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Nurra in bici: in Sardegna tra Porto Torres e Alghero
Girare la Nurra in bici sarà sicuramente un'esperienza appagante anche per te come lo è stato per noi: panorami scenografici, tracciati fuori dal traffico ma adatti a tutti, ospitalità e accoglienza di prima classe e collegamenti comodi con Porto Torres e Alghero. Questa regione è un vero paradiso, tutto da scoprire, per il cicloturismo in Sardegna.
Scoprire la Nurra in bici è probabilmente il miglior modo per entrare in contatto con quella cultura contadina che permea tuttora l'entroterra di questa regione collinare che presenta anche delle perle costiere del calibro di Stintino e Alghero. Non ti pentirai di esserti addentrato in questa regione, sia per la bellezza della sua costa che per i panorami infiniti del suo entroterra, coperto dalla macchia mediterranea, tra cui si insinuano splendidi sentieri e tracciati tutti da pedalare.
Nurra in bici: la Sardegna che non ti aspetti
La Nurra è una regione storica situata nel nord-ovest della Sardegna, tra le province di Sassari e Alghero. Il nome probabilmente deriva da Nure, antica città romana situata nei pressi del lago Baratz e di Porto Ferro e i suoi confini si estendono dal rio Mannu a est al golfo dell'Asinara a nord, fino a toccare il mar di Sardegna a sud-ovest.
L'ambiente di questa zona è caratterizzato dalla convivenza di vaste distese cerealicole con sparsi residui di foresta che coprivano per intero quest'area nel 1800. Oltre ai cereali, si possono trovare coltivazioni pregiate di oliva e vite ma il paesaggio è perlopiù dominato da pascoli di macchia mediterranea e gariga che si estendono a perdita d'occhio. L'industria mineraria sarda ha lasciato anche qui testimonianze del suo antico splendore nei villaggi dell'Argentiera e Canaglia.
Ma bando alle ciance, andiamo a pedalare nella Nurra e scoprire questo angolo di Sardegna.
Come raggiungere la Nurra
Uno dei vantaggi di questa località della Sardegna è la sua posizione comoda e accessibile, dato che Porto Torres è uno degli approdi per le navi dirette in sardegna che provengono da Genova, Civitavecchia ma anche dalla Corsica, dalla Francia e dalla Spagna. Proprio per questo motivo il nostro itinerario prende il via dalla cittadina portuale nel nord della penisola. Giungere in Sardegna in traghetto è anche più comodo per il trasporto della bicicletta che non necessita di essere imballata o smontata.
L'alternativa per raggiungere la Nurra c'è e consiste principalmente nel volare ad Alghero: in tal caso è possibile seguire in direzione opposta il percorso qui proposto. Noi invece abbiamo seguito questo itinerario durante il nostro giro della Sardegna in bici di 1400 km, partendo da Olbia.
Nurra in bici: il percorso
Il percorso che proponiamo in questo articolo unisce Porto Torres ad Alghero. Mentre in auto l'arteria principale che attraversa la Nurra e unisce i due centri è la SP42 dei due mari, il nostro riferimento per il percorso in bici della Nurra che proponiamo è la SP57, che si spinge verso la costa occidentale della penisola. In realtà toccheremo la provinciale, poco trafficata ad eccezione del periodo estivo, solo sporadicamente, cercando di restare il più spesso possibile fuori dal traffico.
Da Porto Torres a Palmadula
La partenza dell'itinerario è da Porto Torres. Dopo averne attraversato il centro, passando davanti alla Torre Aragonese nei pressi del porto, ci si dirige verso occidente seguendo la costa lungo via Amerigo Vespucci. Alla prima rotonda si abbandona la strada un po' trafficata per proseguire dritti entrando nell'area industriale. Questo è decisamente il tratto meno suggestivo del percorso. Si risale a sinistra allontanandosi dal mare per ritrovare dopo poco la strada provinciale dei Due Mari ma alla successiva rotonda, anziché dirigersi verso Alghero, si imbocca la SP34 che conduce verso Pozzo San Nicola ma permette di evitare la SP57, più trafficata e diretta.
Se vuoi allungare il tuo itinerario, a Pozzo San Nicola potresti pensare di dirigerti verso Stintino, la sua penisola e il Parco Nazionale dell'Asinara. Il nostro percorso invece prosegue imboccando per qualche chilometro la SP57 che qui porta verso la costa occidentale della Nurra. Dopo circa tre chilometri di strada si troverà una sterrata larga e piacevole sulla destra. Imboccandola ci si potrà tirare fuori dal traffico e allo stesso tempo alzarsi avvicinandosi alla costa. Lungo questa stradina in saliscendi immersa tra i pascoli e fiancheggiata da muretti a secco, i panorami possono essere struggenti.
Si torna su asfalto nei pressi di alcune aree residenziali che fuori stagione risultano praticamente deserte. Il comfort di una superficie liscia è una breve illusione e poco più avanti si torna a calpestare la terra battuta, ormai diretti decisamente verso Sud. La costa qui è frastagliata e la presenza del mare si intuisce di tanto in tanto. Questo tratto di percorso è molto selvaggio e non sono presenti rifornimenti quindi porta con te le dovute riserve di acqua, soprattutto se la giornata è torrida.
Poco oltre la località La Pedraia si rientra sulla SP57 per dirigersi verso Palmadula dove è possibile rifornirsi di acqua e trovare qualche locale aperto anche fuori stagione. Qui si trova il bivio anche per raggiungere Argentiera, piccola e deliziosa località marina.
Il lago di Baratz e Capo Caccia
Il percorso attraverso la Nurra in bici invece da qui in avanti segue per un po', in un continuo e facile saliscendi, le strade provinciali (SP18 e SP69) fino a giungere a circa 180 m di quota. Iniziata la discesa, si dovrà svoltare a destra e tornare nuovamente a imboccare una strada sterrata che in breve condurrà al lago di Baratz, unico bacino naturale della Sardegna. Costeggiando il bacino si tornerà su asfalto nella località omonima, ormai praticamente in pianura. Nei pressi di un bar si imboccherà la strada provinciale 55 che seguiremo fino a Capo Caccia. All'imbocco del capo si incontra prima il complesso nuragico e successivamente le rovine della Villa Romana di Sant'Imbenia.
La strada percorre tutta la costa interna del promontorio, affacciata sul golfo di Porto Conte.Il territorio di Capo Caccia è protetto dal Parco Naturale Regionale di Porto Conte ma la strada giunge fino a poco prima della roccia del Carabiniere da dove parte la Escala del Cabirol che, a strapiombo sulla roccia, conduce fin sul mare alla Grotta di Nettuno. Qui si possono fare delle escursioni guidate per visitare la grotta mentre l'estrema propaggine dove spicca il faro è proprietà militare e quindi vietata all'accesso pubblico. Prima di raggiungere il punto estremo del capo si può deviare a destra dalla strada principale per raggiungere il punto panoramico di Belvedere Foradada, con magnifiche vedute sull'isola omonima.
Arrivo ad Alghero
Dopo un meritato attimo di relax e un po' di scatti fotografici, si riprende la strada dell'andata seguendo tutto il profilo del golfo di Porto Conte. Ritrovata la SP55 si taglia la penisola di Punta Giglio pedalando due lunghi rettilinei. Si passa il complesso nuragico di Palmavera prima di poter imboccare la pista ciclabile litoranea che giunge fino a Fertilia, ormai già alle porte di Alghero. Poco lontano dal ponte attuale che attraversa la laguna Calich si possono ammirare le rovine del ponte romano che passava qui vicino.
Le alternative per entrare ad Alghero sono due: o si segue la linea costiera affiancandosi alla spiaggia di Maria Pia per poi proseguire sulla pista ciclopedonale lungomare oltre il camping Mariposa, oppure si segue il profilo della laguna Calich per ritrovarsi di nuovo sulla costa sempre all'altezza del campeggio e di lì seguire il lungomare. La lunga spiaggia di Lido San Giovanni prosegue fino ai piedi del centro storico di Alghero, vero scrigno contenuto tra gli imponenti bastioni catalano-aragonesi. Il nostro giro cicloturistico della Nurra in bici si conclude così dopo poco più di 90 chilometri divertenti e panoramici.
- Lago Baratz e dintorni: l'unico bacino naturale degno di tale nome in Sardegna costituisce un'eccezione che merita di essere esplorata e la bicicletta è di certo il mezzo ideale per girare nei dintorni del lago, magari spingendosi fino all'Eremitu per conoscere un personaggio unico, il pastore poeta della Nurra.
- Capo Caccia: il promontorio che chiude il golfo di Porto Conte insieme a punta Giglio è l'attrazione principale di questo percorso insieme ai suoi sterrati. I panorami costieri sono magnifici, le torri che costellano la sua costa, i faraglioni, la scalinata del Cabirol per accedere alla grotta del Nettuno, il faro... le cose da vedere a Capo Caccia sono molte e tutte meritano il viaggio fin qui.
- Alghero: la città catalana è una piccola perla incastonata sulla costa occidentale sarda. Piccola e a misura d'uomo, è soprannominata la Barceloneta sarda visto il suo stretto legame con la Catalunya, anche dal punto di vista linguistico. Il centro, inglobato tra le torri e i bastioni tra i meglio conservati in Italia, è dominato dalla variopinta cupola della chiesa di San Michele.
- Come raggiungo la Nurra? Come già detto, Porto Torres è raggiungibile in traghetto dall'Italia, dalla Corsica, dalla Francia e da Barcellona mentre ad Alghero si trova un aeroporto nei pressi di Fertilia.
- L'itinerario è segnalato? No, il percorso proposto è stato studiato da noi con l'ausilio di alcuni ciclisti locali e per questo vorremmo ringraziare soprattutto Pietro Manca per i preziosi suggerimenti.
- Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano poche fonti d'acqua ma alcuni ristori dove fare rifornimento. Vedi la mappa per maggiori dettagli
- Com'è la qualità delle strade e del percorso nella Nurra? Questo itinerario è da considerarsi un percorso Gravel, con misto asfalto e sterrato senza difficoltà tecniche ma con bei passaggi su strade bianche che in generale sono facili da percorrere e non presentano particolari sconnessioni. Fuori stagione le strade sono davvero poco trafficate ad eccezione degli ingressi e uscite dalle città di arrivo e partenza (Porto Torres e Alghero)
- Itinerari collegati: questo itinerario fa parte del nostro periplo della Sardegna di 1400 km in bici ma lo puoi anche collegare al percorso da Alghero agli stagni di Cabras. o inserire in quest'altro giro della sardegna in bici
- Quanto costa dormire nella Nurra? La Sardegna, come tutte le località balneari, subisce delle variazioni di prezzo incredibili con aumenti notevoli in estate e prezzi più che accessibili negli altri periodi. Il consiglio è quindi, per ragioni economiche ma anche climatiche e soprattutto di traffico, quello di viaggiare in questa zona fuori stagione, in primavera o autunno... certo, ferie permettendo!
- Dove dormire nella Nurra? Porto Torres è il punto di partenza di questo itinerario e quindi potrebbe essere utile avere una base di appoggio in questa cittadina. Personalmente siamo stati alla grande ne Il Melo Residence, un grande e accogliente complesso situato fuori dal centro della città, in posizione tranquilla e rilassata, dove Nicola e Laura ti accoglieranno da veri e propri appassionati ciclisti e ti sapranno coccolare con piccole accortezze che solo chi pedala può conoscere. Se preferisci avere più libertà puoi invece prenotare un appartamento su AirBnB.
- Cosa mangiare nella Nurra? La Sardegna è terra di mare e la Nurra dispone di chilometri e chilometri di coste quindi il pesce è di certo una delle scelte più azzeccate quando si tratta di scegliere cosa mangiare nella Nurra. In particolare l'aragosta alla catalana e la polpagliara sono specialità di Alghero. Non mancano comunque anche i piatti di terra come le monzette, lo zimino o sa cauladda... lascio a te scoprire di cosa si tratta.
- Dove mangiare nella Nurra? L'itinerario è pensato per essere percorso in uno o due giorni quindi i principali punti di appoggio sono Porto Torres ed Alghero. A Porto Torres ti consiglio La Cuccarazzena, non lontano dal Porto, per mangiare pesce o la pizza. Ad Alghero due su tutti: i ristoranti Dietro il Carcere e Enhorabona poco fuori dal centro.
- Sardegna Turismo: il portale ufficiale della Sardegna dove trovi informazioni e suggerimenti sull'isola
- Turismo Sassari: il portale della provincia di Sassari che include anche la Nurra
- Alghero Turismo: il portale di informazione della città di Alghero
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico