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Trekking nelle dolomiti friulane: sotto il campanile della val Montanaia
Risalire un ghiaione è particolarmente faticoso soprattutto quando il sole è caldo e il sentiero è solo una traccia. Si continua con tenacia chiacchierando e cercando di scorgere qualche picchio muraiolo sulle scoscesi pareti che delimitano il ghiaione-canyon. Le bandierine rosse e bianche del Cai e gli omini di pietra ci indicano la via anche se in questo luogo, ogni traccia porta verso la destinazione. Le Dolomiti si stringono intorno a noi togliendoci aria e spazio ma riempiendoci gli occhi di uno straordinario spettacolo naturale. Questa area delle Dolomiti friulane, in estate trafficata da decine di escursionisti, oggi è solo per noi e, dopo quasi 1 ora di camminata, quando riusciamo a scorgere il campanile della Val Montanaia, il più bello del mondo si dice, i commenti di stupore e gioia si sprecano! Il ghiaione prosegue stringendosi come un canyon ed alcuni passi devono essere ben sicuri per non farci scivolare. Siamo sotto al campanile e marciamo nella sua direzione. In circa 30 minuti, lo oltrepassiamo e giungiamo ad una spianata dove spicca il rosso bivacco Perugini, una bella struttura metallica con qualche posto letto e cibarie lasciate qui da precedenti avventori. Sogniamo una notte stellata su questo anfiteatro dolomitico ed un risveglio ancora più sorprendente con il campanile dinanzi a noi! Soffia un po' di brezza fresca, ma la temperatura è comunque alta. Ci sdraiamo sull'erba umida, alle spalle del bivacco per assaporare meglio il profumo di natura e la sensazione di libertà. Qualche gracchio alpino sorvola il cielo sopra di noi ed un corvo imperiale plana in direzione del campanile evitandolo per un soffio (in realtà il corvo avrà calcolato bene l'angolo di volo!!!). Alcune preghiere tibetane colorate fluttuano nel vento. Sono le 2 di pomeriggio e ci rimettiamo in marcia. La sella di Montanaia è al limitare dell'anfiteatro roccioso ma per oggi non la raggiungeremo: ci accontentiamo del campanile!
Ritornando sui nostri passi ci rendiamo davverto conto di quanto sia ripido il canyon ghiaioso, ma felice come una Pasqua, saltello da una roccia all'altra leggera come non mai. La via del rientro al parcheggio ci sembra veloce, molto più veloce dell'andata. La punto non c'è più, forse un altro escursionista è stato più rapido di noi. Salutiamo la Val Montanaia ed il suo campanile rientrando nella valle Cimoliana, la lunga strada che ci ricondurrà a Cimolais, il paese di 200 anime del Parco naturale delle Dolomiti Friulane!
Escursione di circa 12 km a/r con pendenze piuttosto impegnative in certi tratti, ma fattibile da chiunque abbia un minimo di allenamento ed esperienza con la montagna!!!
La traccia gps, vista la scarsa ricezione del segnale, potrebbe non essere precisissima ma va bene per indicare una direzione di massima di salita e discesa
In fondo alla Val Cimoliana, prima di iniziare il trekking vero e proprio in direzione del campanile della Val Montanaia, c'è il rifugio Pordenone che in estate è un buon punto intermedio per rifocillarsi o per trascorrere la notte! Da fine maggio, il rifugio resta aperto tutta l'estate!
Su Life in Travel sono presenti numerosi altri percorsi a piedi nelle Dolomiti: consulta la mappa dei trekking per trovare quello più adatto alle tue esigenze. Personalmente ti consigliamo il giro delle Tre Cime di Lavaredo dalla val Fiscalina ed il trekking a cima Ombretta ai piedi della Marmolada.
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico