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Stoneman trail: tre giorni in MTB tra Italia e Austria

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Ce l'avevamo in testa da anni, da quando Roland Stauder aveva ideato questo percorso di oltre cento chilometri al confine tra Austria e Italia. Stoneman trail, il percorso degli omini di pietra, da fare in uno, due o tre giorni. Chiaramente noi ce la volevamo prendere con calma e avremmo dovuto impiegare tre giorni a chiudere l'itinerario ma... come sarà andata a finire?

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Stoneman Dolomiti www.lifeintravel.it
stoneman dolomiti val san silvestro

Stoneman trail: inizio facile da Sesto a Dobbiaco

Lo Stoneman Dolomiti è un itinerario MTB tra Alto Adige e Austria, percorribile in uno, due o tre giorni a seconda dell'allenamento. Il tracciato è stato studiato dall'ex campione di MTB Roland Stauder e si snoda principalmente su strade forestali, militari, ciclabili e qualche sentiero in Alta Pusteria.stoneman dolomiti silvesteralm

Il punto di partenza si trova a Sesto in val Pusteria, già oltre lo spartiacque alpino, sede anche dello Stoneman Info Point dove si possono acquistare mappa e pacchetti vari. Nel nostro caso abbiamo preferito il fai-da-te perché incerti sul nostro allenamento e sulle tempistiche di percorrenza dell'itinerario. Si lascia Sesto imboccando la pista ciclabile della Val di Sesto subito in discesa in direzione di San Candido. L'itinerario in paese è su asfalto ma ben presto lascia spazio a un bel brecciolino battuto e divertente. La temperatura mattutina è fresca ma non fredda e le gambe hanno il tempo di scaldarsi senza faticare troppo sui pochi saliscendi presenti.stoneman dolomiti

Circa 7 km più a valle si esce dal bosco e si raggiunge San Candido. Il percorso della Stoneman Dolomiti non entra in paese e prosegue innestandosi sulla pista ciclabile della Val Pusteria verso Dobbiaco. È sempre un piacere seguire questo itinerario ai piedi delle Dolomiti e del parco naturale delle Tre Cime. Dopo un breve tratto promiscuo su strada, si raggiunge il vero e proprio itinerario su sede propria e lo si segue mentre si inoltra nel bosco. Saranno sufficienti cinque chilometri per raggiungere la stazione dei treni di Dobbiaco e il bel parco davanti al Grand Hotel (oggi centro culturale). Si oltrepassa il paese fino a raggiungere il bivio dove si abbandona la pista ciclabile verso Brunico e si seguono le indicazioni ciclabili verso S. Maria.stoneman dolomiti marchkinkele strada militare

Già qui si inizia a salire dolcemente di quota per entrare nel centro di Dobbiaco. Una breve sosta per rifocillarsi e fare rifornimento (da qui in avanti, per oggi, non ci saranno altre occasioni di trovare negozi di alimentari) e poi si potrà risalire in sella e dirigersi verso la valle di San Silvestro

Strada militare verso il Cornetto di Confine

Dobbiaco, porta delle Dolomiti, ha un centro storico raccolto attorno alla chiesa barocca di San Giovanni Battista. La superiamo per iniziare la salita che ci condurrà alla meta di giornata. Inizia così l'accesso alla valle di San Silvestro, laterale che si stacca sul versante settentrionale della val Pusteria. In questo tratto di Stoneman trail si rimane su strada asfaltata per oltrepassare l'abitato di San Silvestro che si mantiene sulla sinistra. La strada sale decisa ma ben presto si può anche imboccare il sentiero ciclopedonale che si trova di tra la strada e il torrente. Ben presto, intorno ai 1400 m di quota, si incontra un bivio dove proseguiamo dritti con una rampa decisamente tosta.stoneman dolomiti marchkinkele salita

La strada prosegue asfaltata ancora per  poche centinaia di metri prima di lasciare spazio allo sterrato che conduce, svoltando verso est, alla piana dove si trova la Silvesteralm. Il percorso coincide con l'Alta Via di Dobbiaco e giunge a un altro bivio: pedalando dritti si proseguirebbe verso un'altra malga, la Steinberg, mentre noi giriamo a destra e aggiriamo la malga San Silvestro. Poco oltre si trova anche la cappella di San Silvestro a Monte.stoneman dolomiti marchkinkele strada

Più avanti si tiene la sinistra imboccando la strada militare che ci terrà impegnati per il resto della giornata e ci condurrà ai piedi del Cornetto di Confine o Markinkele (2545 m). Ci troviamo nei monti del Villgraten, nelle Alpi dei Tauri Occidentali, al confine tra Italia e Austria. La strada dal fondo stradale ottimo, sale nei boschi di conifere con pendenze costanti e impegnative. Superata la quota vegetativa il panorama si apre a 360° ed è una meraviglia tutta da gustare. Di fronte a noi si staglia il gruppo delle Tre Cime di Lavaredo che si mostrano in tutta la loro imponenza. Le stratificazioni montuose creano un orizzonte articolato e affascinante che ci lascia senza fiato come o più della pendenza della strada.marchkinkele strada

Oltre i 2000m i tornanti si susseguono: ci troviamo in un ambiente che assomiglia più a quello delle Alpi Occidentali che non a quello dolomitico. Un ragazzo americano sfortunato ha forato la ruota posteriore per la seconda volta e ci fermiamo a dargli una mano per gonfiare la camera d'aria. Ci ringrazia ripetutamente ma in realtà siamo noi a dover ringraziare la sua sfortuna: aiutarlo ci ha dato una scusa per fare una pausa e tirare il fiato sulle ultime rampe della meravigliosa strada militare verso Markinkele. stoneman dolomiti marchutte

Un ultimo traverso ci permette di guadagnare gli ultimi metri di quota e raggiungere il valico ai piedi del monte della Chiesa. Non possiamo non fermarci un'altra volta per ammirare il panorama strepitoso che spazia dagli Alti Tauri alle Dolomiti. La Marchhütte e la meritata birra di fine giornata sono a due colpi di pedale e visto che non è nemmeno troppo tardi ci intratteniamo all'aperto a fare due chiacchiere con il gestore di questo particolare rifugio recentemente rinnovato e ricavato da alcune casermette ai piedi del cornetto di Confine, sulla linea del Vallo Alpino del Littorio. stoneman dolomiti marchkinkele

La serata si conclude con un piatto di zuppa e una salsiccia, oltre alla seconda birra per innaffiare il tutto. Le energie per l'indomani sono incamerate, non resta che riposare un po' e ripartire di buon'ora.stoneman dolomiti tramonto

Single trail e sterratoni sullo Stoneman Dolomiti

Il risveglio ai piedi del Cornetto di Confine è velato da veloci nubi basse che ci precludono l'orizzonte e la visione del sorgere del sole. La lauta colazione ci convince a salire comunque sulla cima del monte, tre minuti a piedi dal rifugio. Le nubi corrono veloci e si lacerano lasciando aprire squarci d'azzurro. Risaltiamo in sella e ci prepariamo per tuffarci in discesa verso Sillian, in territorio austriaco. La prima parte di strada militare prosegue in quota con dolci saliscendi che ci portano a raggiungere altre casermette, nei pressi di Pausa Alta (2433 m). Da qui inizia un breve ma intenso single trail divertente in picchiata. stoneman marchutte

Raggiunta una nuova strada sterrata, la imbocchiamo spostandoci alla fine in territorio austriaco dopo aver inseguito per tutto questo tempo la linea di confine. La strada resta in quota attorno ai 2100 m per poche centinaia di metri prima di iniziare a scendere con dolci ma numerosi tornanti. Ci troviamo di nuovo sul versante settentrionale della val Pusteria, a picco sulla Drava. Dopo una numerosa serie di tornanti, raggiungiamo il fondovalle tornando a toccare l'asfalto nei pressi di Arnbach. vallo alpino del littorio casermette

Imbocchiamo la pista ciclabile San Candido-Lienz e la seguiamo in discesa per pochi chilometri fino a raggiungere il bivio verso Sillian. Proporio nei pressi del ponte che entra in città si stacca la strada, inizialmente asfaltata, che conduce verso la malga Leckfeld.Prima di riprendere l'ascesa però decidiamo di fare una breve deviazione e concederci una seconda colazione a Sillian, graziosa e tranquilla. marchkinkele trail

In Austria verso la Sillianer Hütte

La salita si presenta subito impegnativa e ben presto l'asfalto lascia spazio allo sterrato. Le auto sono poche e i loro occupanti ci salutano incitandoci. Alcuni fungaioli ci raccontano di quanto questo versante della valle sia cambiato, devastato dalle tempeste e dalle alluvioni di qualche anno fa. In effetti, la devastazione è visibile: centinaia di piante a terra e quelle in piedi spesso attaccate dal bostrico. Sembra quasi di stare sull'altopiano di Asiago dove Vaia ha massacrato il bosco. vallo alpino del littorio in bici

Lenti ma con ritmo costante, raggiungiamo la malga Leckfeld (1900 m), punto più alto raggiungibile in auto. Non ci facciamo tentare dal profumo di bratwürst e crauti, consapevoli (almeno in parte) della salita che ci attende. Poco oltre il parcheggio della malga troviamo una fontanella e riempiamo le borracce. Subito ci accorgiamo del fondo molto più sconnesso di prima e al tornante successivo siamo già con i piedi a terra a causa della pendenza. stoneman dolomiti sillian discesa

Le rampe ben oltre il 20% proseguiranno da qui per tutti i due chilometri e mezzo che ci separano dalla Sillianer Hütte. Scendo di sella mentre Vero, tosta e imperterrita, prosegue pedalando senza mollare. Nonostante lei stia pedalando e io spingendo però, proseguiamo praticamente affiancati. Usciti dal bosco, i pascoli svelano anche la sagoma imponente del rifugio ristrutturato da poco. Lassù, lontano e dominante, sembra irraggiungibile. stoneman dolomiti 2

Proseguiamo sotto il sole, in parte in sella e in parte a piedi, fino a raggiungere un'ampia conca ai piedi del Corno Copia e del Tovo Alto. Più lontano, il monte Elmo domina le vallate di Sesto e Sillian, solitario e sormontato da un edificio ormai affaticato dagli anni. Giunti sulla linea di cresta, davanti a noi si apre uno spettacolo strepitoso sul parco naturale delle Tre Cime, con Punta Tre Scarperi e i Baranci a contendersi il cielo. Dense nubi si stanno però accumulando all'orizzonte. Spingiamo la bici fino al rifugio e ci sediamo all'aperto in contemplazione, concedendoci una meritata birra e un pezzo di strepitosa torta di grano saraceno. stoneman dolomiti sillianer

È presto, ma ci vogliamo godere con calma lo spettacolo e rilassare un po'. Tra l'altro le nubi si sono addensate sopra di noi e promette pioggia a breve. Prendiamo possesso dei nostri letti nel bel dormitorio nuovo di zecca del rifugio Sillianer e attendiamo la cena impazienti. La zuppa e gli spätzle ci soddisfano e visto che non piove, facciamo una passeggiatina serale per spiare un po' ciò che ci attende l'indomani: il temibile e super panoramico Demut passage.stoneman dolomiti sillianer 3cime

Niente Demut passage... rientro a Sesto forzato

Durante la notte lampi e fulmini hanno illuminato i nostri sonni e al mattino le cose non sono migliorate di molto. Fuori piove a dirotto anche se non fa freddo. Optiamo per fare colazione e rimandare ogni decisione di qualche decina di minuti ma purtroppo le cose non migliorano e reputiamo inutile proseguire seguendo il tracciato ufficiale. Le previsioni sono peggio per il pomeriggio, quindi studiamo la mappa e tramite Komoot individuiamo un tracciato alternativo che ci condurrà a valle in pochi chilometri.sillianerhutte

L'unica incognità è il primo tratto di sentiero ai piedi del monte Elmo, ma guardando verso nord-ovest si intravvede tra le nuvole e sembra fattibile. A malincuore giriamo le ruote della bici e lasciamo il rifugio in discesa anziché in salita, rinunciando definitivamente a chiudere il tracciato ufficiale dello Stoneman Dolomiti: niente Demut passage per questa volta, ma ci ripromettiamo di tornare al più presto.stoneman dolomiti pioggia

Il sentiero che ci conduce al ristorante monte Elmo si rivela divertente anche se le rocce umide richiedono un po' di attenzione. Questo breve traverso raggiunge le stazioni a monte degli impianti che salgono da Sesto e da Versciaco e da qui in avanti la strada di discesa sarà piuttosto facile e veloce. Si deve solo fare attenzione al dedalo di forestali, seguendo le indicazioni per Sesto. Si ritroverà l'asfalto poco a monte del forte di Mitterberg poco oltre il quale si potrà prendere sulla sinistra un sentiero tecnico ma divertente anziché la strada per raggiungere il centro di Sesto e chiudere questo anello monco ma comunque davvero splendido.stoneman dolomiti sesto

L'ultima giornata di questo nostro percorso ha poco senso se le condizioni meteo sono buone e se decidi di seguire questo itinerario, puoi proseguire sul tracciato ufficiale dello Stoneman trail oppure chiudere il giro in due giorni anziché pernottare al rifugio Sillianer. Nonostante il rientro forzato a Sesto, la nostra esperienza su questo tracciato resta più che positiva sia per la qualità del paesaggio che per l'ottima organizzazione del territorio su cui si innesta anche quella dello Stonneman trail.

 
 
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    · 1 anni fa
    Ciao ! Il percorso è fattibile in 2 giorni con una ebike ?
    L'anno scorso ho fatto il giro delle 5 torri che avete proposto abbastanza agevolmente, però questo mi sembra più impegnativo... 
    • Questo commento non è pubblicato.
      · 1 mesi fa
      Ciao,bellissimo racconto, foto e video superbi. Volevo sapere se esiste una traccia ufficiale del percorso perchè vedendo e confrontando le varie tracce scaricate dai vari bikers, ognuno segue un proprio sentiero anche se chiaramente tutti portano ai famosi 5 timbri. Mi dispiace che non abbiate fatto il Demut passage, il tempo era veramente pessimo. Grazie mille e ciao.
      • Questo commento non è pubblicato.
        · 1 mesi fa
        Ciao Robur, grazie mille per i complimenti!

        La traccia puoi riceverla direttamente dall'associazione che gestisce il trail acquistando un "pacchetto base" sul sito ufficiale https://www.stoneman.it/it/. 
        In ogni caso l'itinerario è segnalato da pietre del tutto simili al logo dello stonemantrail (non perfettamente in realtà) e il nostro itinerario è quello ufficiale fino al rifugio Sillianer mentre manca l'ultimo tratto verso il passo Sivella (Demut passage)
    • Questo commento non è pubblicato.
      · 1 anni fa
      Ciao Flavio,
      il percorso seguito da noi (tagliato rispetto all'originale) è fattibile senza problemi in 2 giorni con l'ebike. Un po' più tosto se vuoi fare l'itinerario completo dello Stoneman Trail, ma comunque se sei un po' allenato potresti riuscire a portarlo a termine in ogni caso. ????
Leo

ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.

EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.