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Scozia in MTB 2012: sette estremi per sognare
Scritto da Raffganz
Gentili lettori di Lifeintravel,
a luglio porterò le mie ruote grasse sulla terra di Scozia. Per chi non mi conosce sono un appassionato di Mountain Bike… passione che condivido con Leo e Vero. Con i pedali ho attraversato diverse terre: Australia, Marocco, Perù, l’isola di Tenerife e svariati paesi europei. Quest’anno andrò alla scoperta della Scozia: ho creato sulla carta un percorso di 7 punti “estremi” per le loro peculiarità geografiche o storiche.
Conosciamo la Scozia per il suo popolo fiero e dal forte senso di appartenenza alla propria terra. Per questo la mia prima tappa sarà il muro di Adriano: che con i suoi 120 km di lunghezza è la più famosa ed imponente fortificazione romana ancora esistente. Ancora oggi questa costruzione simboleggia la divisione tra gli indomiti scozzesi e gli invadenti inglesi.
La seconda tappa sarà Loch Lomond: il più grande Lago della Gran Bretagna: la sua superficie è puntellata di isole disabitate. Il viaggio prosegue verso la vetta più alta del Regno Unito: il Ben Nevis. I suoi 1344 metri di vetta non sono raggiungibili in sella, tuttavia intorno al Ben si sviluppa una imponente rete sentieristica ideale per la MTB: per qualche giorno sgancerò la zavorra a favore del puro cross country.
Dopo le montagne l’orizzonte si sposterà verso le isole. Dapprima l’ isola di Skye, raggiungibile via terra, per salpare da qui verso l’isola di Lewis&Harris: la più grande dell’arcipelago scozzese. Si presenta come un’isola molto affascinante per la sue costruzioni di pietra antica risalente all’epoca pre-romana.
Per quanto un’isola sia per antonomasia un luogo remoto, esclusivo e particolare, non è ancora questa la meta più solipsistica del mio viaggio. Senza dubbio sarà Cape Wrath la meta che mi vedrà più a diretto contatto con un mondo non contaminato dall’azione dell’uomo. Questo luogo è anche stato scelto come location per una serie TV britannica dove protagonista è una famiglia che decide di fuggire dalla civiltà per ritrovare la serenità perduta.
E’ un luogo desolato ma pieno di storia: in questo punto, che è l’estremità Nord Occidentale della Scozia, erano soliti attraccare e bivaccare i nordici invasori.
Abbandonato il mare proseguirò verso un altro luogo d’acqua, anche esso incantato, magico e dove la principale attrazione è un’opera della fantasia: sto parlando di Loch Ness. Mi auguro sinceramente che Nessie non esista: sopravvivere all’estinzione dei dinosauri per diventare un’attrazione turistica sarebbe una fine orribile.
L’ultima tappa si ricongiunge tematicamente alla prima: torna il motivo dell’irredentismo scozzese con il monumento a Sir Wallace, che l’iconografia cinematografica ci ha fatto conoscere come “Braveheart”: si tratta di un vero e proprio edificio monumentale che racchiude testimonianze ed oggetti appartenuti al celeberrimo condottiero. Il suolo che ospita questa opera è quello dove è avvenuta la sua più celebre vittoria: la battaglia di Stirling.
Questi sono i 7 punti che danno una fisionomia al mio percorso. Ci sarà tanto altro ancora, per esempio i famosi percorsi del circuito 7 Stanes, vero fiore all’occhiello per gli amanti della MTB.
La seconda tappa sarà Loch Lomond: il più grande Lago della Gran Bretagna: la sua superficie è puntellata di isole disabitate. Il viaggio prosegue verso la vetta più alta del Regno Unito: il Ben Nevis. I suoi 1344 metri di vetta non sono raggiungibili in sella, tuttavia intorno al Ben si sviluppa una imponente rete sentieristica ideale per la MTB: per qualche giorno sgancerò la zavorra a favore del puro cross country.
Dopo le montagne l’orizzonte si sposterà verso le isole. Dapprima l’ isola di Skye, raggiungibile via terra, per salpare da qui verso l’isola di Lewis&Harris: la più grande dell’arcipelago scozzese. Si presenta come un’isola molto affascinante per la sue costruzioni di pietra antica risalente all’epoca pre-romana.
E’ un luogo desolato ma pieno di storia: in questo punto, che è l’estremità Nord Occidentale della Scozia, erano soliti attraccare e bivaccare i nordici invasori.
Abbandonato il mare proseguirò verso un altro luogo d’acqua, anche esso incantato, magico e dove la principale attrazione è un’opera della fantasia: sto parlando di Loch Ness. Mi auguro sinceramente che Nessie non esista: sopravvivere all’estinzione dei dinosauri per diventare un’attrazione turistica sarebbe una fine orribile.
L’ultima tappa si ricongiunge tematicamente alla prima: torna il motivo dell’irredentismo scozzese con il monumento a Sir Wallace, che l’iconografia cinematografica ci ha fatto conoscere come “Braveheart”: si tratta di un vero e proprio edificio monumentale che racchiude testimonianze ed oggetti appartenuti al celeberrimo condottiero. Il suolo che ospita questa opera è quello dove è avvenuta la sua più celebre vittoria: la battaglia di Stirling.
Questi sono i 7 punti che danno una fisionomia al mio percorso. Ci sarà tanto altro ancora, per esempio i famosi percorsi del circuito 7 Stanes, vero fiore all’occhiello per gli amanti della MTB.
Vi aspetto a partire dei primi di luglio sul mio blog personale e sul mio profilo FaceBook!!!
Raffaele Ganzerli
Raffaele è tornata dal suo viaggio e ci ha rilasciato un'intervista sul suo tour della Scozia in bicicletta ... fatevi ispirare per il vostro prossimo viaggio! Nell'ormai preistorico 2001 anche Leo ha varcato i confini scozzesi nel suo unico viaggio organizzato, a spasso per le Highland, senza sosta
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Raffganz
Vivo nella provincia di Modena ma appena posso, scappo dalla pianura per esplorare gli Appennini e le Alpi in mountain bike.
Adoro pedalare nella natura, lontano dal traffico, immerso completamente nel silenzio dei boschi. Da un po' di anni a questa parte viaggio anche all'estero portandomi dietro la mia fedele mtb, dopo Perù, Tenerife, Creta, i Balcani da cui è nato un libro: Da Trieste a Spalato passando per Sarajevo e Mostar
In quest'ultimo anno sono nati tre nuove pubblicazioni legate alla mountain bike: Adrenalina in MTB: 12 itinerari tecnici e panoramici nel centro-nord Italia nella quale sono presenti itinerari fuoristrada tecnici e spettacolari, MTB in trincea: 12 itinerari sul fronte italoaustriaco dal Passo del Tonale a Caporetto con 12 itinerari lungo i sentieri della Grande Guerra e La Mountain Bike pezzo per pezzo
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico