Dalla Val Rendena, adagiata ai piedi degli austeri massicci dell'Adamello, inizia l'avanzata del fiume Sarca, il principale affluente del Lago di Garda. L'Alto corso del Sarca scivola tra le vallate del Trentino occidentale superando la Val Rendena, le Giudicarie centrali e la zona delle Terme di Comano e accarezzando le pareti della suggestiva forra del Limarò. Quest'area verdeggiante al confine con la Lombardia, protetta dalle candide rocce di dolomia del Brenta a nord-est, è da sempre votata al turismo attivo, in particolar modo alla mountain bike e al cicloturismo. Con una fitta rette di itinerari, tre piste ciclabili e il nuovo progetto Evvai di e-bike sharing, le Valli Giudicarie sono un territorio bike friendly dove godersi la Natura e le specialità gastronomiche locali tra una esplorazione fuoristrada alla portata di tutti e l'altra.
Vacanze in MTB tra la Val Rendena, le Giudicarie centrali, la Valle del Chiese e le Terme di Comano
All'ombra delle montagne del
Parco Naturale Adamello Brenta si trovano le Valli Giudicarie, un territorio ampio e variegato, ideale per dedicarsi ad una
vacanza di mountain bike, enogastronomia e Natura (con la "N" maiuscola!). Dagli itinerari fuoristrada più facili al
tracciato di più giorni del Dolomiti di Brenta Bike, le Valli Giudicarie alternano corsi d'acqua impetuosi a laghi verde smeraldo, cascate spumeggianti a castelli, resti di palafitte di epoca preistorica ad affreschi di danze macabre, piatti fumanti di polenta a cestini ricolmi di noci.
Un buon punto di partenza per esplorare la zona delle Terme di Comano in mountain bike è
Ponte Arche facilmente raggiungibile anche in bicicletta dalla Valle dei Laghi percorrendo la
pista ciclabile del Limarò, tracciato che ricalca le orme della
vecchia strada carrozzabile a picco sul canyon del fiume Sarca.
Prima di partire per il tuo itinerario in mountain bike, non scordare di riempirti le tasche con un pugno di noci del Bleggio che vengono coltivate sull'altopiano dal 1550.
Il giro del Passo della Morte
Nonostante il nome possa incutere timore, il giro del Passo della Morte è un itinerario interessante dal punto di vista panoramico e naturalistico. Partendo dal Passo del Ballino, raggiungibile in estate anche con il servizio di bicibus delle Dolomiti, si pedala costeggiando il sito archeologico delle palafitte preistoriche di Fiavè, patrimonio UNESCO, prima di raggiungere Lomaso e Godenzo. L'ascesa al Passo della Morte, chiamato così per una leggenda legata a questi luoghi, avviene su facile sterrato e culmina con uno scorcio emozionante sulla Valle dei Laghi e il canyon del Limarò. Il tracciato misura 31 km per circa 750 metri di dislivello.
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Bleggio explorer
Rango, uno dei borghi più belli d'Italia e Balbido, il paese dipinto sono solo due dei luoghi che visiterai percorrendo questo facile itinerario nella zona del Bleggio. Il tracciato inizia a Ponte Arche e alterna strade secondarie asfaltate a sterrate e trail nel bosco e nelle campagne. L'itinerario misura 21 km per 650 metri di dislivello ed è adatto anche a famiglie mediamente allenate perchè non presenta tratti tecnici o eccessivamente difficili. |
Il Lago di Nembia e la strada romana
Da San Lorenzo in Banale, un altro tra i borghi più belli d'Italia, inizia questo divertente percorso alla scoperta del laghetto di Nembia, uno dei più cristallini del Trentino, e della strada romana che attraversava il Banale. Breve e variegato, l'itinerario alterna asfalto a sterrati e facili single trail nei boschi fino a raggiungere Moline sull'antica via di comunicazione. Il circuito termina a San Lorenzo dopo 14 km e 370 metri di dislivello. |
Tradizioni enogastronomiche
Dopo aver percorso un tracciato in mountain bike, è tempo di dedicarsi alla degustazione di qualche prodotto tipico delle Valli Giudicarie. Hai mai sentito parlare di ciuìga? Questo salume presidio slow food del Banale viene preparato con carne scelta di suino e rape bianche, una specialità per intenditori. In zona non puoi perdere i formaggi di montagna come la spressa dop delle Giudicarie e il Misone magari accompagnati dal miele di montagna.
Nelle Valli Giudicarie, in particolar modo nella Valle del Chiese, è celebre e molto apprezzata la farina di Storo, l'oro giallo come è chiamata da queste parti. Con la farina gialla da secoli si prepara la "polenta carbonera", seguendo le antiche tradizioni di cottura lenta. A questa specialità vengono aggiunti burro, spressa e luganeghe appena prima di portare in tavola.
Per dolce concediti una fetta di torta ai piccoli frutti o alle noci del Bleggio e porterai a casa un ricordo gustoso del territorio.
Visitando l'altopiano delle Terme di Comano in mountain bike ti renderai presto conto della ricchezza ambientale presente: questa'area è infatti parte di una delle 651 riserve della biosfera UNESCO (in Italia ne sono presenti solo 13!) ossia quei luoghi dove il rapporto tra uomo e Natura è eccezionalmente equilibrato. Il territorio incluso nella biosfera è vasto e un assaggio ti farà venire ancora più appetito...
Pedala fino al Bosco Arte Stenico, aperto tutto l'anno, e poi spingiti fino alle cascate del Rio Bianco dove troverai la casa del Parco Naturale Adamello Brenta. Se alle visite naturalistiche preferisci qualcosa di differente, pedala fino a Stenico per visitare il suo castello medievale.
La Val Rendena e la Valle del Chiese
La Valle del Chiese è il proseguimento meridionale della più settentrionale Val Rendena. Da Carisolo, ai piedi della strada che scende dal Passo Campo Carlo Magno, si imbocca la ciclabile della valle che perde dolcemente quota giungendo a Tione. Poco più a sud il tracciato riprende il suo corso cambiando vallle e nome: da ciclabile della val Rendena a ciclabile del Chiese. L'itinerario si conclude sulle sponde del lago d'Idro, luogo ameno per dedicarsi ad attività sportive come il kitesurf, le ferrate o il parapendio. Lungo le due valli delle Giudicarie non si può fare a meno di fermarsi ad ascoltare i racconti riguardanti i dulciniani o quelli sulla famiglia dei Baschenis, pittori itineranti che per decenni lavorarono in Trentino affrescando anche la tenebrosa danza macabra della chiesa di San Vigilio a Pinzolo.
Dalla Val Rendena ti consiglio di fare una deviazione nella meravigliosa Val di Genova per ammirarne le cascate e la biodiversità e, se hai bambini, in Val Breguzzo dove si trova il Parco avventura Breg.
Scendendo lungo le ciclabili, all'altezza di Cimego, incontrerai anche l'accesso al
Sentiero Etnografico del Rio Caino... un altro luogo imperdibile prima di parcheggiare la bici sulle sponde del lago d'Idro.
Parlando di gastronomia, oltre alle leccornie già menzionate, se ami il pesce assaggia quello d'acqua dolce del lago d'Idro, trota e salmerino su tutti, se preferisci gli affettati degusta la pancetta e il cacciatore di Caderzone e il salame all'aglio della val Rendena.
Val d'Algone in MTB
Dalla vecchia strada che collega ancora oggi Stenico a Tione di Trento inizia la Val d'Algone, una delle valli minori delle Dolomiti di Brenta. Percorsa anche dal tracciato mountain bike di più giorni del Dolomiti Brenta Bike, la Val d'Algone è la protagonista assoluta di questo percorso. L'itinerario richiede un certo impegno fisico ma i panorami e i fuoristrada nel bosco ricompenseranno di gran lunga la fatica. La lunghezza è di 48 km per 1500 metri di dislivello. |
Valle del Chiese in MTB
Un itinerario in mountain bike impegnativo per scoprire il territorio della Valle del Chiese partendo da Lardaro. Il tracciato si sviluppa a monte della valle verso alcune malghe dove consiglio di fermarsi per uno spuntino genuino in quota.
L'intero percorso misura 24 km e circa 1500 metri di dislivello.
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Se cerchi qualcosa di più adrenalico o avventuroso in Alta Val Rendena, con l'ausilio degli impianti di risalita, potrai cimentarti nel nuovo
tracciato di downhill del Doss del Sabion, aperto solo la scorsa estate, oppure in divertenti freeride con vista sulle Dolomiti dopo un pranzo in malga.
Due giorni in mountain bike tra le Valli Giudicarie non sono di certo abbastanza per conoscere un territorio così ampio e variegato, ma sono comunque un buon punto di partenza per farti un'idea della varietà naturalistica, gastronomica e... ciclistica di questo angolo di Trentino ancora poco conosciuto al turismo di massa estivo.
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico