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Parco Nazionale del Circeo in bici da Roma
Se avete voglia di mettere a dura prova il vostro fisico avete trovato la traccia perfetta, a seguire il racconto della giornata descritta dal mio compagno di traccia Adriano Cesaretti, guida ciclo turistica, insieme ai miei amici Marco e Giacinta.
In questo articolo
Un viaggio di 150 chilometri da Roma a San Felice Circeo
Sveglia alle 05.30 con caffè e 2 fette biscottate con marmellata. Maltodestrine e sali minerali già disciolti nelle due boracce con cui inizierò quest’avventura.
L’itinerario è arduo almeno per me, questa volta si tratta di fare più di 150 Km tra asfalto e sterrato. Conosco l’itinerario solo in parte ma la curiosità di vedere il sentiero che sul versante nord-ovest del promontorio del Parco Nazionale del Circeo scende ad “S” e a strapiombo sul mare è troppo grande e so che lo spettacolo che mi offrirà madre natura, soddisferà la fatica che avrò fatto per arrivare fin li.
L’uscita prevede un dislivello totale di 1098 mt. tutti concentrati sui primi 125 Km. In sostanza faremo i primi 105 km con un dislivello complessivo di 600 mt. e i restanti 498 mt. sugli ultimi 20 Km.
Appuntamento con Luigi, Marco e Giacinta a Roma a Porta S.Sebastiano. Non ci conosciamo ma dopo una semplice stretta di mano siamo già pronti a partire per una nuova avventura. Luigi come me ha una Haibike-Full io una XDuro Front mentre gli altri due una MTB muscolare e una Gravel. Marco e Giacinta sono due ciclisti super allenati e saranno loro a tirare tutto il gruppo.
Appia Antica in bici e lido di Latina
Imbocchiamo subito l’Appia Antica che rimarrà piacevolmente impressa nei ricordi dei miei compagni di viaggio, uscita a S.Maria delle Mole che ci condurrà dopo pochi km ad incrociare l’Ardeatina trafficata e desisamente poco piacevole.
Passiamo quindi per Falcognana, Santa Palomba, Campoleone Lanuvio e faremo la nostra prima sosta a Borgo Montello percorrendo i primi 63 Km. in 2H e 58 min. Arriviamo quindi al Lido di Latina e ci godiamo tutto il lungomare per altri 31 Km, passando anche su sabbia mista a terreno compatto lungo la spiaggia della Bufalara. Marco e Giacinta non se lo aspettavano di trovare anche la sabbia!
Il parco del Circeo e i suoi sentieri
Il Circeo ora si vede e si mostra nella sua maestosità e ci attende. Piccola sosta per abbeverarci un po e fare del carico di carboidrati e pronti ad affrontare la Maga Circe. Al 105°Km ci inoltriamo nel sentiero n.3 di Torre Paola, porta di ingresso verso l’agognata meta e che dopo una lieve salita su terreno sassoso mostra i suoi punti ripidi pieni di radici e sassi nel folto bosco.
Troviamo qualche punto dove mettiamo il piede a terra e spingiamo la bici, ma è poca cosa rispetto al percorso totale. Raggiungiamo quindi il Belvedere e da qui ci inoltriamo sull’ultimo pezzo di strada asfaltata, la Via del Semaforo, che ci condurrà fino ai piedi dell’istallazione della zona antenne.
Da qui un timido sentiero ci porta a un cancello di ferro con una porticina dove c’è scritto: “MTB direzione FARO”. Senza alcuna esitazione lo prendiamo e dopo poco eccoci arrivati ai tornanti ad “S” a precipizio che scendono lungo la montagna.
Mi fermo un istante perchè vedo il volto della Maga disteso sul mare che sembra guardarci soddisfatta di trovarci lì sopra di lei e a dire: “Ben arrivati ragazzi”
Faccio molta attenzione nello scendere perchè la fatica si sente tutta, ho le braccia e i dorsali doloranti e devo tenere bene la mia E-Bike. Abbasso quindi il sellino della mia XDuro, peso in posizione posteriore e scendo guardando estasiato il panorama e sorridendo soddisfatto.
Giunti quindi a San Felice Circeo dopo 125 Km ci salutiamo con un arrivederci alla prossima uscita. Io in particolare mi soffermo contento e soddisfatto ad un bar sopra il centro storico della cittadina e mentre mangio e ricarico un pò la batteria rifletto e penso alle cose staordinarie che si possono fare con la volontà, la voglia di conoscere e i giusti mezzi.
Il viaggio si conclude con gli ultimi 31 km. in direzione della Stazione ferroviaria di Priverno-Fossanova, passando per Borgo Hermada e su strade secondarie che costeggiano tanti campi coltivati e i torrenti Sisto, Ufente ed Amaseno.
Ore 19,17 treno di ritorno a Roma stanco ma appagato e contento.
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Luigi Uccellini
Amante della natura, sono uno dei fondatori dell'Associazione Orte Greenway, un gruppo apolitico, apartitico, serio e goliardico allo stesso tempo e senza scopo di lucro dove ci prefiggiamo di promuovere idee green, come le problematiche ambientali e la mobilità dolce. Da tanti anni sono appassionato di MTB, mi piace mettermi sempre in gioco, cercare nuovi percorsi per poi rifarli con gli amici.
Sono convinto che pedalare in mezzo alla natura sia il miglior antidepressivo esistente, boschi secolari, animali liberi e panorami mozzafiato sono la mia quotidianità e il mio medico della mente, una droga naturale e potentissima che da dipendenza e benessere. Amo pedalare in mezzo alla natura, possibilmente lontano dalle strade asfaltate con predilezione dei sentieri nei boschi. La più bella uscita in bici che ho fatto??? Sicuramente la prossima... :)
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico