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Con le ciaspole sulle Odle: da malga Zannes al rifugio Genova

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Da Trento si procede lungo l'A22 autostrada del Brennero in direzione di Bolzano fino a raggiungere in circa un'ora l'uscita di Chiusa (Klausen). Facilmente individuabili sono le indicazioni per la valle di Funes dove si giungerà in circa mezzora di tempo. La Valle è interessante dal punto di vista paesaggistico in particolar modo nel tratto iniziale, dove è stretta e davvero somigliante ad un canyon, più avanti si allarga assumendo la talvolta monotona armonia delle valli alpine e finalmente si incontra la deviazione sulla sinistra per la Malga Zannes dove sarà possibile parcheggiare l'auto (a pagamento in alta stagione!) per iniziare l'escursione con le ciaspole.

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Dalla terrazza di malga Zannes a 1689 m, è subito distinguibile dinanzi a noi l'imponente gruppo delle Odle dalla forma caratteristica ed unica che ci accompagnerà all'orizzonte per l'intero percorso. Al bivio iniziale seguiremo la segnaletica per il rifugio Genova, prediligendo il tracciato che inizia davanti alla malga con un pannello informativo indicante tutte le possibili escursioni in zona. Una parte del sentiero innevato è esclusiva di bob e slittini, mentre la diramazione più a destra è il vero e proprio percorso per gli escursionisti. Munitevi di ciaspole in inverno in quanto in queste zone la neve cade copiosa! Procedendo lentamente rallentati dalle ciaspole che sprofondano nel manto nevoso, abbiamo di continuo la visione dei massicci dolomitici delle Odle che svettano imponenti solleticando le nuvole scure che le sovrastano. I grigi nembi che ci dominano presagiscono per la giornata odierna piogge o addirittura nevicate. Il single track, dopo il primo chilometro costeggiando un torrente, inizia ad addentrarsi nel bosco ed a salire dolcemente ostacolando la nostra andatura con la massiccia presenza di neve che ci continua a far sprofondare e cadere fra risate e sbuffi. Finalmente giungiamo ad un pianoro dove sono segnalati almeno quindici percorsi differenti e subito mi balza in testa l'idea che trascorrere qualche giorno consecutivo da queste parti dormendo in rifugi o bivacchi non sarebbe affatto male. Proseguiamo sulla sinistra seguendo ancora una volta le indicazioni per il Rifugio Genova e, fra soste fotografiche, cadute nella neve alta e fresca e cani giocherelloni raggiungiamo il gruppo che ci aveva preceduto nell'ascesa, sprovvisto di ciaspole e dell'attrezzatura: battendo un po' la neve permettiamo a tutti di continuare il trekking verso il rifugio. Il fuoripista ci regala momenti di puro divertimento mentre cerchiamo di orientarci al meglio distratti da impronte sconosciute che stimolano continuamente la nostra curiosità. In circa mezz'ora possiamo concederci una pausa nei pressi della malga Gampen. La segnaletica per il rifugio Genova è stata sommersa quasi interamente dalle copiose nevicate stagionali e a fatica si distingue la via da seguire per risalire lungo gli ultimi duecento metri del costone roccioso. Scegliamo di fermarci qui allertati dai molteplici incidenti mortali avvenuti quest'anno in montagna a causa delle valanghe e ci accontentiamo di ammirare la baita dalla malghetta sottostante. Dopo un'abbondante pranzo, iniziamo la discesa scegliendo una via differente che ci riporterà però allo stesso punto di partenza. Fra scivolate con il sottochiappa e battaglie di palle di neve, giungiamo alla malga Zannes in orario per una risanante cioccolata calda dopo circa un'oretta di cammino ad andatura rilassata.

Escursione con splendidi panorami sul gruppo delle Odle, da effettuare preferibilmente con tempo soleggiato in primavera inoltrata per evitare le difficoltà dovute alla massiccia presenza di neve ed il rischio valanghe (assente fino a malga Gampen).

Un altro splendido percorso nel parco naturale delle Puez-Odle è il trekking al col de Puez mentre sulla mappa delle escursioni sono presenti numerosi altri trekking in Alto Adige, sulle Dolomiti e nelle alpi in generale.

 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!