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Parenzana in bici, la vecchia ferrovia da Poreč a Trieste
Dati tecnici
Ex ferrovia Parenzana in bici
Partenza/Arrivo | Poreč/Trieste (o viceversa) |
Tempo | 2-3 giorni |
Dislivello | 1000 m circa |
Lunghezza | 131 km |
Tipologia di strada |
40% asfalto 60% sterrato |
Tipologia di bici |
Gravel Bici da viaggio MTB |
Difficoltà | |
Panorama |
In questo articolo
Parenzana: una ferrovia, tre nazioni
La ciclovia parenzana in bici (in breve)
La parenzana in Croazia
Slovenia in bicicletta sulla Parenzana
Se in Croazia la parenzana si sviluppa quasi esclusivamente su sterrato, in Slovenia il fondo in terra battuta viene sostituito dall'asfalto delle piste ciclabili del tratto costiero. Dal gabbiotto di confine si cominciano a costeggiare le saline spingendosi lentamente verso nord tra affollati campeggi, durante la stagione estiva, l'ingresso al parco naturale delle saline di Sicciole che si possono girare tranquillamente in bicicletta e la vita mondana di Portorose, una delle località marine più rinomate di Slovenia. A monte di Portorose si percorre la galleria del Monte Luzzan che con i suoi 544 metri era la più lunga di tutta la ferrovia Parenzana. Venne costruita dagli Austro-ungarici fra il 1900 e il 1902 ed è oggi illuminata. All'uscita della galleria ci si trova a Strugnano, paese che vanta la presenza di altre saline.La ciclabile della parenzana prosegue tra i vigneti dove ci si inebria degli aromi della natura. Izola arriva velocemente e con i suoi campeggi può essere un buon punto tappa, meglio se in bassa stagione turistica. Dalla città la parenzana in bici continua ad avvicinarsi al confine italiano lungo la costa superando Capodistria (Koper) con la cattedrale dell'Assunta del XII secolo e la riproduzione del ponte di Rialto, la riserva della val Stagnone dove, con un po' di attenzione è facile avvistare qualche timido capriolo, e Bertocchi. Alternando la pedalata su piste dedicate e su vie secondarie si raggiunge il confine tra Slovenia e Italia.
Infine... l'Italia!
Entrare in Italia in bici ha un sapore dolce anche se a tratti le strette ciclabili e i sensi unici fanno pensare a quanto poco si sia fatto per implementare questo itinerario cicloturistico, soprattutto tra Muggia e Trieste dove è praticamente inesistente. La prima parte di parenzana italiana è infatti abbastanza piacevole su strade secondarie e lungo il rio Ospo. Avvicinandosi a Trieste però tutto cambia: le ciclabili lasciano spazio a strade più trafficate, la zona costiera si trasforma in periferia industriale e l'aria diventa più pesante. Trieste è una città ammaliante ma scoprirla in bici non è così immediato e, piuttosto che rischiare la vita, l'istinto suggerisce di scappare in fretta magari seguendo la vecchia ferrovia della val Rosandra verso le colline del Carso nei dintorni.
L'itinerario della parenzana in bici termina dopo 131 km circa a Trieste dove il viaggio in bicicletta può proseguire o dove si può sfruttare il treno per rientrare a casa, nelle altre località italiane.
Quando andare
Curiosità
-
Su alcune salite particolarmente pendenti della tratta ferroviaria, data la bassa velocità delle locomotive, i passeggeri erano costretti a scendere dal mezzo e ad aiutare il macchinista spingendo il treno.
- Lungo la tratta, in alcune stagioni, si trovava molta frutta pronta alla raccolta. I bambini più discoli si divertivano a ungere i binari con la polpa dei fichi e il treno, giunto in quel punto, iniziava a scivolare costringendo talvolta il macchinista a scendere per pulire i binari!
Per trovare altri itinerari da percorrere in bici lungo i binari, puoi dare un'occhiata all'articolo Itinerari in bici lungo le vecchie ferrovie
- La Slovenia con i suoi pochi chilometri di costa ha molto da offrire agli avventori: impianti termali da mille ed una notte, cittadine splendide come Pirano da girare a piedi che con i suoi vicoli antichi ed il suo castello, meritano di certo una visita e poi gli scorci paesaggistici e naturalistici da favola.
- La grotta di Baredine, a Villanova (Croazia) è stata aperta nel 1995 e nei suoi 132 metri di profondità custodisce formazioni rocciose molto interessanti e laghi sotterranei. Nella grotta viva anche il proteo, un raro anfibio endemico di queste zone carsiche. Lungo il percorso incontrerai anche dei casoni (kazuni), delle sorte di rifugi difficilmente riconducibili ad un'epoca storica precisa. Questi ripari servivano per curare i campi ed il bestiame.
- A Visinada potrete vedere una riproduzione a grandezza originale di una locomotiva della vecchia parenzana e renderti meglio conto dei mezzi ferroviari dei primi del 1900.
- Motovun con la sua rupe carsica e lea tradizione del tartufo
- Se nel tuo viaggio in bici deciderai di partire da Poreč non mancare una visita alla Basilica Eufrasiana, un edificio del primo periodo bizantino davvero ben conservato che nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio UNESCO.
- Trieste con il suo lungomare, il castello Miramare e i vicoli del centro
- Come raggiungo il punto di partenza, Poreč? Parenzo è raggiungibile da Venezia o da Trieste con il traghetto.
- Qual è il periodo migliore per percorrere la parenzana in bici? I mesi migliori per non soffrire il caldo e per godere appieno delle bellezze croate, slovene e italiane lungo la vecchia ferrovia sono sicuramente maggio, giugno, settembre e ottobre.
- L'itinerario è segnalato? Lungo l'itinerario sono presenti i pannelli esplicativi dei luoghi incontrati e, in Istria, la segnaletica della parenzana-istria
- Lungo l'itinerario si trovano fonti d'acqua? Lungo l'itinerario si trovano alcune fonti d'acqua indicate anche nella traccia GPS ma spesso per diversi chilometri non si incontra nulla quindi è sempre bene assicurarsi di avere le borracce piene, soprattutto nei mesi più caldi
- Bike shuttle: esiste la possibilità di usufruire di un trasporto da Parenzo a Muggia (e anche noleggio bici). Maggiori informazioni su istrialand.eu
- Quanto costa dormire lungo la ferrovia parenzana? Il costo dell'alloggio dipende dalla tipologia ma a Motovun e in altre località come Triban e Izola sono presenti campeggi (molto affollati in estate ma tranquilli in primavera e autunno!). Prima di recarti in una struttura assicurati sempre che sia aperta.
- Dove dormire lungo la parenzana? Le località più comode per trascorrere una notte lungo la ferrovia sono il punto di partenza Poreč, Montana, Izola e Trieste all'arrivo. Noi abbiamo piantato la tenda al camping di Motovun e al Jadranka di Izola (pessimo e costoso!). Se preferisci avere più libertà puoi prenotare un appartamento su AirBnB.
- Cosa mangiare lungo la parenzana? La cucina tradizionale croata annovera molti piatti a base di pesce vista la presenza del Mediterraneo, ad ogni modo anche la carne, e alcuni salumi, trovano ampio spazio nella gastronomia locale. Lungo la parenzana, a Motovun, potrai assaggiare primi o secondi piatti con il tartufo.In Slovenia non perderti una cena in una gostilna tradizionale.
- Dove mangiare lungo la parenzana? A Parenzo avrai l'imbarazzo della scelta tra i numerosi locali presenti in città, a Motovun prova i piatti del Konoba Mondo (un po' caro, ma ne vale la pena!) e poi, prima di entrare in Slovenia, fermati all'ultima trattoria sulla strada prima di tornare su sterrato.
- Croazia turismo: dove trovare informazioni su tutta la Croazia
- I feel Slovenia: il portale turistico della Slovenia
- Istria bike: il portale dell'Istria da esplorare in bicicletta
- FVG: Trieste e il turismo in Friuli Venezia Giulia
- Turismo a Portorose e Pirano: il sito ufficiale con informazioni e consigli per i viaggiatori
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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