Siamo in ritardo, la nostra visita guidata (prenotata dai nostri puntualissimi amici) inizia alle 15, dobbiamo sbrigarci. Dal cimitero, risaliamo la strada stretta che attraversa il comune di Avio fino al maniero: già da qui il panorama è sublime con l'ultima parte della Vallagarina che si perde nella foschia del primo pomeriggio. La valle si stringe progressivamente e là, dove le ultime propaggini montuose lasciano spazio alle colline del veronese, inizia il Veneto. Puntuale come un orologio svizzero la nostra guida si presenta ed inizia quella che deve essere la sua quarantacinquesima visita guidata della giornata! Il secolo scorso, per pagare meno tasse possibili, il vecchio proprietario ha pensato bene di far togliere soffitti e pavimentazioni in modo da far sembrare l'elegante castello, un rudere. Questo ha causato un'inestimabile perdita di reperti storici e culturali legati all'edificio ma, per fortuna, qualcosa è rimasto... Alcuni begli affreschi trecenteschi si possono ammirare nelle stanze visitabili all'interno della casa delle guardie: le scene di queste opere d'arte rappresentano battaglie, simboli ed eventi caratteristici del periodo. Un affresco ha una particolarità molto curiosa: nel rappresentare una battaglia, il pittore ha ritratto gli arcieri ma alcuni risultano senza gambe!!! Fateci caso! L'unica parte del castello di Avio che non appartiene al Fai, è la torretta che si affaccia sulla valle per prima, la torre picadora, chiamata così perchè veniva usata per impiccare i nemici dei Castelbarco che venivano lasciati penzolare nel vuoto! Certamente questi poveretti morivano ammirando un panorama stupendo...bella consolazione eh? Avanzando all'interno delle mura del castello si giunge alle scale che conducono all'interno del mastio. Questa enorme torre, i muri dell'edificio hanno uno spessore di quasi due metri, custodisce la stanza dell'amore dove, vari affreschi in stile cortese, narrano le vicende di due innamorati colpiti dalla freccia du cupido. Purtroppo una buona parte di queste scene è stata cancellata dal tempo, ma almeno la parte finale della vicenda è ben chiara: fra i due, alla fine, è nato il vero amore! Il cortile che cinge il castello di Avio è ampio e immaginare la vita degli antichi proprietari è piuttosto semplice. La cantina sociale sita nel comune di Avio è presente per promuovere i suoi vini ed offre una degustazione gratuita di Pinot bianco e Enantio, un vino nato da un vitigno autoctono selvatico che ora produce un vino doc corposo e molto buono! Se vi capita di passare da queste parti e siete amanti del buon vino, assaggiare l'Enantio è d'obbligo, magari direttamente dai viticoltori di Avio!
Per raggiungere il castello di Avio: è necessario percorrere l'autostrada A22 in direzione Brennero se provenite dal Veneto o viceversa se provenite da Trento o Bolzano. L'uscita è Ala-Avio. In alternativa, per evitare il pedaggio, potete seguire la strada statale n° 12 che costeggia l'Adige
Ingresso al Castello di Avio: gli adulti pagano 6,00€, mentre i bambini (4-12 anni) pagano 3,00€. I soci Fai e i residenti di Avio non pagano alcun ingresso. Per le famiglie esiste anche un apposito ingresso a 16€ (2 adulti e due bambini dai 4 ai 12 anni). Dal terzo bambino in poi l'ingresso è gratuito!
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