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Consonno città fantasma
lifeintravel.it
Luogo
Lombardia
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
17 km
Percorso
Lineare
Dislivello
0 - 500 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
100% Asfalto
 
 
Sparse per l'Italia esistono città fantasma che neanche immaginiamo, paesi abbandonati nel dimenticatoio degli anni e degli agenti atmosferici, lasciate alla mercé di vandalismi e declino. Visitare Consonno in bici, uno di questi luoghi fuori dal tempo senza più padroni nè abitanti, è un'esperienza surreale e originale. Dalla sua collina i paesaggi dell'alta Brianza si mostrano a 360° e, nelle giornate più limpide, la vista può spaziare per svariati chilometri. Il cicloturismo è una pratica diffusa in quest'area collinare della Lombardia e così... ci siamo buttati anche noi!
 

Consonno in bicicletta: da Olginate "si sale, si sale"

Le verdi colline dell'Alta Brianza sono un'ampia area punteggiata da laghi che iniziano nella provincia di Lecco e proseguono fino alle prime vette delle Prealpi Lombarde. Pedalando sulle strade o sui sentieri dei parchi naturali si incontrano numerosi bikers affascinati dai luoghi che attraversano e dalla varietà di itinerari per tutte le gambe! Partendo dal paese di Olginate abbiamo deciso di visitare l'ormai città fantasma di Consonno salendo dalla ripida strada che la collega a Olginate. Con una pendenza media del 10,1%, la salita conduce alla città fantasma di Consonno in quasi 5 km di duri strappi e fatica! I primi due chilometri presentano le pendenze più impegnative sfiorando il 15/16% su manto asfaltato in condizioni non ottimali (quando l'abbiamo percorsa noi!!!). img 2365La seconda parte della salita è sterrata ma più pedalabile. Se la giornata lo permette, fermatevi lungo la salita a scattare qualche fotografia, anche se questa mossa azzardata potrebbe farvi perdere il ritmo! La città fantasma di Consonno è davvero impressionante: trovandosi di fronte al vecchio paese dei balocchi, devastato da rave e dagli anni, ci si sente a disagio! Un'imponente moschea cattura subito l'attenzione insieme a un suggestivo ma trascurato tempio cinese mai terminato. Gli spazi sono ampi ma tristemente in rovina: vetrate rotte, porte sbarrate, macerie, rifiuti, cornacchie... l'atmosfera è quella di un film horror!img 2357

A Consonno è sempre festa: un sogno imprenditoriale clamorosamente fallito

Era il 1962 quando l'imprenditore milanese di origine vercellese Mario Bagno acquistò per poco più di 22 milioni di lire il piccolo borgo di Consonno, frazione di Olginate, in provincia di Lecco. Sulla strada che Bagno fece costruire iniziarono a transitare mezzi pesanti e ruspe che, senza alcun preavviso, cominciarono a distruggere le cascine e le abitazioni presenti del villaggio. Gli abitanti rimasti, dopo essere passati di casa in casa (occupando quelle ancora intatte), furono costretti a evacuare tutti gli edifici e a trasferirsi nella bassa Olginate.

Al posto delle case distrutte, Mario Bagno cominciò i lavori di edificazione di quella che venne definita la Las Vegas lombarda, una vera e propria "città dei balocchi" con un hotel di lusso, negozietti, una balera, numerosi bar e ristoranti, il celeberrimo simbolo di questo centro divertimenti, un minareto, ancora visibile oggi anche a distanza. Il progetto iniziale, che prevedeva l'introduzione di un campo da calcio, da pallacanestro, da tennis, da bocce, da golf, una pista da pattinaggio, un luna park e un giardino zoologico, non vide mai la luce. Nonostante ciò, la località riscosse un enorme successo per i primi 6-7 anni, con i cartelli recitanti "A Consonno è sempre festa" o "Consonno è il paese più bello del mondo" ad accogliere i visitatori o le cartoline personalizzate e dedicate alla città dei balocchi.

L'interesse scemò col tempo, fino alla tragica frana del 1976 che distrusse la strada che conduceva al luogo... Non servirono a nulla i tentativi di riportare in auge la Consonno dei primi anni. Ciò che oggi resta degli edifici costruiti da Bagno sono detriti, palazzi crollati, edifici pericolanti e deturpati da graffiti e numerosi rave party agli inizi degli anni 2000. La località è tuttavia rinomata a visitatori, fotografi o giovani del luogo, che vengono a esplorare una Consonno devastata dalle incurie del tempo e dell'uomo. Ricordiamo che visitare questo luogo è sconsigliato per motivi di sicurezza, oltre che per il fatto che il luogo è proprietà privata.

La discesa e il rientro a Olginate

Per la discesa abbiamo pensato di cambiare strada e puntare verso Villa Vergano. Le pendenze sono più dolci e i panorami sul lago di Annone, su quello di Pusiano e sul lago di Alserio, sulle Prealpi Lombarde con il Monte Resegone in prima fila e sui paesini della provincia di Lecco ripagano di ogni fatica! Dal centro della località, imbocchiamo la strada provinciale 58 per un breve tratto in direzione di Bartesate e Mozzana. img 2368Prima di raggiungere quest'ultima svoltiamo verso Galbiate, 371 metri sopra il livello del mare a ridosso del Parco del Monte Barro. Il nostro itinerario continua verso Prepaldo e Garlate zigzagando fra i boschi e la natura dell'Alta Brianza. Attraverso vie secondarie e strade poco trafficate giungiamo in breve al punto di partenza di Olginate. L'itinerario che attraversa questa parte dell'Alta Brianza è di piacevole percorrenza e l'unica vera difficoltà che mette alla prova gambe e perseveranza è proprio la salita a Consonno, primo e unico ostacolo del giro cicloturistico.img 2372

Verso Consonno in bici sulla ciclabile dell'Adda

Un'alternativa al percorso proposto, per chi ha voglia di fare qualche chilometro in più, è la partenza da Milano, dove per un primo tratto si può percorrere il Naviglio Martesana fino a Cassano d'Adda, per poi immettersi nella bellissima Ciclovia dell'Adda fino a Olginate, dove ci si può unire a questo percorso e attaccare la salita.

Ti consiglio di percorrere l'itinerario verso Consonno in bici in primavera o a fine estate quando le temperature sono più miti e la fioritura della Natura è nel suo splendore! Buone pedalate!
 
 
  • Consonno, la città fantasma
  • Paesaggi dell'alta Brianza
  • Panorami sul Monte Resegone
  • Tramonto sul lago di Garlate
Ultima modifica: 22 Dicembre 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

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@Sangioss sì, in effetti è un grosso cambiamento ma ormai necessario. Ci sono tanti aspetti che ancora possono essere migliorati ma ...
grazie mille per l'aggiornamento, sapevo dei cambiamenti perché già quando la stavamo pedalando noi qualche anno fa erano in corso ...
osservazioni giustissime Gianmaria! Di sicuro filo e guaina nel freno meccanico hanno molta importanza nel garantire una buona scorrevolezza e ...
Ciao Leo, più che un restyling sembra un cambiamento profondo sotto tutti gli aspetti e, come ogni cambiamento, coglie alla ...
 
 

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