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Malcantone in MTB: itinerario nel Canton Ticino
Come degna conclusione di un fine settimana trascorso in Canton Ticino, non poteva mancare un altro bel giro ad anello da affrontare con le fidate mountain bike! È domenica e siamo reduci da un sabato vissuto a gironzolare attorno al Monte Bar tra trail tecnici, scorrevoli e molto panoramici. Oggi invece ci aspetta un percorso molto più rilassante tra i boschi di castagno del Malcantone, alla scoperta delle molteplici bellezze che questa piccola regione dal nome oscuro cela agli occhi del visitatore meno attento.
In questo articolo
La regione del Malcantone
Dopo il divertimento sui sentieri attorno alla Capanna Monte Bar in MTB, quest'oggi siamo diretti nel Malcantone, territorio elvetico posto a ovest della città di Lugano che si estende fino alla cima del Monte Lema tra paesaggi collinari, vegetazione fitta ed estesi boschi di castagno. Ed è proprio il castagno il filo conduttore di questo nostro giro in e-MTB; infatti seguiremo una parte del percorso MTB n° 355 “Castagno Bike” alla scoperta di villaggi, grotti, magli e rustici per l'essiccazione delle castagne.
Partiamo da Cademario (792 m) e ci dirigiamo verso nord seguendo una sterrata forestale in salita che culmina in un pianoro occupato da due piccoli specchi d'acqua; siamo all'interno della Riserva naturale dello stagno Agra, a quota 935 m, area protetta e sito di riproduzione di anfibi, libellule e insetti acquatici. Nelle vicinanze è situata una croce in posizione panoramica sui boschi dell'Alto Malcantone e sulla costiera M. Lema – M. Tamaro.
Aggiriamo l'Alpe Agra compiendo un breve percorso ad anello nel bosco e tornando in tempi brevi al punto di partenza. Ora ci dirigiamo a sud di Cademario salendo gradualmente nel bosco sino a giungere alla chiesetta di S. Bernardo (897 m), non visibile se non all'ultimo momento in quanto il poggio su cui è stata edificata è completamente avvolto dalle alte chiome degli alberi. Nonostante ciò, da qui è possibile intravedere una porzione del Lago Maggiore e le aree limitrofe: Verbania, le cave di granito di Baveno, il Mottarone, il Monte Zeda e il Monte Morissolo (1311 m), nonché il vicino Monte Lema (1619 m).
Scendiamo da un bel sentiero tortuoso per poi svoltare a destra diretti a Forcora di Aranno (850 m), località immersa in un bel castagneto con esemplari di tutto rispetto. Tramite saliscendi su divertente single trail raggiungiamo nuovamente il punto di partenza, concludendo anche questo piccolo ma interessante anello.
Il maglio di Aranno
Ora comincia l'anello conclusivo, che rispetto ai primi due è più lungo ed alterna tratti asfaltati a tratti sterrati. Scendiamo velocemente al ponte di Vello e ci innestiamo sullo sterrato che costeggia il fiume Magliasina, pedalando a fianco di alcune abitazioni costruite in pietra e legno perfettamente inserite nell'ambiente boschivo circostante.
Proseguendo lungo il corso del fiume, che qui è compreso nella “zona golenale d'importanza nazionale della Magliasina” tra Vezio e Aranno, si giunge al maglio del Malcantone noto anche come maglio di Aranno. Tale maglio, attivo dal 1860 al 1951 e attualmente l'unico maglio a leva esistente in Svizzera, permise – grazie all'energia dell'acqua – la lavorazione del ferro per ricavare utensili per contadini e boscaioli: falci, vanghe, badili, picconi, cunei, incudini, etc. Al suo interno è presente un piccolo museo in cui sono conservati i vecchi attrezzi di maggior impiego delle maestranze locali ed è ancora possibile assistere al funzionamento del maglio, il tutto negli orari di apertura previsti.
Dal maglio, posizionato in prossimità di una bella cascatella sul fiume Magliasina, proseguiamo su strada sterrata in salita percorrendo la parte più settentrionale del Sentiero delle Meraviglie, itinerario escursionistico tematico che permette di scoprire le attività tradizionali locali legate all'agricoltura e allo sfruttamento delle risorse naturali.
L'Alto Malcantone e il Sentiero del Castagno
Attraversiamo la strada asfaltata per portarci su un bel sentiero in salita verso il Piano di Nadro e proseguire verso Breno (798 m), paese dove ci fermiamo per pranzare. Usciti dalla trattoria, che in queste zone prende il nome di osteria, ci inoltriamo nell'Alto Malcantone, ovvero il comune che raggruppa gli abitati di Breno, Fescoggia, Vezio, Mugena, Arosio e il cui capoluogo comunale è lo stesso Breno. Dopo poco più di due chilometri asfaltati riprendiamo a pedalare su sterrati e sentieri incontrando La Grà, ovvero una costruzione rustica adatta all'essiccazione delle castagne. Per poterne garantire una lunga conservazione, le castagne – che stavano alla base dell'alimentazione locale –, dovevano essere inizialmente essiccate; questa fase avveniva in rustici realizzati nel posto di raccolta delle castagne stesse. Al piano terra si accendeva il fuoco fornendo dal basso verso l'alto una quantità di aria calda mista a fumo che investisse costantemente lo strato di castagne disposte al primo piano sopra i travetti di legno. Dopo questo processo di essiccazione, della durata variabile da 10 a 30 giorni, le castagne venivano sgusciate, sbucciate ed eventualmente ridotte in farina, conservate e consumate.
Come indicato su un pannello descrittivo nei pressi de La Grà, ci troviamo sul Sentiero del Castagno, sentiero tematico che si snoda nell'Alto Malcantone per più di dieci chilometri tra boschi di betulla, ruscelli, prati e castagneti. Proseguiamo su sentiero e sterrato fino ad incrociare l'asfalto poco prima di Mugena, dove poi ci reimmettiamo sul Sentiero del Castagno fino a costeggiare la selva castanile di Induno (896 m), poco oltre il paese di Arosio. Giunti nei pressi di un grotto (i grotti sono locali rustici caratterizzati da una temperatura bassa e costante durante tutto l'arco dell'anno e quindi utilizzati come frigoriferi fino a qualche decennio fa; attualmente sono stati trasformati in locali simili a trattorie) si prosegue su un facile e veloce single trail nel bosco sbucando a Cademario, punto di arrivo del nostro terzo ed ultimo anello.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico