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Trekking in Valle d'Aosta: Monte Zerbion... magia in notturna!

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Il Monte Zerbion è uno dei luoghi escursionistici più conosciuti della Valle d'Aosta. Ogni anno centinaia di appassionati di roccia e panorami mozzafiato, salgono fin sulla cima della montagna anche perchè, nonostante il dislivello di circa 800 metri, è un'escursione fattibile da chiunque sia un po' allenato! Quello che non vi ho ancora detto è che, questa volta, lo abbiamo fatto in notturna...
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Prima di iniziare la nostra avventura in notturna (vi consigliamo i periodi più caldi dell'anno: da metà giugno fino a metà agosto) su una delle montagne più famose della mitica Valle d'Aosta, abbiamo pensato bene di rifocillarci in abbondanza... ovviamente non potevamo deludere le aspettative ingurgitando solo minestrine e leggerenze da veri sportivi, no! Il menù variegato ci ha ingannati costringendoci ad ordinare polenta e spezzatino, anticipati da un antipasto tipicamente montanaro con affettati, formaggi ed altre leccornie sott'olio tipiche. Dopo un paio di ore di sonno disturbato, un fastidioso suono acuto ci ha destati dal dormiveglia: due minuti per infilare gli scarponi e siamo pronti ad inoltrarci nei suoni della natura. Ognuno di noi ha portato con sè una torcia fissata ad un robusto elastico intorno alla testa per vedere meglio il sentiero senza tenere in mano, tutto il tempo, la fonte di luce (i moderni frontalini per noi sono troppo tecnologici... ma se voi lì preferite, svolgono il mestiere anche loro!). La strada sterrata si imbocca dal parcheggio e la camminata inizia tranquilla in mezzo al bosco. Prima di partire per la vostra escursione sullo Zerbion, ricordatevi di riempire la borraccia (c'è una fontana proprio presso il parcheggio) e portare con voi vestiti pesanti per quando vi fermerete sulla vetta. In breve tempo (circa 10 minuti) si oltrepassa un grande prato, il Pian delle Signore (dove in estate le famiglie fanno indimenticabili picnic) e si supera un ponticello! La pendenza del sentiero aumenta leggermente: è una notte stellata e i nostri occhi si abituano in fretta alla tenebre così, per ora, possiamo anche non utilizzare la luce artificiale. Si lascia la radura seguendo la traccia a destra (segnavia 2 e 105) e, dopo un tratto nel bosco, si esce nuovamente in una piccola radura. Noterete la presenza, lungo il percorso, delle stazioni della Via Crucis, infatti ogni anno qui viene organizzata proprio una processione che segue queste stazioni fino a quasi in vetta. (la manifestazione è solitamente il 17 agosto!). Con l'ausilio delle stelle, tagliamo verso sinistra fino a raggiungere il Col di Portola a 2410 metri. I rumori della montagna sono moltissimi, sicuramente qualche rapace notturno a caccia e qualche mammifero in ricognizione, ma purtroppo non riusciamo a scorgere alcuna figura definita; gli alberi ci ingannano con il loro lento oscillare sotto le dolci carezze della brezza. Il sentiero, poco prima di raggiungere il Col di Portola, si fa un pochino più insidioso con rocce friabili e brevi tratti ripidi ma non fatevi intimorire, con un po' di attenzione giungerete sul colle in men che non si dica. Al Colle, seguiamo verso sinistra la traccia ben battuta, se fosse giorno avremmo già dei bellissimi scorci panoramici (anche sul Cervino un po' più avanti), ma è notte e ci accontentiamo di immaginare ciò che ci riserverà l'alba in vetta! Sopra di noi, alla nostra sinistra, si trova una cresta che seguiamo pochi metri più sotto. Le frecce gialle sulle rocce sono le nostre muse e seguendo la direzione che indicano, risaliamo il pendio sempre più erto oltrepassando vari omini di pietra, una grotta naturale ed una stazione di rilevamento metereologico. Siamo un po' in anticipo per l'alba e così, per evitare il freddo vento della cima dello Zerbion, attendiamo un'oretta in un luogo appena sotto l'ultimo tratto di sentiero che conduce alla statua della Madonna! Il tempo passa e il cielo sembra cambiare colore in una lentezza eterna. Ci avviamo verso la cima aggirando lo sperone sulla destra e, con un ultimo sforzo, guadagnando la vetta dello Zerbion! L'alba non si fa attendere troppo e la luce arriva a riscaldarci (stavamo ibernando nonostante le coperte!!!) e a mostrarci quello che finora non eravamo riusciti a scorgere: il monte Bianco, l'Emilius, il Rosa, il Cervino, il Grand Conbrin, il Gran Paradiso, chi solo parzialmente e chi per intero, sono tutti lì ad augurarci il buongiorno. La Madonna in cemento bianco che veglia su queste montagne risale al 1932 e da allora è sempre rimasta qui, nella sua casa, quella che noi stanotte abbiamo silenziosamente profanato, il Monte Zerbion!

Per raggiungere Barmasc: una volta raggiunta la Valle d'Aosta con la A5 o con la E25 bisogna proseguire fino a Verres ed imboccare verso nord-est la Val d'Ayas in direzione di Champoluc lungo la SR45. All'altezza di Corbet o Pilaz salire verso Antagnod.

Dove mangiare: in località Barmasc, proprio di fianco al parcheggio dal quale inizia l'ascesa al Monte Zerbion, c'è il ristorante Solitaire (testato più volte) dove in estate si possono degustare i piatti della tradizione valdostana anche all'aperto! Piatti gustosi ad un prezzo accettabile con vista panoramica sulla Val d'Ayas!!!

Se sei in Valle d'Aosta per qualche giorno, ti consigliamo anche un'escursione sulla vetta del Mont Glacier!

 
 
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Vero

ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!

EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!