Le vie Verdi in Spagna sono un'idea fantastica e nel nostro viaggio in Spagna in bici abbiamo cercato di unirne quante più possiibili. Questi itinerari ciclopedoali sono l’equivalente spagnolo delle nostre ‘vecchie ferrovie’ e attirano centinaia di persone, turisti e locali, che pedalano, corrono o passeggiano nel verde in tutta sicurezza. Di seguito ti descrivo la via Verde del Aceite, che si snoda negli oliveti tra Jaen e Puente Genil.
Dati tecnici
Via Verde del Aceite
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Jàen/Puente Genil |
Tempo |
2 giorni
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Dislivello |
470 m circa
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Lunghezza |
122 km |
Tipologia di strada |
Asfalto 10%
Sterrato 90%
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Bici consigliata |
Bici da viaggio
Gravel
Mountain Bike
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Files GPS
Via Verde del Aceite
Le vie verdi in Spagna costituiscono una rete di oltre 2600 km di percorsi ciclabili e, come detto, nel nostro viaggio in Spagna in bici abbiamo avuto la fortuna di percorrerne alcune tra Andalusia e Castilla La Mancha.
Oltre alla via Verde del Aceite, ci siamo cimentati sulla via Verde de la Sierra de Alcaraz e sulla via Verde de la Campiña.
Storia della ferrovia da Jàen a Puente Genil
Il tracciato ferroviario che univa Jaen a Puente Genil in realtà faceva parte di una rete ben più fitta di strade ferrate che si diramavano in tutta l'Andalusia. Già discusso a metà '800, il percorso venne ultimato alla fine del XIX secolo ed univa Linares a Puente Genil giungendo anche a Cordoba. Subito questa linea ferroviaria venne sfruttata in gran parte per il
trasporto di olio in cisterne e in breve i convogli vennero soprannominati "Treno dell'Olio", nome ereditato anche dall'attuale via Verde. La ferrovia sopravvisse durante la guerra civile spagnola servendo da alternativa alla linea Espeluy-Siviglia che veniva spesso bombardata ma più tardi la lentezza dei trasporti (30km/h) e l'anzianità dei materiali costrinsero RENFE a chiudere il servizio nel 1985.
Dieci anni dopo si iniziò a pensare ad un recupero del vecchio sedime ad uso turistico-ricreativo e
così nacque la via Verde dell'Olio, nel 2002 per il tratto di competenza della provincia di Jàen e nel 2011 per il tratto di competenza della provincia di Cordoba.
Il percorso della via Verde del Aceite
La lunghezza totale della vecchia ferrovia riconvertita, ad oggi, è di
120km e personalmente vi abbiamo dedicato tre giorni (in realtà due mezze giornate ed una intera) fermandoci prima ad Alcaudete e poi a Cabra. L'itinerario è costituito, a grandi linee, da due salite e due discese, divise equamente nelle due province attraversate (Jaen e Cordoba), ma come tutti i percorsi su ex-ferrovia, ha pendenze e dislivelli adatti a tutti, dalle famiglie ai meno allenati.
Lungo il percorso, quasi interamente sterrato, sono presenti 13 viadotti in ferro del XIX secolo e si attraversano alcune località di interesse turistico anche se il paesaggio, come è intuibile dal nome, è prevalentemente dominato dalla coltivazione di ulivi.
Da Jaen a Alcaudete
Si lascia Jàen pedalando parallelamente alla ferrovia ed imboccando la ciclabile nei pressi dell'impianto sportivo Las Fuentezuelas. Esattamente al termine degli impianti inizia il vero e proprio tracciato della
via verde del Aceite. All'ingresso sono presenti un pannello esplicativo ed una fontana, così come un vecchio vagone sulle rotaie ancora presenti.
Il chilometro 0 della via già regala suggestivi panorami sulle colline ricoperte di uliveti. La vecchia ferrovia inizia in leggera salita e i primi chilometri condurranno dai 500 m circa della città di Jàen ai 650 m circa del bel borgo di Martos, venti chilometri più avanti. Appena fuori da Jàen è possibile anche seguire la "Ruta Arqueològica de los Torreones" che si dilunga, per l'appunto, attraverso la periferia di Jàen e passa da alcuni siti storici della zona tra cui la Torre Olvidada.
Si prosegue sulla via Verde del Aceite e oltre ai centri periferici e poco interessanti di Torre del Campo e Torredonjimeno, si passeranno già alcuni manufatti e in particolare delle gallerie ed alcuni suggestivi viadotti. Mentre le gallerie sono illuminate con un impianto a fotocellula, il fondo sui viadotti è stato volutamente lasciato con i listoni in legno originari e questo aggiunge suggestione al passaggio. L'utile mappa che puoi scaricare
a questo link, evidenzia chiaramente i molti punti d'interesse lungo l'asse ferroviario.
Mentre ci avviciniamo a
Martos, l'odore dell'olio appena franto ci raggiunge da distante (la raccolta qui si fa tra fine novembre e dicembre). Ci fermiamo ad ammirare l'imponente chiesa di
Santa Maria de la Villa e le rovine del
castillo de la Peña (XIV sec.) che domina la cittadina.
Il primo culmine della vecchia ferrovia è raggiunto e ora si inizierà a scendere, dolcemente così come si è saliti finora. I chilometri scorrono veloci e il punto d'interesse successivo è il
ponte romano che si può osservare, in questo caso da lontano, nella vallata del Rio Salado, sottostante l'ennesimo viadotto.
Il bivio (ciclabile) per Alcaudete non è distante e proprio qui decidiamo di fermarci nei pressi di una struttura a pochi metri dalla via Verde. Anche la cittadina di Alcaudete meriterebbe una deviazione, ma la salita e la voglia di proseguire lungo la ex-ferrovia ci fanno tralasciare questo bel borgo dove spicca un maestoso castello... lo vedremo solo in lontananza.
Da Alcaudete a Puente Genil
La zona di Alcaudete è anche il punto più basso di questo tratto di itinerario e quindi il percorso riprende a salire, sempre e comunque con pendenze da ferrovia. Poco più avanti si giunge nei pressi di un belvedere sulla laguna del Salobral, in grossa crisi idrica nel periodo in cui siamo passati noi. Si è già entrati nella provincia di Cordoba ed in particolare nel comune di Luque. Il nome della via Verde cambia insieme alla provincia e quindi la segnaletica qui la indicherà
via Verde de la Subbética... la sostanza è la stessa!
Il percorso è piacevole e giunti a Luque non si potrà far altro che fermarsi nella vecchia stazione dove ora è presente una caffetteria ed un negozio di gastronomia locale (l'olio e i prodotti a base di olive dominano, logicamente, la scena). Poco oltre la stazione è possibile imboccare un bivio sulla destra e proseguire verso la bella località di Baena che dista circa 8 km, sempre su vecchia ferrovia. L'itinerario principale invece prosegue in leggera ascesa fino a giungere ai piedi del paesino forse più suggestivo di tutta la tratta: Zuheros.
Le case intonacate di bianco nello stile tipico andaluso si nascondono ai piedi delle rovine del castello che, con le sue merlature medievali, giace abbarbicato a strapiombo sulla via Verde da oltre mille anni.
Oltrepassata
Zuheros facendo slalom nel traffico di un gregge di capre, giungiamo al secondo ed ultimo scollinamento della via Verde, non lontano dalla cittadina di Doña Mencia. I chilometri percorsi sulla via Verde ormai sono quasi ottanta e la prossima cittadina che si incontrerà lungo l'itinerario della via Verde del Aceite è Cabra, vivace centro in cui sosteremo per la nostra seconda notte. Per raggiungere il centro cittadino si dovrà abbandonare la via Verde nei pressi della vecchia stazione (anche questa riqualificata a bar e museo) e scendere repentinamente nella vallata abitata.
Proseguendo lungo la via Verde, il percorso riserva un susseguirsi di trincee nella roccia e viadotti prima di giungere in un'area decisamente più aperta, non lontano da Lucena (circa al km 100). Dopo aver oltrepassato la località più grande del tratto cordobese passando per un'area industriale, superiamo l'autostrada grazie a un cavalcavia ciclabile.
Gli ultimi chilometri della via Verde del Aceite sono più noiosi e si addentrano già nella campagna a sud di Cordoba giungendo a
Campo Real, a qualche chilometro di distanza da Puente Genil. Qui la via Verde vera e propria si conclude e per raggiungere il centro cittadino si dovrà percorrere un tratto di strada (circa 5-6km) mai troppo trafficata.
Per maggiori informazioni sulla via Verde Sidel Aceite puoi consultare il sito relativo a tutte le vias Verdes spagnole
www.viasverdes.com
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!