Solo 50 km di pedalate separano Lodi da Senna Lodigiana sulla Via Francigena lombarda, a due passi dal fiume Po, il più lungo d'Italia.
Tante volte ho sottovalutato questa cittadina della pianura padana e tante volte mi sono dovuta ricredere perchè Lodi in bicicletta, al contrario di quel che si possa pensare, ha sempre qualche angolo inaspettato da mostrare al viaggiatore...
Dati tecnici
Lombardia | Lodi - Senna Lodigiana
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Lodi/Senna Lodigiana
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Tempo |
6 h
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Dislivello |
250 m circa
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Lunghezza |
49 km |
Terreno |
Asfalto: 70%
Sterrato: 30%
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Cosa vedere
- Lodi e il suo centro storico
- Degustare i salami, la raspadura ei primi piatti
- Il Belgiardino e le fattorie di pianura
- Villa Biancardi a Zorlesco
- Pedalare nella Riserva naturale di Monticchie
- il Castello Cavazzi a Somaglia
- Senna Lodigiana tra Via Francigena e Ciclovia del Po
Dove dormire e mangiare
Dopo la notte a Lodi, all'Agriturismo Cavrigo, abbiamo terminato la seconda tappa del nostro viaggio in bicicletta nel lodigiano a Senna lodigiana, presso l'ostello dei pellegrini. Struttura piccola, ma confortevole a due passi dalla VenTo, sulla Via Francigena. Per mangiare abbiamo raggiunto in bicicletta (Esperienza bellissima sotto le stelle) l'Osteria Corona a Corte Sant'Andrea dove avveniva (e avviene ancora) il transitum padi, l'attraversamento del Po. Prezzi popolari e piatti tipici di buona qualità!
Lodi in bicicletta: cosa vedere?
Sono molti gli abitanti della cittadina di Lodi che scelgono quotidianamente la bicicletta come mezzo favorito per gli spostamenti urbani. Poco traffico, strade chiuse ai mezzi a motore, negozi e servizi vicini, rastrelliere, Lodi è una città a misura di bicicletta, non c'è dubbio.
Nella seconda tappa di questo nostro viaggio in bicicletta nelle lande lodigiane abbiamo iniziato la giornata con una visita al principale centro zigzagando tra antiche chiesa, statue austere e monumenti da non perdere.
Girare per Lodi in bicicletta vi toglierà qualche dubbio: è possibile vivere in una città orientata alla mobilità sostenibile anche in Italia.
Prima di riprendere il nostro viaggio verso sud una sosta pranzo è caldamente suggerita.... dai nostri stomaci in rivolta: una focaccia da un rinomato panificio di Lodi, quello in Via Garibaldi di fianco alla chiesa di San Lorenzo, ...è quello che ci vuole!
Nelle campagne della Muzza
Fuori Lodi le case lasciano spazio alla campagna fatta di prati, coltivazioni e sentieri inaspettati. Un
labirinto di scorciatoie, tracce di terra nell'erba alta, stradine secondarie e torrenti da guadare non lasciano dubbi:
senza un gps non potremmo ripercorrere lo stesso sentiero una seconda volta!
Esplorare un territorio scoprendone gli angoli più nascosti può essere davvero faticoso a volte... ma comunque regala sempre grandi soddisfazioni e permette di assaporare totalmente la magia del tempo libero.
Per pranzo facciamo tappa a Brembio prima di riprendere, rinvigoriti, la nostra avventura a pedali verso Zorlesco.
Villa Biancardi giace quasi dimenticata, il suo antico splendore è rimasto in parte congelato dal tempo, in parte perduto per sempre.
Storie, leggende e interessanti personaggi ruotano intorno a questo edificio circondato da un ombreggiato parco verde. La villa, conosciuta anche con il nome di
Castello di Zorlesco, nel periodo estivo viene fortunatamente aperta al pubblico e può essere visitata, questo fa sperare in un futuro più colorato!
Tra Zorlesco e Casale esiste una
pista ciclabile molto particolare: in determinati orari è vietata al traffico automobilistico per poter accogliere sul suo asfalto solo pedoni e ciclisti permettendo una mobilità sicura, niente male vero? La imbocchiamo senza pensarci troppo mischiandoci ai ciclisti locali intenti a pedalare verso mete a noi sconosciute!
L'oasi di Monticchio
Attenzione: tassi!!! Un cartello con i simpatici animali bianchi e neri ci accoglie all'ingresso dell'Oasi di Monticchio dove Luca, la nostra guida, ci ha condotto in poche pedalate. Nella riserva naturale nidificano numerosi volatili e percorrendo i sentieri permessi alle biciclette è possibile catapultarsi in un mondo incantato e silenzioso. Alla fine della primavera i pollini dei pioppi ricoprono alberi, sentieri e stagni imbiancando ogni cosa e trasmettendo una sensazione di pace assoluta.
Dalla postazione mimetica dell'oasi un rumore attira la nostra attenzione: un
airone cenerino stà solcando il cielo a folle velocità... dove starà andando così di fretta? Percorriamo un circuito sterrato che ci riporta all'ingresso dell'oasi, il tempo stringe e dobbiamo ancora visitare una sorta di maniero...
Appena fuori dalla riserva si incontra il castello Cavazzi di Somaglia risalente al XV secolo ma, purtroppo, eccessivamente rimodernato nel corso dei secoli.
Una visita veloce basta per rendersi conto dell'imponenza e del ruolo dell'edificio negli anni. La salita d'ingresso si trasforma in una ripida discesa, piacevole da scendere in sella alle nostre biciclette.
A
Senna Lodigiana, meta finale di questa seconda tappa del nostro
viaggio in bici nella provincia lodigiana, passano la
Via Francigena e la
ciclovia del Po rispettivamente parte degli
itinerari ciclabili europei Eurovelo 5 ed
Eurovelo 8. L'ostello dei pellegrini è confortevole ma per la serata abbiamo in mente di pedalare ancora un pochino...
Doccia, cambio vestiti e birra: siamo pronti a risaltare in sella per raggiungere Corte Sant'Andrea percorrendo, sospinti dalla brezza serale, un pezzetto della VenTo e guadagnarci così una lauta cena alla rustica Osteria Corona, un posto da veri pellegrini del pedale...
La prima parte del nostro viaggio in bici nella provincia di Lodi ci ha visto affrontare le strade di Milano per poi catapultarci nella periferia lombarda fino alla graziosa cittadina di Lodi. Se non hai ancora letto
Milano- Lodi, clicca sul link e rimedia subito! Se vuoi proseguire nel viaggio in bici attraverso la provincia lodigiana,
pedala con noi da Senna a Maleo!
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!