Dati tecnici
Ciclabile Val Passiria - Alto Adige
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Merano/San Leonardo in Passiria
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Tempo |
3-4 ore
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Dislivello |
350 m circa
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Lunghezza |
20 km |
Tipologia di strada |
Sterrato 80%
Asfalto 20%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Merano in bici
Saliamo in sella poco fuori dalla stazione dei treni, a due passi dall'ippodromo di Merano e non facciamo in tempo a fare una giro di pedali che subito notiamo la segnaletica dedicata alle ciclabili della città ed i suoi dintorni. Merano in bici è facile da girare: imbocchiamo la pista ciclabile verso il centro, con indicazioni anche per la ciclabile della Val Venosta e la "nostra" pista ciclabile della val Passiria. Praticamente ogni strada ha una striscia d'asfalto dedicata alle bici: le strade più larghe sono a senso unico per le auto e lasciano una corsia alle bici; quelle più strette hanno sensi unici anche per le bici. All'inizio restiamo un po' spiazzati nel vedere quest'efficienza! Giungiamo sulle sponde del Passirio ed imbocchiamo la passeggiata sulla sponda settentrionale: pochi istanti e ci accorgiamo di essere gli unici, accerchiati da pedoni ovunque. Abbiamo sbagliato sponda del fiume: questa è dedicata a chi va a piedi, quella opposta è dedicata alla pista ciclabile.
Prima di seguire il Passirio decidiamo di attraversare il centro cittadino e ancora una volta non abbiamo problemi a seguire le indicazioni ciclabili. Merano è decisamente una città a misura di bici!
Pista ciclabile della val Passiria
Lasciamo il centro cittadino dando un'occhiata al Casio Pro-Trek PRW 3000 indossato per l'occasione: ritornando sulla sponda corretta del torrente Passirio. Il parco Elisabetta che attraversiamo segna anche l'inizio della pista ciclabile della Val Passiria. Subito l'asfalto lascia il posto allo sterrato che ci accompagnerà per gran parte del percorso (in realtà sono in fase di realizzazione lavori che prevedono l'asfaltatura, almeno del primo tratto di ciclabile lungo il Passirio). Uno strappo impegnativo ci porta ad affiancare la statale del passo Giovo con un bel panorama sul castel Tirolo. Si scende leggermente per attraversare una suggestiva area verde protetta dal WWF sulla sponda orografica sinistra del Passirio: una coppia di picchio rosso maggiore ci passa davanti dandoci il benvenuto sulla ciclabile della val Passiria. Oltrepassiamo un laghetto al fianco del quale si trovano anche punti fuoco adatti ad un pic-nic estivo.
La ciclabile prosegue ora in campagna fino a raggiungere il primo degli svariati ponti che attraversano il torrente Passirio. L'ottima segnaletica indica che proseguendo dritti si raggiungerebbe Scena: noi passiamo il ponte per restare sulla pista ciclabile e proseguire pedalando verso Riffiano. Un altro ponticello dove spingere la bici a mano (stretto) ci fa ritornare sulla sponda opposta della valle e poche centinaia di metri più avanti rischiamo di investire una volpe che sorprendiamo a banchettare tra i meleti della zona: fugge sulle sponde del torrente ma poco dopo è costretta a fermarsi e attendere il nostro passaggio... ci guarda spaventata e noi proseguiamo dritti cercando di disturbarla il meno possibile.
Torniamo sulla sponda destra del Passirio, oltrepassiamo il campeggio nei pressi di Saltusio e raggiungiamo in poco tempo una bellissima spiaggetta nei pressi di Quellenhof, dove ci fermiamo per un ristoro e per scoprire la storia dei masi dello Scudo.
Siamo all'incirca a metà strada e il percorso della ciclabile della Val Passiria prosegue sempre in salita con pendenze dolci. A San Martino, uno dei centri più grandi della valle, troviamo un punto di ricarica per le bici elettriche ed intratteniamo una conversazione con un abitante del posto.
San Leonardo, Andreas Hofer e il museo Passiria
Il tragitto è quasi giunto al suo culmine quando oltrepassiamo un maneggio ed un sottopasso che ci fa entrare a San Leonardo in Passiria. Un krapfen al sole è quanto ci vuole per recuperare energie e appesantirci al punto giusto per la discesa!
Anzichè ritornare sui nostri passi decidiamo di fare un giro per il centro del paese, imboccare per poche centinaia di metri la statale e deviare sulla passeggiata dedicata ad Andreas Hofer, che conduce al
maso Sandwirt, casa natale dell'eroe patriota tirolese entrato nella storia per la sua battaglia contro Napoleone. Qui è stato allestito un museo, il
museo Passiria, purtroppo chiuso in inverno. Diamo comunque un'occhiata all'area museale all'aperto che rappresenta un maso tipico passiriano al fianco del quale si trova la cappella dedicata ad Andreas Hofer e quella fatta costruire dal nonno del patriota rientrato dalla Terra Santa.
E' giunta l'ora di rientrare e in poco più di mezz'ora ripercorriamo a ritroso il tragitto dell'andata per raggiungere Merano in bici e concludere con un ottimo Bratwurst, ciliegina sulla torta di questa tranquilla e piacevole giornata trascorsa sulle piste ciclabili dell'Alto Adige.
Le piste ciclabili dell'Alto Adige:
Ciclabile San Candido-Lienz: in bici tra le Dolomiti Ferrovia delle Dolomiti in bici: da Dobbiaco a Calalzo Ciclabile Val Passiria: da Merano a San Leonardo in bici
Casio Pro-Trek PRW 3000
Durante questa giornata abbiamo avuto l'occasione di provare l'orologio sportivo
Casio Pro-Trek PRW 3000, fratello "anziano" del
Casio Pro-Trek PRW 6000 1ER che uso abitualmente. Le caratteristiche di questo orologio sono del simili al suo successore: quelle che più apprezzo sono l'estrema precisione dell'altimetro barometrico, l'alta impermeabilità e la teconologia Tough Solar Power che ne permette la ricarica solare. Ma queste sono solo alcune delle potenzialità di questo concentrato tecnologico di Casio. La ridotta dimensione dei sensori e la rapida accessibilità alle varie funzioni lo rendono un perfetto compagno di viaggio per le escursioni in bici, i trekking e i vostri viaggi... devo però ammettere che resto affezionato al modello PRW 6000, forse per la presenza del display analogico anzichè digitale, forse perchè l'ho utilizzato più a lungo o forse semplicemente perchè in fondo è anche una questione di gusti! In ogni caso se siete curiosi trovate maggiori dettagli su questo prodotto
sul sito ufficiale Pro-Trek.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico