Se oltre a una sana pedalata di medio dislivello ti incuriosiscono le leggende, ti affascinano le montagne e hai voglia di lanciarti alla scoperta di piccole borgate e siti archeologici, questo itinerario in valle Maira in bici per esplorare le borgate di Roccabruna in uno dei luoghi più ricchi di storia e cultura del Piemonte, sono certo ti piacerà.
Valle Maira in bici: partenza da Villar San Costanzo
Il nostro tour alla scoperta della valle Maira in bici e in particolare delle Borgate di Roccabruna parte da Casa Bart, un'accogliente struttura di Villar San Costanzo a gestione famigliare di Augusta e Luca. Amministratrice ed eccellente cuoca lei, guida MTB e massaggiatore sportivo lui, ci accolgono nella loro abitazione facendoci sentire proprio come a casa nostra, tra una birra artigianale, un crumble di ciliegie e una nozione storica sul luogo in cui ci troviamo. Casa Bart è il punto di partenza ideale per una o più escursioni nella parte alta della vallata affrontando il Fauniera, la Lombarda o la Maddalena o come noi alla scoperta della bassa Valle Maira in bici verso alcune delle 93 borgate di Roccabruna, oggigiorno piccolo comune ma, un tempo, variegato centro di passaggio e teatro del presidio dei partigiani garibaldini.
Dopo un'abbondante colazione, ci piazziamo davanti alla bikeroom per sistemare i nostri mezzi e partire all'esplorazione della Val Maira in bici. Ci attendono circa 40 km e 1000 metri di dislivello, tutti (o quasi) concentrati nella prima metà del percorso.
La prima salita di riscaldamento
Salutiamo Villar San Costanzo e la Riserva Naturale dei Ciciu del Villar che la sovrasta ed entriamo subito a contatto con l'ambiente circostante e la storia. L'area naturale di 64 ettari è stata costituita nel 1989 per proteggere il fenomeno di erosione molto particolare delle "colonne di erosione" (anche chiamate "piramidi di terra", o "Ciciu 'd pera", letteralmente "fantocci di pietra"). I ciciu sono sculture morfologiche naturali, con una tipica forma a fungo gigante, dal cappello formato da un masso di gneiss e dal gambo composto da terra e pietrisco compatti.
La prima salita verso il santuario di Santa Maria Delibera, in parte su asfalto e in parte su sterrato, è breve ma intensa: appena 2,5 km per scaldare le gambe e portarci a quota 753 metri. Questo riscaldamento ci servirà, visto il programma della giornata!
Valle Maira in bici: alla scoperta delle Borgate di Roccabruna
Una breve picchiata ci conduce a Dronero, che tocchiamo solo rapidamente, ma che visiteremo al ritorno. Da qui si iniziano a contare (e non basteranno quattro mani) le Borgate di Roccabruna attraversate. Per un paesino di 1500 abitanti, 93 borgate sono davvero tante (sebbene molte siano oggigiorno disabitate). Teatro di incursioni nazifasciste e nei 20 mesi della lotta di Liberazione costantemente presidiate dalla 104^ Brigata Garibaldi, le borgate consentivano una gran capacità di spostamento ai partigiani grazie alla profonda conoscenza del territorio e alla partecipazione attiva degli abitanti dell'area.
La salita è inclemente, non molla mai, anzi a volte la pendenza raggiunge la doppia cifra e ci chiede di dare fondo alle nostre riserve idriche e di cibo. Fortunatamente abbiamo "fatto fondo" con la colazione di Augusta e lungo tutto il percorso non fatichiamo nel trovare fontanelle fresche, un toccasana per questa torrida giornata in cui il sole di giugno batte incessantemente sulle nostre capocce. Non mancano i punti sosta divertenti, tra nani da giardino, casette ben curate e simpatici e vivaci animali nei cortili.
La lunga salita di 15 km, suddivisa in due tratti separati da una piacevole discesa per il riposo delle gambe, ci permette di attraversare Roccabruna, Gora, Grangetta, Bernard, Centro, San Giovanni, Bugialà, Comba, Giorsetti, Dao, Massun, Belliardo, giungendo infine alla borgata più alta delle 93 del comune di Roccabruna, Sant'Anna, dove non ci lasciamo sfuggire la possibilità di entrare ancor più in sintonia con la cultura locale e concederci un panino burro e acciughe. Proprio di qui, infatti, passava la via delle acciughe, chiamata così perché percorsa dagli acciugai, capofamiglia piemontesi della Valle Maira che durante l'inverno si reinventavano, portando dal mar Ligure il carretto col pesce salato per la vendita. La tradizione è così forte che ancora oggi, a Dronero e in generale in valle, si tiene Anciue, la fiera degli Acciugai.
Esplorando il sito archeologico di Roccerè
A Sant'Anna si susseguono due eventi molto piacevoli: il primo è il termine ufficiale della parte più tosta della salita e il secondo è l'ingresso all'interno del sito archeologico di Roccerè, uno dei più importanti siti europei di arte rupestre dell'età del bronzo. Il sito detiene il primato per numero di incisioni (oltre 35000 coppelle su 20000 mq) ed è unico per il tipo di figure presenti. Visitare questo luogo spirituale e misterioso significa tornare indietro di 4000 anni grazie ai panorami immutati nel tempo e alle incisioni legate principalmente al culto sacro del Sole. Con la pancia piena e la soddisfazione di aver concluso la salita, imbocchiamo il largo sentiero sterrato che corre in un primo tratto in cresta, per poi rituffarsi verso la valle e permetterci un'ulteriore immersione tra le borgate di Roccabruna.
Un po' di sano gravel verso Dronero
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