utilizzò questo luogo per rinchiudere dei ribelli, tra il 1213 e il 1222. L'imponente castello oggi è visitabile ed è possibile scegliere differenti tour del maniero, a seconda del tempo a propria disposizione e della curiosità di ognuno.
Proseguendo lungo la strada si entra nel piccolo centro di Veverská Bítýška dove si lasciano le sponde del fiume per affrontare un paio di saliscendi impegnativi ma brevi. Si torna sulle sponde del fiume a Tišnov ma da ora in avanti il percorso tra Brno e Praga in bici non smetterà più di salire e scendere le colline, inizialmente della Moravia meridionale e successivamente della Vysočina.
Un ultimo tratto lungo la Svratka conduce nel piccolo centro di Nedvedice dove l'itinerario Eurovelo e il percorso nazionale numero 1 si separano. Il primo prosegue seguendo le anse del fiume per salire più dolcemente (ma facendo un percorso più lungo) nel massiccio centrale ceco, mentre il secondo devia a sinistra iniziando una tosta arrampicata. Scegliamo la seconda opzione, più impegnativa ma breve.
Subito si inizia un'ardua salita che però viene interrotta presto dalla presenza, ingombrante, di uno dei castelli meglio conservati della Repubblica Ceca, il castello di Pernštejn. La posizione arroccata e panoramica conferisce alla struttura un aspetto monumentale. L'edificio assume il nome, derivante dal tedesco Bärenstein, la 'Rocca degli Orsi', proprio dalla sua localizzazione privilegiata. Conosciuto come il castello di marmo, per via della pietra usata per intelaiare porte e finestre, fu fondato tra il 1270 e 1285 dai Signori di Medlov. Essi assunsero il nome altisonante di Pernstein, fondando una tra le più importanti famiglie nobiliari di Moravia e Boemia.
Le colline della Vysočina
Lasciato il castello, il percorso tra Brno e Praga in bici entra quasi subito nella regione di Vysočina che si trova nelle highland ceche, incastrata tra le regioni storiche della Moravia e della Boemia. Ci si rende subito conto che è necessario salire di quota per attraverare questa regione e la salita non molla per un po', fino a raggiungere il centro di Bystřice nad Pernštejnem. L'aria si fa più frizzante anche se in realtà si pedala soltanto tra i 600 e 700 m di quota. Anche qui le alternative per attraversare la regione non mancano perché si ritrova l'Eurovelo 4. Il percorso cicloturistico numero 1 ceco giunge a Hlinsko restando più a nord mentre in questo caso noi scegliamo di seguire il percorso europeo, mantenendoci più a sud.
Si passano così le cittadine di Nové Město na Moravě, dove si trova anche un bike park per gli amanti della mountain bike e Žďár nad Sázavou, alternando tratti su stradine secondarie a tratti su ciclabile, sempre immersi tra campi coltivati e boschi di conifere. Fuori da Žďár si costeggia un piccolo laghetto artificiale prima di raggiungere le rive del bacino Velké Dářko, dove ci si trova immersi nella foresta, portati a passare su una suggestiva passerella in legno prima di ritrovare la strada nel piccolo borgo di Radostin. Da qui si prosegue verso nord fino a raggiungere il piacevole borgo di Hlinsko, dove in inverno si scia.
Non manca molto per uscire dalle highland e a Hlinsko si ritrova un corso d'acqua, il Chrudimka, che in realtà si segue solo a distanza, incrociandolo di tanto in tanto. Le colline pare non finiscano mai, ma dopo aver passato Seč e il suo lago si risale un'ultima volta inseguendo i ruderi del castello di Lichnice che dominano le pianure boeme.
Una macabra opera d'arte
La picchiata verso Ronov nad Doubravou è repentina e presto si abbandona la Vysočina per entrare nella regione della Boemia Centrale, sempre più vicini a Praga. In bicicletta, si sa, le distanze sono un fattore relativo e per raggiungere la vicina Čáslav si seguono percorsi secondari e arzigogolati che fanno allungare le tempistiche ma rendono piacevole e spensierata l'avanzata. Passato il piacevole centro cittadino, si dirigono le ruote verso nord-est, avendo come obiettivo il fiume Elba (Labe in Ceco), lungo il quale corre una ciclabile meravigliosa (che nel link è descritta solo in territorio tedesco tra Dresda e Berlino ma che prosegue anche in Repubblica Ceca).
Prima di raggiungerla però, è imperdibile la visita della cittadina di Kutná Hora. Il centro storico, la chiesa di Santa Barbara e la chiesa di Nostra Signora di Sedlec sono patrimonio UNESCO dal 1995 e anche se si è costretti a sudare un po' per salire tra le vie del centro, la fatica sarà ampiamente ricompensata.La cattedrale di Santa Barbara, dedicata alla protettrice dei minatori, è una delle chiese gotiche più famose dell'Europa Centrale ed è davvero un edificio suggestivo, visibile anche da lontano. L'altro edificio religioso inserito nel patrimonio UNESCO con la città è invece un meraviglioso esempio di architettura cistercense posto poco fuori dal centro: a Sedlec, ciò che più attira e stravolge è la vicina cappella del cimitero, un ossario contenente circa 40.000 scheletri umani.A fine '800 un intagliatore locale utilizzò le ossa umane per realizzare delle vere e proprie opere d'arte decorando la cripta con svariati oggetti tra cui spiccano un candeliere enorme e lo stemma degli Schwarzenberg.
Il fiume Elba e Praga
Lasciata Kutná Hora manca ormai solo una piccola collina per raggiungere la spianata che conduce sulle rive del fiume Elba. L'ingresso nella città di Kolìn è probabilmente il tratto più trafficato e pericoloso dell'intero percorso ma con un po' di attenzione si riuscirà ad arrivare lungo le sponde del grande fiume, dove si potrà ancora una volta scegliere il percorso da intraprendere. Si può, già da subito, seguire la sponda del fiume oppure imboccare una pista ciclabile più diretta verso nord che conduce a Velký Osek prima di ritrovarsi sull'argine dell'Elba.
Si passa un bel tratto boschivo prima di entrare a Poděbrady e quindi a Nymburk. L'itinerario ciclabile lungo l'Elba prosegue inizialmente su pista ciclabile e poi diventa per un tratto promiscuo e in parte addirittura divertente e facile single trail. I fondi europei per lo sviluppo dell'itinerario Eurovelo potrebbero, negli anni, portare a una modifica e miglioramento del tracciato. Si lasciano le sponde del corso d'acqua per visitare la piccola ma graziosa cittadina di Lysá nad Labem prima di abbandonare definitivamente la percorrenza fluviale nei pressi di Lázně Toušeň. La pista ciclabile dell'Elba proseguirebbe, seguendo il fiume verso la Germania, fino a raggiungere il mare del Nord e la foce.
Mancano ormai poco più di una trenitina di chilometri al centro di Praga in bici, ma è necessario un ultimo sforzo per scavalcare la collina che sovrasta la capitale ceca. In alternativa è possibile proseguire fino Melník, punto in cui il fiume di Praga, la Moldava (Vltava in Ceco) confluisce nell'Elba. Seguendolo a ritroso si raggiungerà ugualmente la città, ma si dovranno percorrere circa il triplo dei chilometri.
In questo tratto invece si segue la ciclovia della Greenway Jizera, in gran parte pista ciclabile, che scende da Harrachov, al confine con la Polonia e non troppo distante da Liberec. Il temuto ingresso a Praga si rivela meno complicato del previsto anche se l'assenza di alcuni indicatori ciclabili ci fanno penare nei pressi della stazione di Černý Most.
Poco oltre si raggiunge un bellissimo parco periferico che si aggira seguendo, di nuovo con un po' di difficoltà, le indicazioni del percorso numero 1 per bici Brno-Praga. Si raggiunge infine un tratto di vecchio percorso ferroviario riadattato a pista ciclopedonale fino a raggiungere, nei pressi di un nuovo quartiere, il canale adiacente al fiume Moldava. Passato il ponte si raggiunge finalmente l'argine del fiume che si segue da qui in avanti, sempre lungo itinerario ciclabile, fino praticamente in centro città. Si raggiunge il cimitero ebraico di fronte al quale, sulla sponda opposta del fiume, si erge il castello mentre il ponte Carlo si trova poco più avanti e lo si può raggiungere gettandosi per poche centinaia di metri nel traffico cittadino.
Il percorso Brno-Praga in bici in Repubblica Ceca si conclude così nel cuore di una delle capitali europee più suggestive, dopo aver concesso al cicloturista l'opportunità di visitare luoghi remoti e rurali di questa giovane e vivace nazione europea.
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