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Levanto, offroad in MTB nel parco delle 5 terre
Per chi ama la dimensione verticale non c’è terra migliore della Liguria con le sue pareti spioventi e frastagliate. Questo itinerario in MTB si svolge nel comprensorio delle 5 Terre: gioiello di bellezza naturalistica inserito nel '97 tra i “Patrimoni dell’umanità” dell’UNESCO. Nell’asperrima conformazione del territorio prendono forma meravigliosi sentieri che spesso scorrono inquietantemente a fil di parete. Il fondo è particolarmente accidentato ma quasi sempre guidabile per chi ha padronanza del mezzo. Il percorso fuoristrada mette a dura prova energie fisiche e mentali, e come spesso accade in questi itinerari adrenalinici, le fatiche maggiori sono in discesa.
In questo articolo
Levanto - Piana Pontasco (pineta)
Si parte dalla pittoresca cittadina rivierasca di Levanto (da non perdere la Chiesa di S. Andrea ad architettura gotica con suggestive colorazioni a fasce alternate di pietre bianche e nere). Si imbocca la SP 64 appena fuori dal centro, la salita è agevole ma piuttosto lunga: in compenso gli scorci mozzafiato sul mare e le pareti montuose circostanti sono una grazia per gli occhi. Si arriva in località Piana Pontasco dove si attraversa una favolosa pineta: è l’ultimo tratto di salita, breve ma decisamente più ostica (in realtà è un tracciato da discesa con tanto di paraboliche e piattaforme).
Pian Pontasco - SP 64
Si inizia a scendere sul sentiero 19, dapprima è una carrareccia di larghezza autostradale, poi si assottiglia sensibilmente scorrendo lungo un ripido e tortuoso crinale. Il percorso è ben equipaggiato anche per chi volesse estremizzarlo con rampe e drop artificiali. La prima metà è tutto sommato scorrevole, su fondo battuto, mentre la seconda parte è decisamente più accidentata e con sequenze tecniche sui sassi per soli esperti.
Da lodare il lavoro dei ragazzi del “Deep Bike” nella manutenzione e cura del tracciato. L’ultimo tratto è su comoda ghiaiata e riporta sulla SP 64.
SP 64 - Reggimonti, Bonassola e ritorno a Levanto
Si ripercorrono per quasi 2 km le “tracce” lasciate sull’asfalto nella salita precedente fino a svoltare sulla destra verso la frazione di Reggimonti.
Una rilassante discesetta su asfalto e subito dopo i caseggiati che affiancano la strada si svolta sulla sinistra su una strada cementata ripidissima che conduce nelle viscere sottostanti dell’agglomerato urbano incredibilmente abbarbicato attorno alle pareti rocciose. Inizia una vorticosa discesa verso il mare su sentieri dove si balla letteralmente su sassi e radici fino a sbucare (dopo una lunga rampa di scalini fattibili in sella) nella ridente piazza di Bonassola. Non è finita: ancora una serpentina di asfalto che esaurirà le ultime scorte di zuccheri nelle gambe e poi finalmente all’altezza di un ristorante inizia un corridoio di cemento ( in mezzo tra il parcheggio e l’accesso del locale) con segnavia bianco rosso del CAI.
Discesa decisamente entusiasmante e godibile con balzi acrobatici sui sassi… e le carezze della brezza marina!!! Al termine si sbuca direttamente a Levanto per ricaricarsi con una bella focaccia.
Un altro percorso interessante è quello che vi condurrà da Levanto in MTB alla scoperta della vallata. Per altri percorsi in tutto il nord Italia consultate la mappa degli itinerari in mountain bike, in costante aggiornamento. Se avete voglia di una pedalata facile lungomare, non perdetevi la ciclabile Framura - Levanto!
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Raffganz
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico