Dati tecnici
Pista Ciclabile dell'Adige
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Merano/Verona
|
Tempo |
3-4 giorni
|
Dislivello |
/
|
Lunghezza |
197 km circa |
Tipologia di strada |
Asfalto 100%
|
Bici consigliata |
Bici da Corsa
Bici da viaggio
|
VALUTAZIONE
Difficoltà |
|
Panorama |
|
Pista ciclabile dell'Adige
La
pista ciclabile dell'Adige percorre tutto il corso della vallata da Merano (in realtà la ciclabile inizia dal lago di Resia ma per comodità te la racconteremo in un altro articolo!) a Verona, con qualche "sconfinamento" su strade secondarie e di campagna. A Merano la maggioranza della popolazione è di lingua tedesca e ti stupirai nel vedere il gomitolo di tracciati ciclabili che la percorrono.
Merano
profuma di pane ai cereali appena sfornato e strudel con crema di vaniglia quindi prima di partire fai scorta di delizie per il pranzo. Pedalando da Merano dove partono anche la ciclabile della Val Venosta e la
pista ciclabile della Val Passiria, in circa 30 km si raggiunge Bolzano dove si può visitare il
centro storico iniziando il giro da piazza Walther e lo splendido castel Roncolo. Si scende verso Trento attraversando i vigneti dell'ottimo Gewurztraminer nella zona del lago di Caldaro (
dove puoi trovare molti itinerari in MTB) prima e del Teroldego poi, passando per la
piana Rotaliana.Giunti nel capoluogo trentino, ti accoglieranno il
castello del Buonconsiglio ed il
Duomo con la fontana del Nettuno. Proseguendo verso sud, si corre lungo la
pista ciclabile dell'Adige fiancheggiando il fiume fino a Castel Beseno e a
Rovereto. Dalla città del Mart si scende superando Mori, Ala, Avio con il bel castello di Sabbionara e giungendo a
Borghetto, ultimo paese trentino. In Veneto si segue la nuova pista ciclabile con leggeri saliscendi fino all'ultima salita al forte di Rivoli. Da Rivoli Veronese si può decidere di proseguire in direzione di Affi lungo la
Ciclopista del Sole o verso Verona lungo la ciclovia dei fiumi veneti. Vediamo la pista ciclabile dell'Adige più nel dettaglio partendo da Bolzano e raggiungendo Verona o Affi attraverso la deviazione lungo la ciclopista del Sole...
Da Bolzano a Trento tra Isarco e Adige
Bolzano, capoluogo di provincia dell’Alto Adige, è il punto di partenza da noi scelto, ma è possibile collegarsi a questa città dal passo Resia seguendo la ciclabile della val Venosta fino a Merano. Pedalando da
Merano, dove parte anche la
pista ciclabile della Val Passiria, si prosegue verso sud lungo l’Adige e si raggiunge Bolzano in circa 30 km. In alternativa si può arrivare a Bolzano anche dalla val Pusteria (prosecuzione della ciclabile della Drava in Austria) che giunge in città dopo un tratto di valle Isarco. Dopo aver visitato Bolzano, si scende verso Trento attraversando immense distese di vigneti: quelli dell’ottimo
Gewurztraminer nella zona del lago di Caldaro e quelli del
Teroldego nella piana Rotaliana. Nei pressi della stazione ferroviaria di Ora si trova l’inizio del percorso per mountain bike (fattibile anche con bici da viaggio) della
Vecia Ferrovia - da Ora a Molina di Fiemme che collega proprio la valle dell’Adige alle
Dolomiti di Fiemme e Fassa.
La ciclabile entra in territorio trentino dopo aver superato Salorno. La vallata si restringe prima di aprirsi nei pressi di San Michele all’Adige, dove inizia la piana Rotaliana. Qui si trova anche il
collegamento Sabino - San Michele che passando per Mezzolombardo conduce in Val di Non. Proseguendo invece verso sud, con la cima aguzza del Bondone come riferimento, si passa la zona degli
asparagi di Zambana per raggiungere Lavis e compiere un ampio ferro di cavallo attorno alle foci dell’Avisio che si getta nell’Adige. Mancano pochi chilometri per raggiungere Trento, dove si entrerà scorgendo il Doss Trento e la
chiesa di Sant’Apollinare sulla sponda destra orografica dell’Adige. Giunti nel capoluogo trentino, si è accolti dal castello del Buonconsiglio e da Piazza del Duomo con la fontana del Nettuno.
Da Trento a Rovereto, di città in città
Con l'elegante
piazza Duomo alle spalle e la
cattedrale che veglia sui cicloviaggiatori, si percorre Via Verdi costeggiando l'università e i numerosi locali. All'altezza del parcheggio di Sanseverino si svolta sulla destra per poi accedere alla
ciclabile della Valle dell'Adige alla prima rotonda. Guardando verso nord si scorge la bella
chiesa di Sant'Apollinare sotto il Doss Trento, mentre poco più in alto la funivia di Sardagna regala un punto di vista alternativo su Trento. La pista ciclabile procede verso sud incontrando presto il
Palazzo delle Albere del XVI secolo e il
Muse. Davanti al Museo delle scienze è stato allestito un ampio parco pubblico dove rilassarsi o fare un picnic. Lungo l'argine del fiume Adige non è difficile scorgere un coniglio sfuggente saltare nella vegetazione mentre si pedala in direzione di Rovereto. All'altezza del ponte di Ravina si attraversa l'Adige per continuare a seguirlo sulla riva orografica destra. Le campagne che lambiscono la pista ciclabile sono punteggiate di
vigneti e meleti che in primavera fioriscono di bianco.
Si oltrepassa il
Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni raggiungibile attraverso la nuova bretella ciclabile. A
Mattarello, frazione del comune di Trento, si riattraversa l'Adige portandosi sulla riva sinistra al cospetto del massiccio della Vigolana. La pista ciclabile si mantiene a fianco del corso d'acqua mentre la strada statale rimane più alta passando a fianco dei paesi della valle. Poco prima di entrare a
Besenello, sovrastata dall'imponente
castel Beseno risalente al XII secolo, la ciclabile devia passando nuovamente l'Adige. Per visitare il maniero è necessario seguire l'itinerario verso Besenello e poi salire fino all'ingresso della fortezza.
Poco oltre il dosso di Castel Beseno, per chi è appassionato del genere, esiste la possibilità di fare una deviazione dal percorso per visitare
Castel Pietra, una sorta di borgo fortificato ancora oggi abitato. I comuni di Nomi, Volano, Villa Lagarina si susseguono uno dopo l'altro mentre ci si avvicina a Rovereto. Lungo una strada collinare, a monte di Villa Lagarina, immerso tra i vigneti sorge
Castel Noarna del XI secolo. Conosciuto per un processo alle streghe che condusse alla morte di cinque donne, Castel Noarna ospita una cantina con la bellezza di 35000 bottiglie di vino.
Rovereto è ormai alle porte con il suo imperdibile museo d'arte Moderna e Contemporanea, il
Mart, il
Museo Storico della Guerra (quest'anno con il Centenario non si può mancare una visita!), il centro storico, il lungo Leno, la
Campana e il
Sacrario dei Caduti da cui si gode uno splendido panorama sulla Vallagarina. Prima di entrare in città la pista ciclabile attraversa le campagne per poi riavvicinarsi al centro urbano e mostrare ai cicloviaggiatori l'
Opera ciclica, un'installazione dedicata alla bicicletta. Poco prima che il Leno finisca il suo viaggio nell'Adige ci si trova di fronte ad un bivio: proseguire verso sud, Mori e la ciclabile Garda, Ala e Avio con il castello e poi Affi e la ciclopista del Sole oppure prendersi del tempo da dedicare alla bella Rovereto seguendo il Leno verso Nord-est e il centro storico.
Da Rovereto a Verona (o Affi) in bicicletta
Dal
centro storico di Rovereto si pedala verso sud fino ad incontrare il
torrente Leno che scende dalla Vallarsa per gettarsi nel fiume Adige. Lungo il corso d'acqua si procede in tranquillità tra vegetazione, famiglie in bicicletta e il suono dolce del torrente. Per raggiungere la pista ciclabile dell'Adige è necessario seguire le indicazioni ciclabili per Trento o Lago di Garda fino a ritrovarsi sulle sponde del fiume.
Svoltando verso sud si può poi continuare il viaggio in bici verso Ala, Avio ed Affi. Il Leno termina il suo corso nell'Adige ma la ciclabile non si interrompe. Aldilà del fiume, su un dosso appariscente, sono conservate le rovine di
Castel Pradaglia, citato per la prima volta nell'anno 1183. Dalla ciclabile si hanno scorci anche sul Baldo che in primavera è spesso ancora innevato. Appena dopo
Ravazzone che sorge sulla riva destra dell'Adige, si attraversa il fiume per ritrovarsi in
località Daone, all'imbocco del Canale Biffis. La pista ciclabile scende verso sud e supera il canale appena prima del bivio per Mori e la
ciclabile Garda verso il lago. Se si vuole pedalare verso Nago, Torbole e il lago di Garda questa è la deviazione da prendere.
Proseguendo lungo la valle dell'Adige, all'altezza di Marco, si riattraversano il canale e il fiume riportandosi sulla riva orografica sinistra. A monte di Marco, frazione di Rovereto, si trovano i cosidetti lavini di Marco, un'area naturale protetta formata da antiche frane di rocce calcaree dove sono state rinvenute impronte preistoriche di dinosauri. Tra i vigneti della Vallagarina si corre verso Serravalle dell'Adige, paralleli all'autostrada del Brennero e alla ferrovia (i treni regionali che trasportano bicicletta effettuano fermate in tutte le stazioni e sono un buon supporto per percorrere la ciclabile). Al cospetto dell'occhio attento del Monte Zugna si attraversa l'Adige entrando nel territorio di Chizzola dove svettava l'omonimo castello del 1100, ora in rovina.
Ala è sempre più vicina:
castel Saiori e un
vecchio ospedale militare giacciono dimenticati tra la vegetazione del Baldo, mentre poco più in alto l'altopiano di Brentonico anticipa le fortificazioni del
Corno della Paura. La pista ciclabile zigzaga superando
Pilcante e ritrovandosi ai piedi di
Sabbionara d'Avio dominata dal suggestivo castello. Dalla parte opposta della valle spicca la
Sega di Ala, una strada alquanto impegnativa da affrontare in bicicletta, si tratta della via d'accesso ai Monte Lessini.
La valle si stringe dolcemente, chiusa nella morsa del Baldo e dei Lessini, passa per Borghetto, l'ultimo comune del Trentino, ed entra in Veneto attraversando l'autostrada mediante un cavalcavia. Dopo Borghetto, un tempo paese di frontiera tra il Trentino austriaco e il Veneto italiano, oggi semplicemente ultimo borgo della provincia autonoma di Trento, la pista ciclabile di recente costruzione prosegue sulla destra Adige permettendo di raggiungere in poche pedalate Belluno Veronese, in provincia di Verona.La pista ciclabile segue il canale Biffis prima di alzarsi di qualche metro e correre parallela alla strada provinciale destra Adige.
Più avanti poi la ciclabile attraversa la SP portandosi alla sua sinistra e proseguendo verso sud. Prima di Rivalta il percorso riattraversa la strada e si perde tra i vigneti. Oltre Preabocco si passa nei pressi del
Santuario Cristo della Strada, dedicato a tutti i morti sul lavoro, per morte improvvisa o violenta. Pedalando sull'
Eurovelo 7, in Italia Ciclopista del Sole, si supera
Tessari fino a giungere alle porte di
Canale. Prima della deviazione per entrare nel paese o per visitare, poco più avanti, i ruderi della
tagliata d'Incanal, la ciclopista del Sole ritorna ad essere una pista ciclabile a tutti gli effetti iniziando la sua decisa ascesa al
Forte Rivoli. Questo tratto di percorso è piuttosto ombreggiato e regala, dopo un po' di salita, un punto panoramico sulla valle dell'Adige insolito e molto piacevole.
All'altezza del Forte di Rivoli si è giunti sul punto più alto del colle: meglio approfittarne per dare un ultimo sguardo alle campagne dei dintorni coltivate a vite, all'edificio testimonianza della Grande Guerra e alla Valle dell'Adige. Dal forte si scende fino a Rivoli Veronese dove si può scegliere tra due possibilità: svoltare a destra continuando il viaggio sull'Eurovelo 7 verso Affi o proseguire dritti lungo la ciclovia dei fiumi veneti in direzione Verona. Lungo la Ciclopista del sole l'itinerario è in parte segnalato: basta prestare attenzione ad ogni bivio come quello di Coletto dove bisogna lasciare la strada per svoltare a sinistra ed inoltrarsi nella bella campagna veneta. Al termine della retta in leggero saliscendi si gira nuovamente ma questa volta a destra su facile sterrato in direzione di Colo. Da Colo in poi si prosegue sempre dritti terminando l'itinerario proposto ad Affi, una tranquilla cittadina adagiata sul torrente Tasso dalla quale iniziare tanti altri percorsi su strade secondarie o mountain bike.
Se si vuole raggiungere Verona da Rivoli Veronese si può seguire la ciclabile Rivoli – Bussolengo, parte della ciclovia dei fiumi veneti, che costeggia il canale Biffis passando per Gaium, Ragano, Piovezzano e terminando a Bussolengo. Dopo aver attraversato la cittadina si prosegue fino quasi alla fine del canale, si devia costeggiando il parco villa Pullè e poi si ritorna a fiancheggiare il fiume Adige per un breve tratto. Si entra a Verona, la città di Romeo e Giulietta con l'imponente arena affacciata su piazza Brà, lungo il canale industriale Camuzzoni.
Percorsi alternativi lungo la ciclabile dell'Adige
Le alternative in zona sono molte e piacevoli: da Bolzano si può risalire il corso dell'Adige ed inoltrarsi in
Val Venosta per poi sconfinare in territorio austriaco dal
passo Resia, dove si può visitare il celebre campanile nel lago. Nei dintorni di
Rovereto (più precisamente da Mori) invece si può deviare verso Torbole per raggiungere il lago di Garda e costeggiarlo (da Torbole in poi sulla provinciale della Gardesana orientale) fino a Peschiera per riprendere un
percorso ciclabile del Mincio che ti condurrà fino a Mantova. Insomma, la
valle dell'Adige e i suoi percorsi ciclabili offrono un'ottima opportunità per le famiglie e per chi ama i
viaggi in bici senza troppe difficoltà.
I bicigrill di Nomi, Avio e Trento sud
Nato per assistere e permettere a chi pratica cicloturismo lungo la
pista ciclabile dell'Adige di riposarsi ed avere utili informazioni, il
bicigrill di Nomi si trova fra Trento e Rovereto e consiste in una struttura dotata di bagno con servizio bar. Lungo la ciclabile dell'Adige ti capiterà di scorgere i cartelli segnaletici in legno che ne indicano la presenza a pochi chilometri di distanza. Una volta giunti in prossimità di Nomi, invece che seguire la ciclabile dell'Adige sul ponte che attraversa il fiume, prosegui dritto per 150 metri e ti ritroverai al Bicigrill. Se sei dubbioso sul tragitto e la percorrenza, chiedi informazioni ai gestori e consulta la mappa della ciclovia dell'Adige esposta appena fuori. A Trento sud, quando la pista ciclabile dell'Adige passa in prossimità dell'aeroporto/museo Caproni, si può fare una sosta presso il bicigrill per uno spuntino o per bere una birra alla spina ghiacciata.
Un'altra struttura aperta da poco è il bicigrill di Avio "Ruota Libera". Lo troverai pedalando verso il confine del Trentino con il Veneto e potraiapprofittarne per mangiare uno spuntino o riposarti un po' ammirando il Castello di Sabbionara d'Avio! Anche in Sudtirol sono presenti strutture simili al bicigrill, l'ultimo lo incontrerai a Salorno, all'uscita dalla provincia autonoma di Bolzano.
Cosa vedere lungo la Ciclabile dell'Adige
La
ciclabile dell'Adige percorre per intero l'omonima valle seguendo il corso del fiume da Merano fino al capoluogo di provincia altoatesino a quello trentino fino a raggiungere Verona. Oltre a queste quattro città, Merano, Bolzano, Trento e Verona, che meritano di certo una visita per la loro ricchezza culturale, storica e artistica, piacevole è pedalare fra i vigneti della
strada del vino di Appiano o attraversare la
piana Rotaliana celebre per il teroldego ed il trento doc.
La ciclabile dell'Adige continua verso sud passando sotto castel Beseno, che si osserva sulla sinistra e Castel Isera, sulla destra sopra Villa Lagarina. In bicicletta si oltrepassano alcuni ponti sull'Adige e si costeggia la città di Rovereto, celebre per il Mart, i suoi festival e i monumenti in ricordo dei soldati e civili scomparsi nei cruenti conflitti mondiali. Le montagne incorniciano la valle regalando panorami davvero meritevoli: Bondone, Zugna, Finonchio, Stivo... Scendendo verso il Veneto ci salutano il Castello di Avio e diversi borghi colorati adagiati sul fiume. La valle lentamente si allarga ed in lontananza si scorgono i forti che si raggiungeranno nel proseguimento di questo viaggio in bicicletta sulla ciclabile dell'Adige. Una volta entrati in Veneto, da Borghetto in poi, la ciclabile è presente solo a tratti: il resto dell'itinerario in bici andrà percorso su strade secondarie.
I collegamenti con treni e pullman con servizi dedicati al cicloturista sono sempre più frequenti ed utilizzati... anche se la bici va sempre pagata in più al prezzo del biglietto del passeggero! In estate però, a chi soggiorna in Trentino, viene proposta la Trentino guestcard con cui accedere ai trasporti, ai musei, ai castelli e a molti altri servizi gratuitamente o ad un prezzo scontato.
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!