Scegliere 10 strade più belle del mondo in bici tra la moltitudine di sentieri e tracciati che disegnano gli itinerari non è stato affatto semplice. Ogni continente, con peculiarità, biodiversità e meraviglie naturalistiche e architettoniche, è formato da un dedalo di percorsi che tagliano montagne e fasce costiere, colline e vaste pianure delineando nuovi viaggi e incredibili avventure nella mente dei cicloviaggiatori. Per semplificare le cose, e cercare di ispirarti, quindi abbiamo deciso di raccontarti le 10 strade più belle che abbiamo pedalato in questi anni...
In questo articolo
- Le 10 strade più belle in bici
- Indonesia - Traversata del Bromo-Tengger-Semeru National Park
- Cambogia - Dal Mekong a Siem Reap attraverso la giungla
- Sudafrica e Lesotho - Sani Pass
- Marocco - Dalle Gole del Dades a quelle di Todra
- Francia - Costa occidentale della Corsica
- Norvegia - La Route 17
- Romania - La Transalpina
- Grecia - Traversata dello Tzoumerka National Park
- Bolivia - Ruta de la Joya
- Cile - L'Abra Taapaca
Le 10 strade più belle in bici
I ricordi di vent'anni di viaggi in bicicletta affiorano lenti riportando alla memoria quelle strade tortuose, quelle faticose, quelle polverose e quelle disperse nel nulla. Scegliere l'elenco delle 10 strade più belle del mondo in bici da proporre in questo articolo non è stato facile e per la selezione ci siamo fatti guidare dalle fotografie e dai video rispolverati nei disordinati hardisk di casa. Prima di raccontarti le strade indimenticabili dei nostri viaggi in bicicletta voglio dirti che questo elenco sarà in continuo aggiornamento, anno dopo anno, per continuare a portarti con noi on the road!
Indonesia - Traversata del Bromo-Tengger-Semeru National Park
Il parco nazionale del Bromo-Tengger-Semeru si trova nella parte orientale dell'isola di Giava, in Indonesia, in un'area ricca di vulcani ancora attivi e paesaggi lunari. Dal villaggio di Cemoro Lawang affacciato sulla caldera dell'antico vulcano Tengger, imploso su se stesso migliaia di anni fa, inizia l'itinerario per visitare il cono del Bromo a piedi e il tracciato che attraversa il mare di sabbia, da affrontare in bicicletta. Nella grande caldera, dopo l'esplosione del Tengger, sono spuntati cinque nuovi vulcani e pedalare al loro cospetto è un'esperienza incredibile. Ma facciamo un passo indietro: da Probolinggo, sul mare, inizia la lunga e dura ascesa, con pendenze a tratti davvero impegnative, verso Cemoro Lawang, 2000 m circa più in alto. La strada, stretta e a tratti malridotta, si arrampica severa verso i coni vulcanici. Una volta giunti a Cemoro Lawang, 47 km dopo, suggerisco di fermarsi per la notte (è presente anche un market) e poter così vedere lo spettacolo dell'alba sul monte Bromo.
Dal villaggio si parte poi in direzione di Ranu Pani, che sorge ai piedi di un'altra magnifica montagna del parco nazionale (istituito nel 1982), il Monte Semeru. Per raggiungere Ranu Pani sarà necessario superare la distesa di sabbia, sassi ed erba della caldera prima di risalire il grande conoide vulcanico riemergendo proprio in prossimità del paese.
Dal piccolo villaggio consiglio di affrontare il trekking di due giorni (è possibile fermarsi per la prima notte in una piccola casupola circa a metà strada dell'itinerario) fin sulla vetta del vulcano attivo, una vera meraviglia della natura.
- Partenza e arrivo
- Probolinggo - Ranu Pani (parte orientale dell'isola di Giava)
- Lunghezza
- 66 km
- Dislivello
- 2500 m circa
- Cosa non perdere
- Alba sul Monte Bromo
Ascesa al Monte Bromo
Trekking di due giorni al Monte Semeru - Quando andare
- da maggio a ottobre
- Risorse utili
- Cosa vedere in Indonesia
Isola di Giava in bicicletta
Cambogia - Dal Mekong a Siem Reap attraverso la giungla
Dal confine con il Laos e più precisamente dalla città di Stung Treng inizia questa lunga strada che accompagna i più avventurosi nel cuore della giungla cambogiana, passando da piccoli villaggi, siti khmer poco conosciuti e luoghi abitati da una grande biodiversità, soprattutto ornitologica.
Nel vivace centro ci si può imbarcare su una delle lance che permettono di attraversare il grande fiume Mekong. Sulla sponda opposta inizia la strada 64 ma tenendosi più a sud si può seguire una sterrata in terra battuta, una striscia di terra rossa che si inoltra nella giungla tra suoni sconosciuti e voli inaspettati. Lungo la strada si incontrano sparuti e remoti villaggi dove si può essere ospitati a casa dei pochi abitanti, piccoli carretti dove assaggiare il delizioso succo di canna da zucchero, il sito archeologico di Koh Kehr e poi, dopo almeno 4 giorni di viaggio, la turistica e colorata Siem Reap. Dalla città poi si può visitare la splendida Angkor Wat... naturalmente in bicicletta! La strada alterna sterrato ad asfalto e il dislivello è praticamente nullo sviluppandosi all'interno della pianeggiante giungla cambogiana.
- Partenza e arrivo
- Stung Treng - Siem Reap
- Lunghezza
- 300 km circa
- Dislivello
- irrisorio
- Cosa non perdere
- Assaggio di succo di canna da zucchero
Visita al sito khmer di Koh Kehr
Giro in bici ad Angkor Wat
Piatti tradizionali e relax a Siem Reap - Quando andare
- da novembre a marzo
- Risorse utili
- Viaggio in Cambogia: 10 destinazioni da non perdere
In bici nella giungla cambogiana: da Stung Treng tra templi e animali
Sudafrica e Lesotho - Sani Pass
La tortuosa strada del Sani Pass collega il Sudafrica alla piccola enclave del Lesotho, nella parte meridionale dell'Africa. Il versante appartenente al Lesotho è stato negli ultimi anni è stato asfaltato mentre i sinuosi tornanti che dal confine scendono nella terra di nessuno fino alla frontiera sudafricana sono ancora sterrati e a tratti malridotti, ma è proprio questo a renderli magnifici. Al valico, situato a 2876 metri, è presente un lodge dove rifocillarsi e bere una fresca birra anche perchè questo luogo è considerato il pub più alto dell'intero continente africano.
Al passo puoi decidere di dormire sotto le stelle prima di iniziare la lunga e divertente discesa tra i Monti dei Draghi verso il Sudafrica e la regione del KwaZulu-Natal. In Lesotho puoi iniziare l'ascesa di 53 km da Mokhotlong, a quota 2200 m circa.
- Partenza e arrivo
- Mokhotlong - Frontiera sudafricana
- Lunghezza
- 63 km circa
- Dislivello
- 500 m circa
- Cosa non perdere
- Notte al Sani Pass sotto le stelle
9 km di tornanti sterrati nella terra di nessuno - Quando andare
- da novembre a marzo
- Risorse utili
- Sudafrica in bicicletta: da Città del Capo a Johannesburg
Dal Sani Top all'oceano...il KwaZulu-Natal in bici
Marocco - Dalle Gole del Dades a quelle di Todra
La strada che collega le splendide gole del Dades a quelle di Todra è una pista che si insinua tra spoglie montagne marocchine, tra guadi imprevisti e gli incontri con i pastori berberi che abitano le montagne dell'Atlante. Dalle suggestive gole del Dades si pedala fino a M'semir da dove, con l'ausilio del gps, si può imboccare questa lunga pista tra le montagne dell'Alto Atlante.
La sterrata è in molti punti malridotta e stagionalmente il fondo viene danneggiato dalle piogge o dalle frequenti alluvioni. La pista è per chi ama l'avventura e la fatica e permette di raggiungere le Gole di Todra dopo oltre 160 km di viaggio. Le gole di Todra sono una location molto amata dagli appassionati di arrampicata per le alte pareti che sormontano il corso d'acqua.
- Partenza e arrivo
- Msemir - Tamtetoucht
- Lunghezza
- 163 km circa
- Dislivello
- 1600 - 1700 m circa
- Cosa non perdere
- Visita alle gole del Dades
Sosta alle gole di Todra
Incontro con i pastori berberi lungo la pista - Quando andare
- da aprile a giugno e da settembre a novembre
- Risorse utili
- Marocco in bici: 1000 km in 14 tappe
Cicloturismo in Marocco: tutto quello che devi sapere
Francia - Costa occidentale della Corsica
La Corsica è l'isola francese più grande e sorge a pochi chilometri dalla Sardegna, nel cuore del Mediterraneo. Girare la Corsica in bicicletta è un'esperienza impagabile soprattutto in bassa stagione turistica. La strada che ti proponiamo inizia da Calvì, sulla costa occidentale dell'isola, e scende verso sud oltrepassando Galeria e la sua riserva naturale, Porto, Piana con i calanchi patrimonio UNESCO e raggiungendo Cargese.
I paesaggi costieri corsi non hanno bisogno di presentazioni e durante l'autunno e la primavera, quando le temperature miti sono perfette per pedalare, regalano il meglio di sè. Il consiglio per affrontare questo itinerario interamente su asfalto è quello di viaggiare da nord a sud per avere sempre il mare a fianco ed evitare il forte maestrale che in certi periodi dell'anno sferza il litorale occidentale.
- Partenza e arrivo
- Calvì - Cargese
- Lunghezza
- 110 km circa
- Dislivello
- 2000 m circa
- Cosa non perdere
- Visita al borgo fortificato di Calvi
Esplorazione della riserva naturale di Scandola
Pedalata al tramonto tra i Calanchi di Piana - Quando andare
- da marzo a giugno e da settembre a novembre
- Risorse utili
- Corsica in bici - Viaggio in solitaria
Corsica Occidentale in bici: 454 km da Bastia a Bonifacio
Norvegia - La Route 17
La Route 17, o Kystriksveien, è una lunga strada costiera norvegese che collega Steinkjer a Bodø, l'imbarco principale per le isole Lofoten. La strada, che abbiamo voluto inserire tra le strade più belle del mondo da fare in bici, è un continuo serpeggiare lungo il Mare di Norvegia.
Permette di pedalare lungo l'arzigogolata linea costiera sfruttando anche la presenza di sei traghetti. Da sud a nord il tracciato tocca alcune bellezze naturalistiche della Norvegia come Torghatten, la montagna con il foro, l'isola di Lovund dove vivono le pulcinelle di mare, le isole dell'arcipelago di Vega, patrimonio UNESCO, lo Svartisen che è il secondo ghiacciaio norvegese e il gorgo più forte al mondo, il Saltstraumen. Per percorrere l'intera route 17 sono necessari tra i 7 e i 9 giorni.
- Partenza e arrivo
- Steinkjer - Bodø
- Lunghezza
- 630 km
- Dislivello
- 6000 m circa
- Cosa non perdere
- Trekking a Lovund per vedere le pulcinelle di mare
Trekking al ghiacciaio Svartisen
il Saltstraumen
Visita alla montagna con il foro - Quando andare
- da maggio a settembre
- Risorse utili
- Itinerario della Route 17
Cosa vedere in Norvegia
Norvegia in bici: da Oslo a Bodø in bici
Romania - La Transalpina
La Romania è una grande sorpresa per qualsiasi cicloviaggiatore: grande ospitalità, montagne meravigliose, città fortificate e borghi medievali accolgono i visitatori insieme a una miriade di strade secondarie e sterrati. La via transitabile più alta della nazione taglia i Carpazi meridionali da nord a sud raggiungendo i 2145 m del passo Urdele e collegando Novaci e Sebeș.
La Transalpina è una sicuramete una delle più belle strade del mondo da fare in bici. Attraversa paesaggi incontaminati, in quota. A un certo punto, a 1900 m circa, chi ama lo sterrato può deviare dalla Transalpina sulla sterrata della Strategica, una strada militare creata dalle milizie tedesche. La Transalpina è invece stata voluta da Re Karol II e ricalca un'antica strada romana preesistente. Il viaggio in bici può proseguire verso la Transfagarasan, la seconda strada più alta della nazione conosciuta come la Follia di Ceaușescu, il dittatore comunista rumeno.
- Partenza e arrivo
- Sebeș - Novaci
- Lunghezza
- 148 km
- Dislivello
- 2200 m circa
- Cosa non perdere
- Una deviazione sullo sterrato della Strategica
I paesaggi del gruppo montuoso di Parang, nei Carpazi meridionali - Quando andare
- da maggio a ottobre
- Risorse utili
- Cicloturismo in Romania: tutto quello che devi sapere
Transilvania in bici: 900 km sui Carpazi tra orsi e vampiri
Grecia - Traversata dello Tzoumerka National Park
Per chi non conosce la Grecia, la parte continentale può riservare delle piacevoli sorprese. Da Ioànnina, città della regione dell'Epiro, inizia una spettacolare traversata del parco nazionale di Tzoumerka che conduce i cicloviaggiatori nel cuore di questa area naturalistica poco abitata e ricca di tortuose vie di comunicazione in quota.
Dalla grande città si inizia a salire sulla strada che abbiamo soprannominato lo Stelvio di Grecia per avvicinarsi sempre di più alla pancia del parco nazionale. Lungo il tragitto da non perdere assolutamente il monastero di Kipina, incastonato nella roccia dal 1212 e visitabile, il villaggio di case di pietra di Kalarites, paese natio di Sotorio Bulgari, fondatore dell'omonima azienda e il silenzio dei boschi interrotto solamente dai rumori della fauna e dell'acqua. Dopo varie peripezie e diversi saliscendi si approda a Kalambaka, ai piedi dei pinnacoli rocciosi delle Meteore, patrimonio UNESCO dal 1988.
- Partenza e arrivo
- Ioànnina - Kalambaka
- Lunghezza
- 139 km
- Dislivello
- 2270 m circa
- Cosa non perdere
- Visita al monastero di Kipina
Passeggiata tra le case in pietra e i paesaggi di Kalarites
Notte in quota in tenda
Il giro delle Meteore in bici - Quando andare
- da aprile a giugno e da settembre a novembre
- Risorse utili
- Cicloturismo in Grecia: tutto quello che devi sapere
La traversata della Grecia continentale
Bolivia - Ruta de la Joya
La strada delle lagune, o ruta de la Joya, è il percorso più incredibile che abbia mai pedalato... e spinto! Le difficoltà sono elevate: il fondo è spesso sconnesso o sabbioso, le salite son tante, si pedala sempre tra i 3500 e i 4600 m circa con l'aria rarefatta, ci sono pochi punti di ristoro e la natura è davvero selvaggia... forse è per questo che difficilmente si resta indifferenti a questa strada.
Da San Cristobal, o Vila Alota, si inizia subito a salire con difficoltà raggiungendo le prime lagune salate abitate da quattro specie delle sei esistenti di fenicotteri rosa. La laguna più celebre è la Colorada, ma tante altre attrattive si incontrano lungo la pista: dal geyser Sol de Manana al deserto di Dalì, dall'Arbol de Piedra alla Riserva nacional de fauna andina Edoardo Avaroa. Al confine tra Bolivia e Cile lo sterrato finisce e al cicloviaggiatore si presenta una lunga discesa asfaltata fino a San Pedro de Atacama, alle porte dell'omonimo deserto.
- Partenza e arrivo
- San Cristobal - San Pedro de Atacama
- Lunghezza
- 377 km
- Dislivello
- 4000-4500 m
- Cosa non perdere
- Incontri con i viscachas
Passeggiata lungo le lagune fotografando i fenicotteri
Rilassarsi nelle terme naturali
Fotografarsi con l'Arbol de piedra
Attraversare il deserto di Dalì
Dormire in quota sotto un manto stellato indimenticabile - Quando andare
- da giugno a novembre (dipende dall'anno!)
- Risorse utili
- Strada delle lagune in Bolivia
Cosa vedere in Bolivia
Cile - L'Abra Taapaca
Dal remoto confine tra Bolivia e Cile di Visviri ha inizio questa grande avventura lungo una strada desolata tra alti vulcani ancora attivi. Questo angolo di Cile del nord racchiuso tra il territorio peruviano e quello boliviano è un idillio di maestosi coni fumanti, salite mozzafiato, piccolissimi villaggi di frontiera e il parco nazionale di Lauca.
La pista dapprima costeggia il confine peruviano, poi devia verso sud e la temibile salita all'Abra Tapaaca, a quota 4802 m (anche se il cartello in cima indica 5200 m). Dal valico, prima del quale si scorgono facilmente vigogna e guanachi selvatici, si scende fin sull'asfalto in direzione della laguna Chungarà, nel parco nazionale di Lauca. Il riflesso del vulcano Parinacota nelle acque del lago abitato da fenicotteri è surreale e in lontananza spunta severa la sagoma del Sajama, la montagna più alta di Bolivia. Al confine di Tambo Quemado si rientra in Bolivia, nel parco nazionale del Sajama.
- Partenza e arrivo
- Visviri - Tambo Quemado
- Lunghezza
- 170 km
- Dislivello
- 1800 m circa
- Cosa non perdere
- Gli scorci sul vulcano Tacora
La Quebrada Allane, u suoi colori e il guado
La terribile e meravigliosa salita all'Abra Tapaaca
Il parco nazionale di Lauca con il Parinacota e la laguna Chungarà - Quando andare
- da giugno a novembre (dipende dall'anno!)
- Risorse utili
- Cosa vedere in Cile
Quali sono le strade più belle del mondo che hai percorso in bici? E quale strada sogni di pedalare un giorno?
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