Unisciti alla LiT Family
Lago Maggiore in bicicletta: il Flowers Loop
Il lago Maggiore in bicicletta è una meta che si pregia di numerosi itinerari adatti a ogni tipo di bici e gambe. In questo percorso ad anello chiamato Flowers Loop vogliamo narrare una storia di scoperta: dalle sponde del lago a Verbania sino alle salite pedemontane, per poi scivolare lentamente lungo il placido bacino lacustre di Mergozzo e l'omonimo piccolo borgo, la fiorita Ornavasso e ridiscendere infine sul Maggiore seguendo il fiume Toce.
Dati tecnici
Lago Maggiore in bicicletta: il Flowers Loop
Partenza/Arrivo | Grand Hotel Majestic, Verbania |
Tempo | 3-4 ore |
Dislivello | 350 m circa |
Lunghezza | 46 km |
Terreno |
Asfalto: 80%
Sterrato: 20% |
Bici consigliata |
Gravel Bike Adventure Bike |
Difficoltà | |
Panorama |
Lago Maggiore in bicicletta: partenza da Pallanza
Il nostro tour dei fiori (ad anello) comincia dal Grand Hotel Majestic, una sontuosa struttura in stile Belle Époque del 1870. Ambita meta della nobiltà europea nel Novecento, oggi è stato riammodernato per accogliere in grande stile turisti da ogni dove, nelle sue 99 camere e suites.
Ci troviamo a Pallanza, frazione di Verbania sul lago Maggiore: l'ampia pista ciclabile è proprio di fronte all'ingresso dell'hotel, che per il momento salutiamo.
Abbiamo chiamato questo anello Flowers Loop non a caso: Verbania è definita la città-giardino del lago Maggiore e ospita una delle ville più note della zona, Villa Taranto. Seguendo la pista ciclabile lungolago, ci dirigiamo in sicurezza verso i suoi Giardini Botanici. Siamo appena partiti, ma una visita agli orti terrazzati, alle fontane, al labirinto e agli oltre 7 km di viali fioriti, non può mancare.
Dopo l'immersione nei giardini di Villa Taranto, proseguiamo per un altro breve tratto lungolago per raggiungere Intra. Questa frazione di Verbania, come Pallanza e Suna, era un tempo un comune a sé, inglobato poi dal centro cittadino, calco del nome latino del lago Maggiore, Verbanus Lacus, oggi comune sparso.
Allontanarsi dal Lago Maggiore in bicicletta
Da Intra ci allontiamo momentaneamente dal Lago Maggiore. In bicicletta passiamo da Possaccio e Trobaso per imboccare la ciclabile del parco della Gera, che corre proprio sotto al Monte Rosso (alto ben 693 metri). Per qualche chilometro ci ritroveremo immersi nel bosco, fino alla magica spiaggetta di San Bernardino, dove consigliamo vivamente di scendere per ammirare le limpide acque del torrente omonimo.
A questo punto, risaliti all'altezza della strada, ci si presenta la scelta di affrontare l'unica "grande" salita del nostro Flowers Loop, passando per il piccolo borgo di Santino, oppure proseguire su pendenze più canoniche per passare poi da Bieno.
Se sceglierai di salire alla Pantani verso Santino, troverai una fresca fontanella ad attenderti in cima, appena prima di ridiscendere verso Bieno. Passerai per caratteristici piccoli viottoli che ti faranno letteralmente "atterrare" a Fondotoce. Qui ci si ferma tassativamente al Parco della Memoria e della Pace, un luogo per ricordare le vittime del rastrellamento e successiva fucilazione di 43 partigiani, avvenuta il 20 giugno 1944. Scoprire la storia d'Italia e del Piemonte in bici ha davvero un grande valore.
Dal lago Maggiore in bici al lago di Mergozzo
Da questo luogo della Memoria ci si immette su una piacevole ciclabile che conduce in breve tempo al meraviglioso Lago di Mergozzo, il bacino più pulito d'Europa, noto per il divieto di accesso sulle sue acque ai mezzi a motore. Pedalò, sup, barche a remi, oltre a una variegata biodiversità, popolano questo piccolo specchio d'acqua. Appena la vegetazione ce lo concede, scorgiamo il borgo che dà il nome al lago, Mergozzo.
A destra la roccia, a sinistra il lago e Mont'Orfano che si specchia nelle piatte acque: viene voglia di rallentare ulteriormente per respirare tutto questo piacevole panorama.
La ciclovia del Toce e Ornavasso
Dopo un meritato pranzo nel piccolo centro di Mergozzo, attraversate le sue vie principali, ci si immette senza fatica alcuna nella ciclovia del Toce, che risaliremo per un tratto accompagnati dalla vista delle Alpi Lepontine, fino a Ornavasso.
Qui scegliamo di procedere tra i campi di fiori e continuare a pedalare sulla ciclovia che si allarga leggermente verso il sito archeologico delle Necropoli di Ornavasso.
Un passaggio nei pressi del Lago delle Rose ci permette di entrare nel borgo di Ornavasso, dove il profumo dei fiori è predominante e dove, in ogni casa, possiamo ammirare giardini spettacolari: assolutamente consigliata la visita, oppure la scalata breve (se hai la gamba!) verso il Santuario della Madonna della Guardia che governa il paese. Ora però è tempo di tornare verso il lago Maggiore, in bicicletta.
Rientro sul Lago Maggiore in bicicletta: la conclusione dell’anello
Abbiamo ormai superato i tre quarti del percorso, che prosegue in falsopiano, tra divertenti singletrack nel bosco e tratti di ciclabile (sterrata e non) del Toce. In un battibaleno giungiamo a Feriolo, iconico borgo dal lungolago, forse il più caratteristico del lago Maggiore: spiagge, rustiche abitazioni e balconcini ne contraddistinguono l'aspetto, offrendo uno scenario particolarmente suggestivo durante la sera, quando le acque del lago riflettono la luce dei lampioni che lo costeggiano.
Da Feriolo sino ai piedi del Majestic di Verbania pedaliamo in sicurezza su una ciclabile - recentemente conclusa - molto spaziosa, isolata dal traffico che si forma accanto a noi sulla strada lungolago. Passando Fondotoce e Suna, si torna al punto di partenza, ma prima consigliamo di sostare al Palazzo di Città e al Museo del Paesaggio di Verbania (ospitato nel Palazzo Viani Dugnani), o dopo una rilassante pausa di fine anello proprio in riva al lago, per ammirare l'arcipelago Borromeo in tutto il suo splendore.
Il Flowers Loop si conclude davanti all'ingresso del Grand Hotel Majestic, che ci permetterà di recuperare le energie utilizzando la piscina e la palestra, passeggiare nel suo giardino e coccolarci con la sontuosa cena gourmet al Ristorante La Baola con piatti sapientemente preparati dallo chef Danilo Bortolini. Il giorno successivo potremo ripartire alla scoperta del lago Maggiore in bicicletta su altri itinerari ciclabili!
Dormire a Pallanza, Verbania
Il punto di partenza di questo itinerario è il Grand Hotel Majestic, elegante struttura della Belle Époque di alto profilo, con box auto e bici, 99 stanze, piscina, giardino palestra, bar, ristorante e molti altri servizi. Gli alloggi di classe, la tranquillità e il panorama sono la giusta cornice per una pedalata rilassante sul Lago Maggiore.
- Un passaggio pittoresco davanti al Grand Hotel Majestic a Pallanza
- I Giardini Botanici di Villa Taranto di Verbania
- Il placido Lago di Mergozzo
- Il parco delle Necropoli di Ornavasso
- La ciclovia del Toce
- Feriolo, il piccolo e iconico borgo di pescatori
- Come raggiungo Pallanza? Pallanza, frazione di Verbania, è servita dalla autostrada A26, con uscita Verbania / Gravellona Toce. La SS34 del Lago Maggiore la costeggia a nord verso il confine con la Svizzera.
- L'itinerario è segnalato? L'itinerario non è segnalato, quindi consigliamo di scaricare la traccia GPS
- Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario ci sono diverse fonti d'acqua, soprattutto nei paesi attraversati
- Com'è la qualità delle strade dell'itinerario? Il percorso si svolge in prevalenza su strade asfaltate secondarie, piste ciclabili e percorsi sterrati facili
- Lungo il percorso è possibile dormire in struttura al Grand Hotel Majestic di Pallanza, Verbania.
- Cosa mangiare lungo l'itinerario? La cucina tradizionale propone piatti a base di pesce ma anche interessanti rivisitazioni al Ristorante La Beola direttamente all'interno del Grand Hotel Majestic
- Dove mangiare lungo l'itinerario? Lungo l'itinerario puoi fermarti in trattorie, agriturismi e ristoranti che sapranno coccolare il tuo palato con piatti della tradizione.
- Visit Lake Maggiore: portale turistico del lago Maggiore
- Visit Piemonte: portale turistico della Regione Piemonte
- Grand Hotel Majestic:la sscheda di questo hotel bike friendly a Verbania
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Commenta per primo.
Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico