Hai mai pensato di raggiungere il lago di Garda in bici partendo dal bacino lacustre di Iseo? E magari, perché no, seguire delle vie d'acqua che ti tengano in viaggio qualche giorno? In questo itinerario ad anello di tre giorni tra il lago di Iseo, Mantova e Garda si seguono ciclabili e sterrati, sentieri nascosti e strade secondarie, due grandi fiumi del nord Italia e i tratti boschivi di una pianura padana fatta di cascine, castelli, città d'arte e piccoli borghi da scoprire lentamente.
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Questo itinerario cicloturistico di 292 km si sviluppa quasi esclusivamente in pianura padana e quindi è adatto anche a ciclisti senza allenamento. Prima di partire però, tieni in considerazione che, oltre al chilometraggio importante, anche il terreno lungo i fiumi o nel tratto di attraversamento dell'area vitivinicola della Franciacorta può essere insidioso e può richiedere un minimo di dimestichezza con il mezzo, soprattutto se carico.
La ciclovia dell'Oglio in bici
La partenza dell'anello ciclabile del Lago d'Iseo, Mantova, Garda è la cittadina di Sarnico, adagiata sulla sponda bergamasca del Sebino. Conosciuta per le attività outdoor sull'acqua, questo paese vanta un centro storico piacevole e una bella passeggiata lungolago. Da Sarnico si attraversa il ponte sull'Oglio entrando ufficialmente nella provincia di Brescia, a Paratico. Dal centro urbano una breve salita ci catapulta nell'ambiente fluviale della ciclovia dell'Oglio che, dopo aver lasciato il lago d'Iseo, continua il suo viaggio verso il fiume Po. In bici ci si trova quasi subito su sterrato, affiancando da una parte il corso d'acqua e dall'altra i vigneti della Franciacorta. La direzione in cui puntano i nostri pneumatici è sud-ovest mentre si superano le case periferiche di Capriolo, cittadella sormontata dal castello e, più avanti, quelle di Palazzolo sull'Oglio. Lo sterrato si sostituisce continuamente all'asfalto e viceversa, prima allontanandoci e poco dopo riavvicinandoci al fiume.
Pontoglio, con l'antica chiesa parrocchiale e il ponte sul fiume risalente al XVII secolo, Urago e Rudiano, con la chiesa di San Martino Vescovo di Tours, restano presto alle spalle mentre si continua a seguire l'Oglio, guida fidata e fresca nelle giornate estive. La percentuale di sterrato aumenta e, tra un attraversamento di lepre, un avvistamento di nutria e un tavolino dove mangiare qualcosa, i chilometri corrono veloci accompagnando i ciclisti alle porte di Orzinuovi. La cittadina è il luogo ideale per tornare momentaneamente alla civiltà e fare scorta di viveri e acqua prima di rituffarsi nella natura del fiume. Una sosta piacevole da effettuare lungo questo anello tra il lago di Iseo, Mantova e Garda in bici è quella nella frazione di Monticelli d'Oglio: 81 anime e una grande piazza attorno alla quale si trova l'intero ex comune (un tempo si chiamava Monticelli de Griffi) composto da cascine, il castello, il mulino e altri edifici colorati.
Poco più a sud di Monticelli d'Oglio scorre il fiume di riferimento di questa prima parte di itinerario che, per proseguire verso Mantova, andrà attraversato sul ponte ora presente. Un tempo però, nello stesso punto, sorgeva il porticciolo dove veniva chiesto il pedaggio prima di lasciare il Ducato di Milano ed entrare ufficialmente nella Repubblica di Venezia.
A sud del fiume
Nella provincia di Cremona il percorso prosegue ancora in prossimità del fiume e del suo parco, inoltrandosi lungo le stradine di cittadine silenziose, tra campi coltivati e piccole santelle inaspettate. Robecco d'Oglio in antichità era attraversata dalla via Brixiana, mentre oggi il primo edificio che cattura l'attenzione del visitatore è la grande Villa Barni della Scala, l'attuale municipio risalente al XV secolo. Altri piccoli centri urbani fanno da cornice alla pedalata in direzione sud-est fino alla graziosa Isola Dovarese con l'elegante Piazza Matteotti e il prestigioso Palio delle contrade. Oltre l'Oglio si estende ormai la provincia di Mantova, la città dei Gonzaga, ma per il momento si rimane sulla sponda orografica destra assaporando il rumore dell'acqua, la vista di qualche airone cenerino e i divertenti tratti di sterrato.
L'anello del Lago d'Iseo, Mantova e Garda oltrepassa il canale Calvatone e poi, successivamente, tra terra battuta e ghiaino, quello di Delmona per entrare nella provincia di Mantova a Marcaria.
Il capoluogo è ormai vicino. Mancano solo 15 km e questi scorrono veloci tra la campagna vivace e la ciclabile lungo uno dei laghi cittadini formati dal corso del fiume Mincio.
Mantova e la ciclabile del Mincio
Mantova, una delle province della Lombardia, è una città accogliente e vivibile. Prima di riprendere la via verso il lago di Garda, consiglio di trascorrere almeno un paio di giorni nella località patrimonio UNESCO per assaporare fino in fondo la sua identità. Nel centro storico, oltre ai numerosi edifici religiosi di pregio come la Rotonda di San Lorenzo o la cattedrale di San Pietro, visita:
- il Palazzo Ducale conosciuto anche come città-palazzo;
- il Palazzo della Ragione;
- il Palazzo Te ricco di simbologia e meravigliosi affreschi;
- il Palazzo Podestà di epoca medievale. Un tempo ospitava tante botteghe;
- la casa del Mantegna dove viveva il pittore;
- il ponte di San Giorgio inizialmente costruito in legno e poi rimaneggiato definitivamente nel 1922;
- il castello di San Giorgio che proteggeva la città;
- la torre dell'orologio del 1472 e tutti gli altri ponti, torri, ville, piazze ed edifici militari della città.
Da Mantova si costeggia il lago di Mezzo fino a intercettare la ciclabile del Mincio, che attraversa i laghi cittadini a fianco della SPexSS62. Questo itinerario cicloturistico frequentato da italiani e stranieri è parte del più lungo percorso europeo denominato Eurovelo 7.
La ciclabile del Mincio in bici
Il lago di Garda in bici
La bella Peschiera, patrimonio UNESCO sia per la presenza di antichi insediamenti che per la ben conservata fortezza annoverata tra le "Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale", è una località turistica molto frequentata con una comoda linea ferroviaria di collegamento con Verona e Brescia. L'anello del Lago d'Iseo, Mantova e Garda in bici devia verso ovest per rientrare lentamente verso il punto di partenza. Su strade secondarie e tratti di ciclabile poco fruibili con il carrellino si costeggia il bacino lacustre superando Sirmione, con la splendida rocca Scaligera e le grotte di Catullo ossia una domus di epoca romana, Desenzano e le colline moreniche che caratterizzano la parte meridionale del Garda.
Per raggiungere Brescia e, successivamente, il lago di Iseo, si seguirà un itinerario fatto da piste ciclabili, brevi sterrati e strade secondarie rilassanti da pedalare. In bici si superano piccoli paesi, il fiume Chiese, che scende dal Lago d'Idro e prima ancora dal Trentino dove si può seguire la sua ciclabile, navigli, canali e la ciclovia Salò - Brescia.
Brixia, la Leonessa d'Italia
L'ingresso a Brescia non è dei migliori: la strada è piuttosto trafficata e lo smog graffia i polmoni. Superato il monumento ad Arnaldo da Brescia però tutto si calma e in bici si può godere la tranquillità delle vie del centro storico senza temere per la propria incolumità. Brescia con il castello, piazza della Loggia - tristemente famosa per la strage del 1974 che costò la vita a 8 persone -, il tempio capitolino, il foro e il teatro romano è una città assolutamente da non perdere. Per lasciare la città si segue la pista ciclabile di via Volturno che procede verso ovest, e poi nord-ovest, verso Gussago. Piano piano ci si avvicina alla Franciacorta, terra del vino, e al lago d'Iseo.
La Franciacorta e le torbiere del Sebino
Vitigni, sterrati e castelli, la Franciacorta è un'area geografica meritevole di attenzione. Area collinare con panorami suggestivi sul lago d'Iseo, è attraversata da tracciati secondari e sterrate; una di queste conduce alle Torbiere del Sebino, un'area di interesse, santuario naturalistico popolato da decine di specie di volatili, un piccolo paradiso per praticare birdwatching.Il cuore della riserva naturale delle Torbiere, dove si cammina su un suggestivo pontile sospeso sull'acqua, è visitabile solo a piedi previo pagamento dell'ingresso, ma in bici si possono costeggiare alcuni dei laghetti che formano la riserva naturale. Dalle torbiere la strada per Sarnico è breve e porta i viaggiatori a passare da Clusane, paese della tinca al forno, dove consiglio di degustare un buon calice di Franciacorta vista lago. L'ultimo tratto di percorso fino al ponte sull'Oglio è su comoda ciclabile lungolago.
L'anello del lago d'Iseo, Mantova e Garda in bici si sviluppa per il 99% in Lombardia, è lungo poco meno di 300 km e può essere percorso in 3 - 4 giorni in base all'allenamento di ciascuno. Cosa aspetti a pedalarlo?
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