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Visitare Berlino in bici: sulle tracce di David Byrne

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Qualche tempo fa mi è capitato fra le mani il libro del cofondatore dei Talking Heads, il brillante David Byrne. Il volume riportava il titolo: "Diari della bicicletta" (quelli della motocicletta erano già stati scritti dopotutto...) e fra le sue pagine si parlava anche di come sia appagante visitare Berlino in bici. L'idea di girovagare per la capitale tedesca pedalando e soffermandomi su dettagli improbabili è stata l'inizio di un viaggio in divenire, da est ad ovest, da nord a sud per le strade dell'affascinante Berlino!
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Una rockettara in bicicletta per Berlino

 
Qualcuno lo avrà sospettato... indovinando: la musica è una delle mie grandi passioni... anche in viaggio.
Pedalare accompagnati dai suoni della Natura o da quelli di due cuffiette ben incastrate sopra il lobo, è una vera libidine.
Con Sheena is a punk rocker nelle orecchie e l'immagine di David Byrne nella testa, ho iniziato a scoprire Berlino in bici raggiungendo il museo che la città ha dedicato ad uno dei più grandi gruppi punk rock di sempre, i Ramones. Cimeli della lunga carriera della band sono allineati in teche ordinate, immagini scattate ai concerti ed alle loro apparizioni, dischi rari ed oggetti appartenuti al gruppo, una tappa forse insolita, ma comunque imperdibile nella Berlino alternativa.
Alcuni gradini scendono verso l'ingresso, 2€ e ci ritrova nel piccolo ma interessante museo.
 
Dal centro della città, da Krausnickstraße al numero 23, indirizzo del museo dedicato ai Ramones, mi sono spostata pedalando lungo le rive del fiume Sprea senza però tralasciare l'attraversamento del Monbijou park. Nel verde di questa zona berlinese, l'occhio curioso è subito ammaliato dalla cupola della sinagoga ebraica che spicca egocentrica in tutte le sue forme caratteristiche.
Berlino in bici è viva, semplice, immediata... ma mai scontata! Seguendo lo Sprea, la strada ti conduce nel James Simon Park da dove il panorama sul duomo della città è da gustare in tutte le salse: all'alba quando il cielo si colora di rosa, al tramonto quando i minuti corrono veloci mentre le pareti dell'edificio si tingono di rosso e le ombre si allungano, di notte quando le luci di Berlino fanno rinascere quel romanticismo insito in ognuno di noi...
 
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Scende la notte su Berlino

 
Alla fermata della metropolitana Brandenburger Tor gli ultimi raggi del sole filtrano da due nuvole scure e minacciose. Ricordo le immagini del novembre del 1989, di quell'incredibile giorno che cambiò ancora una volta il mondo. La gente sembrava impazzita, nessuno aspettava quel magico momento come i berlinesi: finalmente poterono abbattere quel vergognoso muro che per 28 anni aveva diviso, non solo la città, ma tutta la Germania ed il mondo intero! In quell'incredibile giornata gli abitanti di Berlino si arrampicarono sul muro proprio davanti alla Porta di Brandeburgo urlando contro il cielo e contro chi li aveva divisi da amici e parenti per così tanto tempo.
Risalgo la scalinata della metropolitana berlinese trascinandomi dietro la bicicletta, senza nascondere l'emozione di trovarmi in questo luogo simbolo della città.
La bandiera tricolore a strisce orizzontali sventola sopra la porta: salto in sella e ricomincio a pedalare in direzione del monumento.
Un ultimo sguardo, prima di lasciarmela alle spalle e proseguire in bici per Berlino ed il suo angelo che fra poco risplenderà di luce artificiale nella notte della capitale. Accendo anch'io la mia lucina rossa, non vorrei mai che questo diventasse il mio ultimo viaggio in bici per una capitale...
Nella testa gironzolano le note di Another brick in the wall dei Pink Floyd ed il fascino del cielo sopra Berlino mi avvolge completamente.
Pedalo, pedalo per centinaia di metri, forse per chilometri, l'aria è frizzantina e non ho voglia di fermarmi nel mio appartamento di Berlino prenotato attraverso il sito Oh-Berlin, anche se un chilo di gelato mi sta aspettando nel freezer. Non basterebbe una vita per scoprire tutta Berlino, ma la bicicletta mi permette di essere davvero parte della città e della sua vita frenetica e scoppiettante almeno per qualche giorno...
 
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In bici lungo il Muro

 
Ciò che resta del famigerato Muro di Berlino non è poi molto, ma quello che si vede è sufficiente a capire come si potessero sentire i berlinesi in una città divisa. Friedrichshain è la zona più interessante da visitare in bici se si vogliono scoprire i murales del The Wall ed i vecchi edifici di stampo sovietico, casermoni di dubbio gusto, oggi spesso dipinti o tinteggiati. Mühlenstraße costeggia il fiume Sprea ed anche nelle estati più calde, la temperatura non è mai insopportabile. Incontro tanti ragazzi in bicicletta e come dar loro torto? Berlino è punteggiata da ciclabili e corsie preferenziali dedicate alle biciclette. Se si volesse iniziare un viaggio in bici da qui ci sarebbero diverse scelte molto allettanti: l'itinerario ciclabile fra Berlino e Copenhagen lungo 630 km oppure, perchè no, pedalare fino a Capo Nord o scendere fino a Malta seguendo l'itinerario n° 7 dell'Eurovelo, la Sun Route!!! In realtà, durante il nostro viaggio in Norvegia in direzione del Capo, di sole ne abbiamo trovato poco, ma procedendo verso sud sono certa che il clima cambi drasticamente... in meglio!!!
I colori del muro sono sporcati dalla polvere e dal tempo ma rendono perfettamente l'idea della storia della città: oggi la vena artistica dei giovani berlinesi prevale sul rancore e la rabbia. Le persone preferiscono godersi la città in bicicletta piuttosto che perdersi in ricordi dolorosi: Berlino è una delle capitali più frizzanti d'Europa e vale proprio la pena esplorarla sulle due ruote!
Se siete a Berlino e non sapete che pesci pigliare... consultate il sito ufficiale del turismo in città o visitate la sede... sapranno consigliarvi il miglior percorso in bici a seconda dei vostri gusti!!!
 
 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!