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5 Terre in bici: 6 itinerari intorno alla litoranea

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Sono più di 40 anni che frequento Deiva Marina, un bel po’ meno in bicicletta. Ma comunque, in quel “po’ meno” ho più volte fatto la litoranea delle 5 Terre in bici che ritengo una strada da fare almeno una volta nella vita di ogni ciclista.

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Ma cosa poter aggiungere all’esaustivo articolo di Leo del 2020

La risposta immediata è stata: niente! That’s all, o C’est tout, se vuoi. Recentemente però mi sono trovato a dare informazioni a un ciclista che doveva fare Aosta – Sarzana e quindi ho pensato di integrare il resoconto di Leo con alcune varianti da attaccare al classico percorso da Levanto a La Spezia. Il prima e dopo, appunto, conditi con due varianti ad anello.V1  Portovenere

Partiremo da Sestri Levante, città dei due golfi che merita senza dubbio una visita e che si può raggiungere o percorrendo l’Aurelia da Genova lungo la costa (una discesa a Santa Margherita per arrivare a Portofino lungo una litoranea da sogno non me la farei scappare) o via Passo della Scoffera e Val Fontanabuona fino a Lavagna, soprattutto per chi arriva da nord.

Tutti gli itinerari tra Sestri, La Spezia e le 5 Terre in bici

Una precisazione importante!!!

In Liguria, terra di mare, monti… e curve, il traffico pesante e quello veloce, passa tutto per l’ormai tristemente famosa Autostrada. Non farti quindi prendere dall’ansia quando leggerai Strada Statale: sono tutte percorribili senza troppi rischi, nemmeno lontanamente paragonabili alle “autostrade senza pedaggio” del nord Italia. Inoltre la ferrovia costeggia tutta la riviera e può essere un valido aiuto per un eventuale ritorno, soprattutto se si scende a visitare i paesi delle 5 terre. Se la litoranea ti sembra già abbastanza impegnativa, falla fino a Riomaggiore e poi torna in treno a visitare i paesi in un bel tour cinque terre. Non si sa come, ma in Liguria le bici sui treni viaggiano gratis (per ora).Arrivo a Portofino

Before #1: Sestri Levante - P. Bracco - Fontana Ciclista - Costa di Framura - Levanto

Passata Sestri Levante si inizia a salire percorrendo l’Aurelia, prima lato mare (sole e panorama) poi lato monte, più fresco e ombreggiato. Un bel balcone per fotografare Moneglia dall’alto e si arriva prima al paese di Bracco e poi al passo vero e proprio a 615 m. Meno di 20 km. Tutti pedalabili.

Bonassola e le 5 terre in bici

Seguendo l’Aurelia si scenderebbe a Mattarana (cfr. variante #2), ma noi sceglieremo il TOP del percorso panoramico. Al bivio Baracca, pochi chilometri sotto il passo, deviamo a destra verso Deiva- Framura - Levanto, un pezzo di strada pianeggiante che costeggia le colline sopra il mare, bellissima. Dopo poco un altro bivio ci pone la scelta se scendere a Framura/Deiva o proseguire verso Levanto.B1   Costa di Framura Belvedere

Optiamo per entrambe le soluzioni. Come?? Giriamo a sinistra verso Levanto rimanendo sempre in costa. Uno sguardo alle ninfee e alle tartarughe che popolano uno stagno poco visibile a monte della strada, un obbligatorio rifornimento alla fontana del ciclista e iniziamo a scendere verso un ultimo bivio sopra la splendida Bonassola. Potremmo arrivare diretti a Levanto, ma perché rinunciare alla vista dalla piazzetta di Costa di Framura? Allunghiamo con un minimo dislivello e, arrivati lì, decidiamo di scendere fino al microscopico porticciolo di Framura e prendere la ciclabile ex-ferrovia fino a Levanto: tanta galleria, ma molto fascinosa.Panorama da Riomaggiore   Il Sole a 360 gradi

Consigliatissima la piccola deviazione che da Bonassola porta alla chiesetta di Madonnina della Punta.

Before #2: Sestri Levante - Velva - Carro - Mattarana - Pignone - P. Termine

Rispetto alla precedente, una soluzione “interna”. Passiamo Casarza e Castiglione e, prima della galleria (vietata) per la val di Vara, saliamo a Velva continuando fino a valico Mola.B2   Pignone

La discesa oltre Carro e un altro po’ di salita ci riportano a Mattarana, di nuovo sull’Aurelia, pochi chilometri sotto il bivio Baracca della variante #1. Raggiunta Carrodano non prendiamo la strada diretta per Levanto, ma allunghiamo verso Borghetto Vara, vicino al casello autostradale di Brugnato (punto di partenza per un eventuale giro ad anello).

Qualche chilometro dopo prendiamo la deviazione per Pignone che passa da Memola, una bella strada ombreggiata con traffico veicolare quasi assente. La piazzetta di Pignone, con annessa fontana, vale una pausa. Da Pignone la salita che porta a Passo Termine è abbastanza ombreggiata e costante.

Lasciata la macchina a Borghetto e fatta colazione con la focaccia a triangolo del BarUffa, scendiamo verso sud fino al bivio per Pignone/Memola di cui sopra. Saliamo al Termine, facciamo tutta la litoranea come descritto da Leo, ma alla fine della galleria che dopo Riomaggiore ci porta a Spezia abbiamo due alternative....

V   Bonassola   Madonnina della Punta

Anello 1: Borghetto Vara - 5 Terre

Percorriamo il lungo discesone con vista panoramica sul golfo di Spezia, arriviamo in fondo e giriamo secco a destra per arrivare a Portovenere (altra perla!!).

V1   Portovenere

Da lì torniamo indietro, attraversiamo la città, saliamo a Foce e dopo poca discesa prendiamo a destra per la Val Graveglia che ci riporta a Padivarma e Borghetto con strade meno battute.

Anello 2: Borghetto Vara - 5 Terre via Biassa e Colle del Telegrafo

Se proprio la salita non ci basta, subito dopo la galleria giriamo a sinistra verso Biassa, saliamo al colle del Telegrafo (da sotto si vedono le antenne) scendendo a Foce lungo Via dei Parodi (fondo stradale un po’ sconnesso).V2   Golfo di Spezia e Apuane dal Telegrafo

Torniamo a Brugnato sempre via Val Graveglia.

Prima di passare alla parte “After” qualche altra info importante:

  • Fermarsi a mangiare al Bar Il Sole a 180 Gradi subito dopo il bivio di Riomaggiore è quasi obbligatorio. Il panorama su tutte le 5 Terre non ha confronti.
  • La Cueva Blanca sul porticciolo di Framura (aperitivi) e lo Smash Bar sulla ciclabile in fondo a Bonassola possono essere valide alternative, così come il Bar PZ a Drignana, primo paese dopo Passo Termine.

After #1: La Spezia – Montemarcello - Lerici

Il Promontorio del Caprione  (o di Lerici o di Montemarcello) è il più orientale dei promontori liguri; da un lato è affacciato sul Golfo di La Spezia, mentre dall'altro sovrasta la pianura del Fiume Magra e la piccola insenatura di Bocca di Magra. Il toponimo dovrebbe derivare dall'unione di cao, cioè "capo", e pria, che significa "pietra".A2   Tra Calice e Rocchetta

Pedaliamo sopra Lerici, San Terenzo e Tellaro, tre perle che vale la pena di visitare. La prima parte ci offre un bel panorama sul Golfo fino a Portovenere e le sue isole, la seconda ci fa pedalare in mezzo ad uliveti e sughereti in quasi assenza di traffico. Arrivati a Montemarcello è obbligatoria una sosta al Bar il Giardino per un paio di focaccine ripiene e bevande varie.

Si scende verso la foce del fiume Magra che scende dalla Cisa raccogliendo le acque del Vara. Dopo Romito Magra torniamo verso Lerici che vale una visita e quindi a Spezia.

After #2: La Spezia – Calice al Cornoviglio

Un giro ad anello nell’entroterra di Spezia che in parte interseca l’anello di Borghetto e risale la bassa Val di Vara.

Da Spezia si sale verso nord-est a Madonna di Buonviaggio e si scende verso il fiume vara rimanendo sulla parte sinistra della valle e raggiungendo Follo e Piana Battolla. Passiamo ora sulla riva destra e dopo pochi km. troviamo il bivio per Calice al Cornoviglio.

Si sale tra piccoli borghi di case fino a circa 700 metri scendendo poi a Veppo e quindi a Rocchetta di Vara. La vallata si apre e, passato Brugnato, ci ritroviamo di nuovo a Borghetto Vara.V   Manarola

La zona è un crocevia di ciclisti. Pedali che scendono verso il mare e pedali che salgono per tutta la valle fino alla bella Varese Ligure. Da Varese i più salgono verso i 1.055 metri del Passo Centocroci per poi fare un anello attraverso la discesa a Tarsogno e la risalita al Passo del Bocco. Un vero classico.

Da Borghetto, stavolta, giriamo a sinistra incontrando presto il bivio per Faggiona, Casale e di nuovo la piazzetta di Pignone. Da Pignone scolliniamo verso Riccò del Golfo e torniamo a Spezia via Foce (occhio a non imboccare le gallerie!!! tenere la sinistra)

 
 
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Paolo Serra

Ciclista "tardivo", dopo i 46 anni, e sovrappeso. Cicloturista da quando sono riuscito a convincere mia moglie a seguirmi. Primi anni con giri a margherita e poi itineranti. Un'esperienza di coppia entusiasmante che consiglio a tutti.