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Giro della Val Seriana e della Val Brembana in bicicletta
Piccola, ma estremamente interessante da un punto di vista cicloturistico, la provincia di Bergamo vanta lunghe vallate, picchi che superano i 3000 m (la più alta è il Pizzo Coca, 3050 m), laghi alpini e non, distese pianeggianti attraversate da fiumi del calibro di Adda, Brembo, Serio e Oglio… e qualche borgo annoverato tra i più belli d’Italia. In bicicletta si può esplorare l’area in molti modi: noi l'abbiamo fatto percorrendo le due più importanti ciclovie del territorio, quella della Valle Seriana e quella della Val Brembana.
I due assi ciclabili che percorrono Val Seriana e Val Brembana si possono collegare tra loro attraverso differenti percorsi su strade secondarie. Una prima alternativa è quella di scalare il Colle di Zambla affrontato da noi durante la tre giorni tra il Lago di Iseo e la città di Bergamo in bicicletta. Un’altra possibilità, quella che ti proponiamo in questo itinerario, è quella di pedalare lungo la ciclovia della Val Seriana fino ad Albino, salire a Selvino, suggestivo altopiano spartiacque tra le due vallate, e poi scendere in Val Brembana dall'altro versante.
Completeremo poi il viaggio tra le valli bergamasche con un secondo articolo dove ti racconteremo la seconda parte del tour attraverso le Terre del Vescovado, la Val Cavallina, il lago d'Iseo e la Val Borlezza.
Lungo la ciclovia della Val Seriana
Il punto di partenza di questo percorso ciclabile è la cittadina di Clusone, un luogo ameno immerso tra le vette delle Orobie. Clusone si trova su un altopiano a quota 650 m e, prima di iniziare il viaggio in bici vero e proprio lungo la ciclovia della Val Seriana, consiglio una visita alla piazza dell’Orologio e una passeggiata fino al balcone panoramico della Basilica di Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista e dell’Oratorio dei Disciplini con l’affresco della Danza Macabra.
Saliti in bicicletta, ci si lascia lentamente il paese alle spalle scendendo verso Ponte Nossa lungo il suggestivo tratto di ciclovia ricavato dalla vecchia ferrovia Bergamo–Clusone, ormai dismessa da decenni dopo Albino. Piacevole è scorgere ancora qualche indizio sul passato del percorso come la breve galleria o l’edificio della vecchia stazione di Ponte Selva. Una breve deviazione dalla ciclabile conduce nel cuore di Ponte Nossa dove è stato allestito il Museo dei Magli. In paese si trova anche il Santuario Madonna delle Lacrime, monumento nazionale: la particolarità di questo luogo è la presenza al suo interno di un leggendario coccodrillo imbalsamato che si dice infestasse le acque del fiume.
La ciclovia della Val Seriana segue il corso del Serio su facile sterrato e su asfalto superando tante altre località della vallata fino ad Alzano. Lungo il percorso si trovano alcuni ristori, qualche area sosta e delle piscine naturali sul fiume dove refrigerarsi durante le giornate più calde. Ad Albino, sede dell'azienda di bici Scott Italia, il nostro itinerario ciclabile lascia il corso d'acqua per alzarsi di quota tra le strade del paese fino alla stazione della funivia per l’Altopiano di Selvino.La funivia Albino - Selvino venne aperta nel 1958 per sopperire alla mancanza di efficaci e comodi collegamenti tra l'altopiano e la vallata sottostante. Negli ultimi anni la funivia è stata ristrutturata ed ora può trasportare anche le biciclette: in questo modo si possono risparmiare diversi chilometri di viaggio e qualche centinaio di metri di dislivello con facilità.
L’altopiano, caratterizzato dalla presenza di quattro monti, è una buona palestra per gli appassionati di MTB e enduro e storicamente vanta il passaggio della Via Mercatorum che nell'antichità collegava Bergamo alla Val Brembana passando per la Val Seriana. Selvino è anche raggiungibile direttamente in bicicletta salendo da Nembro lungo una tortuosa strada, sicuramente da annoverare tra le più pedalate della bergamasca. La particolarità di questa via di collegamento è la presenza di numerosi tornanti ognuno dei quali dedicato ad un grande ciclista della provincia.
Dove mangiare e dove dormire
Se vuoi raggiungere Clusone la sera prima della partenza puoi fermarti a dormire in una delle strutture presenti in paese come l'Hotel Ambra dove potrai anche gustare una cena tipica. Prima di mangiare però ti suggerisco un aperitivo presso l'accogliente Enoteca della Torre. A Selvino, se cerchi qualcosa di familiare, puoi pernottare presso il B&B Ghiro che ha solo due camere. Se preferisci un luogo più grande dove poter anche cenare con prodotti del territorio e dove poterti rilassare al centro benessere puoi scegliere l'Hotel T'Ami di Diego. Se hai un po' di tempo a disposizione dedica un'oretta anche al Parco Avventura di Selvino, in cima al Monte Purito, magari prima di mangiare un piatto tipico al ristorante Il giardino del paese. Puoi trovare altre informazioni riguardo gli alloggi sul portale turistico della Valle Seriana.
Da Selvino alla Val Brembana in bici
Da Selvino l’itinerario ciclabile prosegue verso la verdeggiante Val Brembana. Esistono diversi modi per scendere nella vallata ma la scelta dipenderà dalle intenzioni di ciascun cicloviaggiatore: la prima possibilità è quella di seguire il torrente Ambriola lungo la Sp28 e , in prossimità di Follo, proseguire a sinistra raggiungendo Bracca e il suggestivo canyon verso Ambria e il fiume Brembo; la seconda è quella di raggiungere Follo e svoltare a destra in direzione di Serina. La strada sale seguendo il torrente Serina a ritroso fino a giungere nell’omonimo paese. Da Serina si guadagna ancora quota fino ai 930 m del bivio per Dossena.
Dall’alto il panorama sulle vette orobiche e le località montane lascia senza fiato. Superato un piccolo valico inizia la discesa verso Dossena, San Gallo e San Giovanni Bianco, in Val Brembana. Dal paese, affacciato sulle acque cristalline del Brembo, le opzioni sono due: dedicare una giornata alla scoperta della parte alta della pista ciclabile della Val Brembana, ricavata anch’essa dalla vecchia ferrovia dismessa nel 1966, oppure scendere verso Bergamo attraversando in bici San Pellegrino e Zogno. Il mio suggerimento è quello di visitare anche la parte più alta della vallata in modo da dedicarsi prima alla lenta scoperta di Cornello dei Tasso, uno dei borghi più belli della nostra penisola e poi a una sosta gastronomica e rilassante presso l’Agriturismo Ferdy.
La ciclovia della Val Brembana tra San Giovanni Bianco e Piazza Brembana è forse la parte più caratteristica del tracciato vista la presenza di lunghe gallerie illuminate che furono un tempo utilizzate dai convogli ferroviari. Appena oltre San Giovanni si incontra Camerata Cornello dal quale, lasciando provvisoriamente il percorso ciclabile, si può salire a Cornello dei Tasso.
Cornello dei Tasso è un luogo sospeso nel tempo. Le sue vie, i suoi porticati e le case fiorite hanno mantenuto l’aspetto di secoli fa e il silenzio che avvolge l'abitato è surreale. Ogni angolo cattura l’attenzione, ogni particolare suggerisce una fotografia, ogni angolo merita una sosta. A Cornello si può visitare anche il Museo della Posta dove è conservato il primo francobollo emesso... in questo piccolo borgo infatti, grazie alla famiglia Tasso, nacque il servizio postale.
Il viaggio verso la parte alta della valle riprende su comoda ciclabile, tra Natura e l’aria frizzantina di montagna. A Lenna si incontra l’agriturismo Ferdy dove si può sostare per assaggiare i prodotti tipici della famiglia, tra i quali dell’ottimo formaggio prodotto con il latte della capra orobica, o per riposarsi nel piccolo e caratteristico centro benessere. La ciclovia prosegue ancora in direzione di Piazza Brembana costeggiando prima il prato di un’antica casetta costruita sotto un gigantesco masso erratico e attraversando poi il fiume Brembo su un pittoresco ponte.
A Piazza Brembana termina l'itinerario ciclabile lungo la vecchia ferrovia ma chi volesse, potrebbe proseguire il viaggio verso la Valtellina scalando il Passo San Marco... ma questa è un'altra storia.
Per rientrare a San Giovanni Bianco si pedala sul tracciato a ritroso, percorrendo nuovamente i chilometri già fatti. A San Giovanni si attraversa il paese prima di rientrare sull’itinerario e raggiungere, in pochi minuti, San Pellegrino Terme. La ciclovia taglia la località sulla sponda orografica destra ma per raggiungere il vero centro è necessario attraversare uno dei ponti sul Brembo. In centro, davanti all'imponente sagoma del Casinò puoi mangiare un boccone al Ristorante Bigio (io ho provato il risotto zafferano e liquirizia...).
Riepilogando... cosa fare e cosa vedere in Val Brembana
La Val Brembana, immersa tra le Orobie, è una vallata ricca di luoghi da scoprire. Partendo da Piazza Brembana il ponte a dorso di mulo sul fiume Brembo attirerà da subito la tua attenzione. Costruito sull'acqua cristallina necessità un breve ma intenso impegno per essere superato in sella. Procedendo sull'itinerario, dopo poche decine di metri, appare un grosso masso erratico sotto il quale è stata costruita una casa nei decenni passati. Sembra incredibile che i nonni (o forse i bisnonni) dell'anziano sig. Carlo (con cui ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere) abbiano deciso di realizzare proprio in questo posto la loro abitazione. Il fiume Brembo è un compagno fidato durante la nostra pedalata e anche quando si raggiunge l'agriturismo Ferdy resta ben visibile. Presso questo grande complesso formato da maneggio, centro benessere e agriturismo vero e proprio si potranno assaggiare alcuni prodotti a km 0 che profumano di pascoli d'alta quota e duro lavoro. Proseguendo verso sud, come già anticipato, Cornello dei Tasso è assolutamente una tappa da non mancare. Dedicata almeno un paio di ore alla scoperta del borgo, del suo museo, delle antiche case e porticati. Il Brembo prosegue imperterrito la sua corsa verso la pianura e con lui si attraversa San Pellegrino Terme con gli inconfondibili edifici del Grand Hotel (ora in fase di restaurazione) e del Casinò. A San Pellegrino i ragazzi del birrificio Via Priula producono una gran varietà di birre artigianali e la sfida è riuscire a degustarle pronunciandone i nomi in dialetto nel modo corretto. Se una volta giunto fin qui non sei ancora stanco puoi salire fino a la "Vetta", località dove si trovano le Grotte del sogno. Per visitarle però contatta prima l'associazione Oter. Infine, lentamente, goditi le gallerie e l'atmosfera che si respira lungo quello che un tempo era una ferrovia attiva.
Pedalando verso Bergamo e oltre
Da Zogno in avanti, almeno finché il progetto di proseguire con la ciclabile fino ad Almé non sarà realizzato, seguiremo strade secondarie e un divertente tracciato nel Parco dei Colli bergamaschi per approdare a Bergamo, la città dei Mille. Non serve dire che Bergamo è una città bellissima da scoprire in almeno una giornata, prima di riprendere la strada verso Clusone.
Per tornare in bicicletta verso l'alta Val Seriana consiglio di allungare la percorrenza pedalando tra i vigneti delle Terre del Vescovado, rilassandosi in Val Cavallina e sulle sponde del Lago di Endine, affrontando la facile sterrata nella Valle del Freddo per poi iniziare la lenta ma facile salita a Clusone lungo la Val Borlezza, valletta che prende il nome dal torrente che l’attraversa. Per completare il circuito da Bergamo a Clusone metti in conto un’altra giornata di piacevole scoperta del territorio bergamasco a pedali: prenditi del tempo per sostare, assaggiare, fotografare, contemplare e termina questo itinerario ciclabile con la voglia di ricominciare a pedalare il prima possibile!
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico