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Giro del Pelmo: trekking sulle Dolomiti venete
Giro del Pelmo - percorso
Si raggiunge il sentiero del giro del Pelmo dopo una mezz'oretta di ascesa lungo il sentiero 474 che si imbocca a destra poco a monte dell'ingresso del campeggio, sulla strada verso la forcella della Staulanza. Al bivio, finalmente con il monte Pelmo ben visibile oltre la distesa di pini mughi, si svolta a destra per imboccare l'anello in senso anti-orario. Ben presto si raggiungono alcune passerelle di legno che sono state installate per evitare agli escursionisti di finire con il fango alle ginocchia nelle giornate di pioggia.Fate attenzione se sono bagnate perché diventano peggio di un pavimento in marmo su cui sia appena stata passata la cera. Il panorama al mattino è splendido sul Civetta che si staglia verso ovest. Da questo punto in poi si cammina in un continuo saliscendi tra i pini mughi aggirando il Pelmo sul lato meridionale, con le Dolomiti Friulane a fare da sfondo scenografico all'orizzonte. Dopo un paio di dossi, si raggiunge la forcella Dambra e di lì a poco il rifugio Venezia. Da questo privilegiato punto d'osservazione si possono vedere tutte le Dolomiti Bellunesi con l'Antelao ed il Cristallo ad aprire e chiudere la catena. Un meritato ristoro è quello che serve prima di partire per la fatica più grande: risalire il crinale sul sentiero che attraversa i pendii rocciosi e si insinua tra le guglie delle Dolomiti per scollinare alla forcella Val D'Arcia a 2476 m. Dopo un primo tratto erto ma poco esposto, il sentiero si stringe e diventa più tecnico tanto da richiedere l'utilizzo, per un breve tratto, di un cordino metallico. Dopo questo piccolo tratto attrezzato, ci si inerpica ancora per circa duecento metri per cambiare nuovamente paesaggio e panorama dalla forcella Val D'Arcia. Qui le fatiche sono ormai concluse e il percorso è finalmente in discesa! Lentamente e prudentemente si scende verso la forcella Staulanza costeggiando il versante nord-est del Pelmo. Da qui è possibile ammirare le cime ampezzane, la Croda da Lago e le Tofane. Si perde quota passando oltre la Staulanza e, ancora con qualche breve saliscendi, si raggiunge il bivio oltrepassato al mattino, scendendo a destra verso località Palafavera, raggiungibile in poco più di mezz'ora.
Il giro del Pelmo è percorribile in circa 5 ore a cui si dovrà aggiungere un'ora e un quarto (andata e ritorno) per il collegamento da Palafavera lungo il sentiero 474 che fa parte anche dell'Alta Via delle Dolomiti numero 1.
Nella nostra escursione abbiamo raggiunto il rifugio Venezia per poi salire fino a quota 2600m circa, ma nei pressi del breve tratto di ferrata un po' esposto, per colpa delle mie scarse doti acrobatiche (sono un fifone con le vertigini, ve lo devo confessare!) siamo stati costretti a rientrare dallo stesso percorso dell'andata senza concludere l'anello fino al passo della Staulanza. Nei giorni di visita della val di Zoldo abbiamo pernottatto (in tenda) nello splendido campeggio Palafavera poco sopra Pecol.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico