La signora Ester accende la stufa a legna e prepara il pane per la colazione. Nel frattempo parla di quella carretera che per me è viaggio, sfida, conoscenza e per lei è vita. 30 anni fa ammalarsi qui poteva voler dire morire. Ora no, ora puoi vivere.
Marmellata di fragole, miele e un caffè. Quando mi alzo per salutarla corre a prendere un bigliettino da visita scritto a mano. Me lo porge dicendomi.... "para cuando regrese" Non me la sento proprio di dirle che difficilmente ripasserò di li; monto sulla bici e riprendo a pedalare sulla "carretera de la vida".
Mi aspetteranno i giorni più duri di tutto il viaggio, quelli in cui dovrò affidarmi completamente alla natura, a quello che potrà offrirmi, a quello che deciderà di togliermi.
Dormirò nelle capanne abbandonate dai pastori, al calore di un fuoco acceso miracolosamente con legna zuppa d'acqua.
Suonerò e canterò musica Cilentana per un pubblico di viaggiatori di diversa lingua ma con il medesimo sogno: raggiungere Villa o'Higgins, fine strada, punto di arrivo della gran parte delle persone che percorrono la Carretera austral.
Per me no. Io ho deciso di arrivare fino alla fine del mondo.
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