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Cicloturismo in Lunigiana: la via Francigena che guarda il mare

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Fare cicloturismo in Lunigiana è indubbiamente un bel vivere, ed un modo sincero quanto sereno per conoscere una terra ospitale che si affaccia sulle montagne ed arriva al mare. Sotto molti aspetti è ancora un luogo genuino, ricco di prodotti della terra e tradizioni popolari. Il suo nome deriva dalla colonia romana di Luni fondata nel 177 a. C. alla foce del Magra. Da sempre è territorio di passaggio; ne sono testimonianza la via Francigena, l’antico cammino di pellegrinaggio, e lo spropositato numero di castelli, rocche e fortezze.
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Il borgo di Fosdinovo e la via Francigena

La mia base sono gli appartamenti di Via Gignola 46a, anche se la vera “partenza di tappa” è la trattoria Quinta Terra, nel centro di Fosdinovo ai piedi del castello Malaspina. Qui, prima dell’impegno, mangio assieme alla mia compagna Elisabetta, ai proprietari Anne e Michele ed ai suoi figli. Al di là del meraviglioso panorama, che spazia sino al mare, e delle ottime pietanze, ho modo di organizzare ciclisticamente queste due giornate, confortato dai suggerimenti di Michele e Anne.quinta terra
Oggi seguirò un anello che mi condurrà ad Aulla lungo la via Francigena, tutto su asfalto. Il punto informativo presente in centro non sa darmi spiegazioni su percorsi fuoristrada in mountain bike allora senza problemi mi dedico al cicloturismo in Lunigiana.
Non si fa altro che seguire le indicazioni verso Aulla sulla SP9 che sale leggermente per poi proseguire sostanzialmente in pianura. Dopo pochi chilometri, in località Prade, lascio sulla destra il museo audiovisivo della Resistenza. Sono infatti in prossimità della linea Gotica, la linea difensiva fortificata costruita dall’esercito tedesco durante le fasi finali della seconda guerra mondiale.
Fu un vero e proprio campo di battaglia dove fu coinvolta, oltre alle truppe naziste, fasciste, anglo - americane e partigiane, anche la popolazione civile. Il museo sorge perciò in un luogo carico di memoria. È costituito da una moderna installazione audiovisiva e da supporti multimediali.
Ad un importante incrocio continuo diritto in discesa sul versante nord ma prima mi sposto leggermente a sinistra sull’altra strada perché scorgo un punto sosta con bel panorama sulla piana del Magra ed il mare.
panorama
Il bosco sembra volersi impossessare della stradella. L’unico minuscolo paese che incontro è Ponzanello, borgo medioevale del X secolo, con cinte murarie ed il castello dei vescovi di Luni.
ponzanello
Dall’incrocio dunque scendo di circa nove chilometri sino all’attraversamento ferroviario in prossimità del torrente Aulella e di una zona industriale dismessa assai affascinante.
zona industriale
Fatto passare il trenino giro a sinistra sulla SS63, piuttosto trafficata, per arrivare ad Aulla sul fiume Magra, che qui occupa una porzione considerevole della valle. Importante luogo di passaggio sulla via Francigena, itinerario di pellegrinaggio per Roma ed importantissimo collegamento militare e commerciale tra l’Europa centrale e l’area mediterranea, Aulla vede come strutture di interesse la fortezza della Brunella del IX secolo e l’abbazia di San Caprasio dell’884. Simpatica poi la mezza gaffe della ragazza al punto informativo che collega il mio cognome (Panebianco) ad uno dei prodotti tipici locali, la marocca di Casola, un pane a base di farina e castagne.

Il ritorno a Fosdinovo

Dopo aver fatto merenda in un bar ritorno sulla statale fatta precedentemente in direzione di Pallerone, tagliando poi per un'anonima area commerciale. A distanza ma ben visibili verso est spuntano le vette davvero imponenti e rocciose delle Alpi Apuane che purtroppo non riesco a fotografare perché non trovo ne il punto ne la prospettiva giusta. Terminato questo ambito inizio la semplice salita alla località di Canova, così da poter ammirare gran parte dell’Appennino Tosco – Emiliano. Taglio poi il lungo paese di Ceserano e scendo al ponte sull’Aulella; da qui riprendo a salire ma trovando sempre pendenze blande.
tendola
Lambisco il paese di San Terenzo Monti ed attraverso Tendola, tutti molto graziosi ed intimi. A Tendola trovo pure una fontana. Di salita saranno in tutto sei chilometri e mezzo, pedalabili quanto tranquilli. All’incrocio rieccomi sulla via fatta qualche ora prima così da puntare Fosdinovo ed in particolare la trattoria Quinta Terra per la romantica cena all'ombra del castello Malaspina.
fosdinovo

Il centro di Fosdinovo ed il castello Malaspina

Pochi castelli danno l’idea che, nel nostro immaginario, ci siamo fatti di un castello: i merli, le torri, l’ambita collocazione… Il castello di Fosdinovo rientra in questa immaginifica cerchia. Nella storia è stato per i Malaspina uno dei più importanti, sulla piana di Luni e sulla via che andava a Lucca.
È un piacere mangiare ai suoi piedi.
castello malaspina
La mia compagna Elisabetta in giornata ha goduto del tour guidato al suo interno, magnificamente conservato e curato. Mi ha raccontato che è davvero fecondo di storia e misteri: certo non vi annoierete!
La ricchezza e la vivacità di Fosdinovo sono inoltre manifestate dall’avere il teatro Malaspina e l’antica zecca Marchionale.

Di notevole pregio segnalo la chiesa di San Remigio.
castello malaspina
Questa giornata di cicloturismo in Lunigiana è risultata essere un vero toccasana per un appassionato di storia, del buon cibo e naturalmente della bici quale sono io.

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Dormire a Fosdinovo

copertina quinta terraLa Quinta Terra è una esperienza completa: azienda agricola a conduzione famigliare, la trattoria nel centro di Fosdinovo e cinque appartamenti fra Fosdinovo e Tellaro. 
 
 
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Gotico

Trentino D.O.C., vivo nella splendida conca del Garda, che adoro. Appassionato di MTB e montagna, arte e cultura. Mi diletto ad esplorare il nostro Trentino, non solo dall'alto della sella di una bicicletta. Non disdegno nemmeno visitare moste e musei d'arte.
In una sola espressione: amo la libertà.