Itinerario di media difficoltà nel Trentino occidentale che regala panorami eccellenti sulla valle dei Laghi ed il lago di Garda da una parte, sul gruppo del Brenta e dell'Adamello dall'altra. La partenza dal Lomaso permette di scaldare la gamba su asfalto per un pò, quindi la salita verso il Rifugio Don Zio diviene sterrata ed impegnativa.
Dopo aver ammirato il magnifico panorama a 360° visibile dalla vetta del monte Casale poco più in alto, si ritorna sui propri passi per un pò e si taglia in quota i pendii del monte Granzoline e del monte Brento su single tracks e forestali in saliscendi che spaccano le gambe. Infine si scende in picchiata sul passo S. Giovanni a Monte da dove si percorre in senso inverso parte dell'itinerario Arco - S. Giovanni al monte - Pietramurata fino al bivio che conduce al rifugio S.Pietro. Di qui un divertente ma impegnativo sentiero conduce in val Lomasona da dove si rientra alla partenza.
Vediamo nel dettaglio il percorso.
Partenza da Fiavé
Partendo da Dasindo, sulla strada che da Ponte Arche porta al passo del Ballino, si scende per circa 500m svoltando a destra a Vigo Lomaso in direzione Lundo. Un paio di chilometri di salita e si incontra un bivio: prendere a sinistra verso Poia e Comano. Nel paese di Comano, appena dopo la chiesa, svoltiamo a destra: le frecce S.A.T. indicano Capanna Don Zio. La strada inizia a salire ed appena fuori dal paese si affronta un tornante con crocifisso. La salita è stata asfaltata fino ad un'altezza di circa 920m dove si trova un ripetitore. Qui inizia la parte più impegnativa: prima su sterrato si prosegue con pendenze lievi, infine il tratto più duro di circa 1km è cementato e presenta pendenze attorno al 20%. Si giunge ad un parcheggio e poco oltre si incontra il bivio con il sentiero 408 che dovremo imboccare al rientro. Per ora proseguiamo verso il rifugio Don Zio non molto distante. Qui, dopo una meritata sosta, si può proseguire per circa 500m e giungere, attraverso una distesa prativa, sulla cima del Monte Casale dove il panorama è assolutamente splendido: a sud si distingue la sagoma del monte Brento con alle spalle il lago di Garda; ad est la valle dei Laghi chiusa dalla catena del monte Bondone (il cornetto ed il palon di fronte) presenta nel suo fondovalle i laghi di S.Massenza, di Toblino e di Cavedine; girando lo sguardo verso nord si distingue il panettone del monte Gazza e della Paganella con, un pò più a ovest, il lago di Molveno; ad ovest si può ammirare tutta la catena del Brenta ed in particolare il Carè alto.
Rinvigoriti dallo splendido paesaggio e dalla sosta in quota, si può scendere nuovamente al rifugio e di lì al bivio precedentemente menzionato. Prendiamo a sinistra il sentiero 408 verso malga Val Bona e S. Giovanni a monte. Il sentiero è divertente e tecnico. Poco oltre teniamoci sulla sinistra senza prendere la forestale che riporterebbe direttamente a Lundo. Non è facile seguire il tracciato corretto a causa dei molti bivi. Usciti dal sentiero ci troveremo su una mulattiera che verso valle (destra) porta anch'essa a Lundo: imbocchiamola in salita (sinistra) ignorando la strada che prosegue dritta dirimpetto allo sbocco del sentiero sulla mulattiera (attenzione, la freccia si potrebbe intendere indicare proprio quella strada!). Proseguendo in salita, a tratti anche a spinta, giungeremo su un sentiero ai piedi del monte Granzoline. Qui proseguiremo in discesa fino alla malga Val Bona ed attraversato il prato antistante ci ritroveremo su un sentiero che sbucherà alla baita da Lund.
Di qui inizia una strada pietrosa che scende a valle. Al primo tornante proseguiremo dritti (sinistra) su ampio sentiero dal fondo morbido. Passate due stanghe ci troveremo sull'asfalto a S. Giovanni. Prendiamo in salita (destra) la strada che spiana pochi metri sopra (Marcarie). Seguiremo ora le indicazioni per S.Pietro e Tenno.
Prima in pianura e quindi in discesa passiamo la frazione di Gorghi e Treni e giungiamo ad un bivio che a sinistra porta a Tenno e quindi Riva del Garda ed a destra sale per un paio di chilometri fino al rifugio S.Pietro, raggiungibile svoltando a destra ad un tornante dove termina l'asfalto. Qui noi proseguiamo dritti fino al parcheggio ed oltre seguendo le indicazioni per la val Lomasona (Vespana). Attenzione a non mancare il bivio sulla sinistra (con indicazioni) e a mantenersi sempre sulla sinistra più a valle (senza indicazioni) sul sentiero più pendente. Il divertentissimo single track ci condurrà fino in val Lomasona passando per località Vespana, quindi per la pozza dei Preti ed infine si aprirà divenendo strada bianca e quindi asfaltata. Qui le indicazioni permettono di raggiungere Dasindo tenendosi a sinistra poco oltre una piscicoltura.
Questo itinerario, meno conosciuto dei classici percorsi sul lago di Garda, regala comunque splendidi panorami e una natura incontaminata: per lunghi tratti non ho incontrato alcuna persona nel percorrere il tratto tra il monte Casale e il rifugio S. Pietro.
Per scoprire altri percorsi adatti alle ruote della vostra mountain bike vi consiglio di dare un'occhiata alla mappa degli itinerari in MTB.
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