Un facile ma divertente itinerario sull'altopiano di Lavarone, tra storia e natura. Passaggio al forte Belvedere, avanposto austro-ungarico durante la prima guerra mondiale per poi inoltrarsi nel fitto dei boschi dell'altipiano. Questa breve escursione ripercorre in parte un tratto della gara di mountain-bike Nosellari bike e permette anche ai meno allenati un'immersione completa nella natura e nel divertimento del mountain biking, affrontando praticamente tutti i terreni tipici dell'off-road, dall'asfalto al single track passando per il ciottolato, la mulattiera ed altro ancora.
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Altopiano di Lavarone in MTB
Un percorso breve ma divertente ed interessante sui saliscendi dell'altipiano di Lavarone in MTB. Lasciata l'auto nel centro della frazione Cappella, sull'altipiano di Lavarone, inforchiamo le biciclette per dirigerci verso il forte Belvedere. Scaldiamo le gambe (il sole splende ma la temperatura, anche a causa di un vento intenso, è frizzante!) facendo un piccolo giro nei pressi del parco giochi. Rientrati sulla strada raggiungiamo presto il bivio poco prima del campeggio Belvedere. Qui teniamo la sinistra sempre in direzione del Forte poco distante.
Una sosta è d'obbligo e lasciate le MTB al palo, esploriamo un pò questo luogo che rievoca le gesta della Grande Guerra. Il forte è uno dei molti residuati bellici Austro-Ungarici della zona dato che il confine scorreva poco oltre. La Valdastico si staglia proprio sotto il forte e costituiva, con le sue pareti strapiombanti, un riparo naturale. Dato che la temperatura è molto rigida per il periodo (ci viene sconsigliata la visita all'interno del forte in maniche corte a causa dell'umidità e del freddo) risaliamo in sella per pedalare un pò e scaldarci.

Nosellari bike e passo della Sota
Lasciamo il forte a sud per inoltrarci nel bosco e salire fino ad incontrare due camini (il percorso qui è segnalato come Nosellari Bike), altra eredità lasciata dalla prima guerra mondiale. Il silenzio rumoroso del bosco ci affascina e mentre ci guardiamo intorno, un picchio nero scappa allarmato dal rumore delle nostre ruote sulla ghiaia. Proseguendo incrociamo la strada che conduce a passo Vezzena e la seguiamo (svolta a destra) per qualche metro lasciandola nuovamente per imboccare una forestale (sempre indicazioni della Nosellari bike) verso prà dell'Antal. Il percorso è divertente ed a tratti tecnico con single track che si alternano a comode forestali. Un capriolo ci attraversa la strada salutando il nostro passaggio per nulla intimorito. Proseguiamo fino ad incrociare una strada dove, secondo la segnaletica di gara, si dovrebbe svoltare in leggera discesa a destra. Noi invece abbandoniamo il percorso svoltando in salita a sinistra. Poche centinaia di metri ed incontriamo un rudere sulla destra, quindi proseguendo ignoriamo la prima deviazione a sinistra per imboccare la seconda strada (stanga) verso malga Tablat che raggiungiamo in pochi minuti. Una pausa per ammirare il paesaggio con il pizzo di Levico sullo sfondo, e subito imbocchiamo la strada verso destra che in leggera salita ci conduce dopo qualche decina di metri al passo della Sota dove scolliniamo.
La rapida discesa sterrata ci conduce a Magrè da dove rientriamo a Cappella su asfalto.
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