Il Libano è uno dei paesi del Medio Oriente che si affacciano sul mar Mediterraneo ed atterrando a Beirut, la capitale, ve ne accorgerete subito. Viaggiare in Libano non è particolarmente difficile per i cittadini italiani, ma come in molti altri paesi bisogna avere le carte in regola prima della partenza per non incorrere in spiacevoli situazioni... burocratiche.
Il Libano è anche conosciuto con il nome di Paese dei cedri per la presenza, in certe regioni, di questi alberi. Lo sfruttamento intensivo e commerciale del territorio ha però ridotto, ad una percentuale esigua, il numero di questi alberi tipici che ora si possono vedere soprattutto nello Chouf. Con spiagge, montagne impervie, siti romani, souk caotici e colorati, viaggiare in Libano è come ritrovarsi in una babele di emozioni contrastanti.
Il visto per viaggiare in Libano
L’aeroporto principale del Libano è quello di Beirut, il Rafic Hariri International Airport e volando da una qualsiasi destinazione europea, difficilmente atterrerete in un altro aeroporto della terra dei cedri. L’accesso al Libano è permesso anche via terra ma, in questo periodo di guerra, è caldamente sconsigliato viaggiare in Siria e le frontiere potrebbero venir chiuse improvvisamente agli stranieri. Il confine con Israele, a sud, è chiuso ai viaggiatori e solo le forze dell’ONU possono transitarvi. Entrare e viaggiare in Libano via terra non è impossibile ma ultimamente sempre più pericoloso per i conflitti e la tensione nella quale vive oggi il Medio Oriente. Le tre frontiere terrestri sono Masnaa-Jdaidet Yabous, dove passa l’autostrada che collega le due capitali Beirut e Damasco, Arida sulla strada litorale tra la libanese Tripoli e la siriana Tartus ed il valico di Rosh Hanikra fra Libano ed Israele chiuso ai viaggiatori. Per viaggiare in Libano è necessario avere il passaporto con validità residua di almeno sei mesi per farvi applicare il visto libanese direttamente all’aeroporto o alla frontiera dalla quale vorrete entrare via terra. Se state viaggiando dal Libano alla Siria dovrete già essere in possesso di visto siriano o rischierete di rimanere bloccati in Libano (talvolta alla frontiera non lo concedono!). Se, viceversa, viaggiate dalla Siria al Libano, il visto vi verrà rilasciato direttamente in frontiera ma, in periodi di guerra come questo, la gestione burocratica di visti e permessi può cambiare radicalmente ed improvvisamente. Il visto per il Libano viene rilasciato gratuitamente e permette di restare nella nazione per un mese (rinnovabile poi per altri tre mesi).
Libano ed Israele
In seguito all’invasione del Libano, un tempo chiamata la Svizzera d’Oriente, da parte delle truppe israeliane del 1982, i rapporti tra i due paesi si sono decisamente incrinati. Oggi, dopo migliaia di morti, chi è israeliano non può assolutamente pensare di viaggiare in Libano. I viaggiatori e turisti che hanno viaggiato precedentemente in Israele ed hanno il timbro del paese presente sul proprio passaporto, dovranno richiederne uno nuovo per poter entrare nel paese dei cedri oppure rinunciare a visitare il Libano. La zona sud del Libano, quella confinante con Israele e la Palestina, non è accessibile ai viaggiatori. Gestita ancora oggi dai soldati dell’Unifil, questa area è raggiungibile solo con un permesso speciale rilasciato per attività umanitarie o, talvolta, di volontariato.
Il quartiere di Dayhe a Beirut
Il quartiere di Dayhe a Beirut è una delle aree maggiormente devastate dai bombardamenti israeliani. Situato nella periferia sud della capitale, sconsiglio di recarvici se non accompagnati da un amico libanese o da qualcuno che conosce la zona. Vasto e piuttosto caotico è il quartiere del partito di Hezbollah. In tutta sincerità l’ho trovato un luogo piuttosto interessante ed autentico con ottimi ristoranti ed una pasticceria davvero piena di delizie tipiche. In questo quartiere, dove la povertà è piuttosto diffusa, sono presenti alcune associazioni come
Amel che cercano di aiutare i rifugiati nell’inserimento del mondo del lavoro o nell’istruzione, insegnando arabo ed inglese. Noi abbiamo visitato una parte del quartiere ed il consiglio è quello di chiedere sempre alla gente se è possibile scattare una fotografia (a qualunque cosa, anche ad un palazzo crivellato!) e di comportarsi rispettosamente evitando di dar troppo nell’occhio.
Tiro e Sidone
Due città da visitare! Scendendo verso Tiro (Sour) noterete già un dispiegamento di militari dell’Unifil perchè, dopotutto, l’abitato si trova a soli 40 km dal confine con la Palestina ed Israele. Se visitate queste due città da soli, evitate di lasciare le zone più trafficate e non accettate passaggi da chi non ha un mezzo di trasporto certificato (taxi o autobus collettivi che siano). A Sidone troverete tanti barettini dove bere un caffè e fumare il narghilè in compagnia di simpatici libanesi.
Tripoli e le valli del nord e dell'est
Tripoli è una delle città più grandi del Libano e, durante una visita, non potrete evitare di farvi coinvolgere dall’atmosfera allegra del mercato. Prima di scattare fotografie alle persone è buona norma chiedere sempre il permesso, non dimenticatelo! Le valli del nord, quella al confine con la regione siriana di Homs sono ricche di antichi monasteri e di luoghi da scoprire, ma anche qui non avventuratevi da soli in aree poco frequentate. La Valle del Bekaa è un posto splendido: cinta dalle montagne,
la città di Baalbek può vantare lo spettacolare tempio del sole situato all’interno del sito archeologico. In questa valle però, nel 2011 furono sequestrati 7 ciclisti estoni poi rilasciati 4 mesi dopo, quindi fate sempre attenzione a non viaggiare in Libano, nelle aree più remote, da soli senza prima esservi informati sulla situazione della zona. I 26 accusati del rapimento sono stati poi esageratamente condannati a morte per il sequestro ed altri crimini.
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!