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Primiero e San Martino MTB da Fiera al lago di Calaita
Immagina un itinerario completo con ciclabile in salita, forestali in quota, sentieri tecnici ma anche scorrevoli in discesa, il tutto condito da panorami strepitosi sulle Dolomiti trentine e il gruppo delle Pale di San Martino. Se questo è il percorso MTB che stai cercando, questo itinerario ad anello nel Primiero, che passa anche dal meraviglioso lago di Calaita, è quello che fa per te!
In questo articolo
Ciclopedonale del Primiero da Fiera a San Martino
In un limpido venerdì di luglio, con gli amici Stefano e Franco, decido di ritornare in Primiero dopo qualche anno per affrontare un giro che promette di essere il giusto mix di forestali e sentieri con panorami sulle Dolomiti.
Partendo da Fiera di Primiero, si imbocca subito la pista ciclopedonale del Primiero che segue il torrente Cismon verso Siror. Mantenendo la destra orografica, si sale dolcemente fino a un ponte sul torrente che ci porta sul versante opposto della valle. La strada, che è accessibile anche ai mezzi motorizzati autorizzati (noi non abbiamo incontrato nessuno), si impenna e sale a strappi.
Poco più avanti il percorso si fa a uso esclusivo di bici e pedoni e a circa 6 km dalla partenza si raggiungono una serie di stretti tornanti che portano in quota fino al ponte sospeso di funi sul rio Val de la Vecia. Il passaggio è suggestivo ma fattibile anche per chi come me soffre di vertigini.
Un altro tratto particolarmente pendente porta a oltrepassare questa valletta per raggiungere il percorso forestale che, svoltando a destra proseguirebbe fino alla malga Civertaghe. Noi invece manteniamo le ruote sulla ciclopedonale fino a raggiungere San Martino di Castrozza dove si iniziano a intravvedere i panorami sulle Pale, a tratti coperti da un po' di nuvolaglia sparsa. A proposito, se sei alla ricerca di un giro maestoso, la traversata delle Pale di San Martino in MTB potrebbe stuzzicare la tua fantasia!
Verso Malga Tognola sul sentiero Italia
Lasciamo il centro del paese per spostarci, attraverso via Laghetto, alla stazione di base della funivia Colbricon Express dove beviamo un caffè e ci fermiamo per valutare il da farsi. Dopo esserci consultati abbiamo deciso di non salire in funivia e affrontare una discesa ma proseguire in sella e dirigerci verso punta Cavallazza. Il primo tratto sulle piste è davvero pendente e così deviamo per un po' sulla strada affrontando un tornante che addolcisce l'ascesa fino all'invaso di punta Ces.
Proprio da qui parte la strada forestale e si può imboccare il percorso ciclopedonale che scende dal passo Rolle e prosegue verso Caoria sul Sentiero Italia. Seguiamo questo percorso verso Caoria rimanendo sulla strada forestale Alta Ces, pianeggiante e immersa nel bel bosco verde di questa stagione davvero piovosa. Dal ponte sul rio in Valcigolera si può ammirare un panorama meraviglioso sulle Pale di San Martino anche se da qui in avanti, anche per l'effetto devastante di Vaia, si potranno vedere diversi scorci spettacolari sul Trentino orientale.
Una brevissima discesa porta al bivio della strada forestale Tognola e poi in salita fino a raggiungere le piste da sci che scendono dall'Alpe Tognola.
Breve tratto di Primiero Bike Arena e risalita al lago di Calaita
Qui si vede anche il tracciato di una delle discese della San Martino Bike Arena e così decidiamo di proseguire fino al tornante successivo per poi lasciare l'itinerario che sale in quota e tuffarci in discesa fino a ricongiungerci con un'altra forestale. Se hai gambe e voglia puoi anche salire fino alla malga Tognola e poi all'omonimo rifugio da dove iniziare il percorso di discesa completo, aggiungendo poco più di 200 m di dislivello.
Noi ci accontentiamo è imbocchiamo il percorso rosso di discesa a un'andatura turistica e scendendo nei tratti più tecnici, anche se devo dire che il trail è fattibile anche per noi umani all-mountainer in quasi tutta la sua interezza.
Incrociata la strada forestale verso malga Crel, la seguiamo abbandonando il bike park e dirigendoci verso sud. Anche questo percorso forestale è piacevole e fresco nel bosco. Si scende veloci ma con pendenze dolci per circa 3 km fino a ritrovare la salita verso il lago di Calaita.
Le prime rampe sono su strada ma poco oltre un bivio segnalato anche dal cartello MTB del giro del lago di Calaita (percorso 2267) ci fa imboccare un sentiero, pedalabile solo nella prima breve parte. Da qui fino alla forcella Calaita si dovrà spingere la bici ma per fortuna si tratta di poche centinaia di metri.
Lo spettacolo, quando la piana del lago si apre davanti ai nostri occhi, ci fa dimenticare la fatica appena fatta. Il posto è meraviglioso e ci godiamo la pedalata anche se la strada che conduce all'albergo ristorante sulle sponde del lago è davvero disastrata. Non ti dimenticare, di tanto in tanto, di dare uno sguardo dietro di te perché le Dolomiti in lontananza meritano una (o più) soste.
Un piatto di canederli o spätzle farà chiudere quel buco allo stomaco che si era aperto dopo tante pedalate!
Se hai deciso di fare questo anello in e-bike, qui troverai anche una colonnina di ricarica dove potrai attaccare 2 bici. Sul sito dell'APT San Martino trovi una mappa con anche tutti gli altri punti di ricarica.
Discesa infinita al passo della Gobbera e rientro a Fiera
Proprio a fianco del parcheggio dell'albergo ristorante Miralago Calaita si vedono le indicazioni di un sentiero che si infila nel pascolo a sinistra. Lo prendiamo per scendere presto nel bosco e attraversare il rio che esce dal lago. Il single trail divertente ci permette di ricongiungerci alla strada Forestale Frate Doch-Canazé senza seguire l'asfalto.
La forestale risale dolcemente e si pedala bene a stomaco pieno. Non ci vorrà molto a raggiungere un tornante sul quale lasciare la forestale e seguire ancora una volta le indicazioni del tracciato MTB che coincidono anche con l'itinerario della Primiero Dolomiti Marathon. Le indicazioni di questo anello, pensato per la corsa, saranno ideali anche per noi: in realtà le stiamo seguendo ormai da parecchi chilometri e le seguiremo fino alla fine del nostro anello.
Il sentiero che scende al passo della Gobbera è infinito e meraviglioso, tutto pedalabile e molto divertente nel bosco.
Giunti al passo, nella piazzetta di fronte alla chiesa si potrà riempire la borraccia alla fontana e subito seguire la risalita molto pendente indicata sempre con il tracciato della maratona. Questa ripida ascesa sarà l'ultima grande difficoltà ma le bellezze del percorso non finiscono qui perché il sentiero, largo e pedalabile, che porta in quota verso Fiera di Primiero regala ancora qualche scorcio bellissimo sulla valle e soprattutto e costellato da meravigliose baite in legno tutte da ammirare.
Un altro ponte di funi ci permette di passare la valletta del rio San Pietro per chiudere questo eccezionale giro in MTB nel Primiero con una ripida discesa su Fiera.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico