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Val Seriana in MTB: le bellezze del territorio in sella alla bici
La Val Seriana è quella valle che si estende verso nord – est dalla città di Bergamo per inoltrarsi verso l’area montuosa delle Alpi Orobie orientali, che trovano la loro massima espressione nelle vette alte più di tremila metri. A Ponte Nossa questa valle si ramifica: verso nord procede fino a Valbondione, al cospetto dei pizzi Coca, Redorta, Scais e delle famose cascate del Serio, verso nord – est raggiunge l’altopiano di Clusone e la conca della Presolana, con la presenza di quel massiccio montuoso calcareo alto 2500 metri che viene considerato, vista la sua imponenza e il suo valore estetico, la Regina delle Orobie.
In questo articolo
Val Seriana in MTB: uno sguardo alla cultura
L’ambientazione di questa pedalata è proprio la conca della Presolana, che da un punto di vista orografico fa parte della Val Borlezza – valle bergamasca che getta le acque del suo omonimo corso d’acqua nel vicino lago d’Iseo – ma ormai è uso comune considerare questa porzione di territorio all’interno della Val Seriana.
Raggiunto l’altopiano di Clusone, magari in sella a una bicicletta attraverso la pista ciclabile della Val Seriana, che ha inizio alle porte del capoluogo orobico, ci si può fermare per una sosta culturale proprio a Clusone. La Città dipinta affonda le sue radici nel XII secolo a.C. con i primi insediamenti umani, fino a raggiungere il massimo splendore durante l’epoca della Serenissima che diede un impulso produttivo e commerciale all’intero territorio. Ai giorni nostri possiamo apprezzare la secentesca Basilica dedicata a Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, oltre all’Oratorio dei Disciplini che custodisce un affresco realizzato da Giacomo De Buschis nel lontano Quattrocento rappresentante il Trionfo della Morte, la Danza Macabra e l’incontro tra vivi e morti e l’Oratorio Astronomico Fanzago che domina la splendida piazza Orologio.
Val Seriana in MTB: tour al cospetto della Presolana
Ma veniamo a noi e cominciamo a pedalare lasciando alle nostre spalle il pizzo Formico. Il nostro viaggio prende il via a Rovetta (650 m), poco oltre Clusone, e ripercorre il tracciato che fa da sfondo alla manifestazione agonistica MTB Presolana Race. Una giornata per attraversare borghi storici, alpeggi, rifugi, all’insegna della riscoperta di un territorio che ha tanto da offrire.
Questo paese è anche sede di monumenti storici come la Casa Museo Fantoni che custodisce le opere della nota famiglia di scultori e che da diverso tempo è annoverata tra i Luoghi del Cuore del FAI Fondo Ambiente Italiano.
Con spensieratezza si pedala immersi nei boschi profumati verso i borghi adiacenti Castione della Presolana. Alla nostra sinistra si staglia imponente la cresta che dal monte Blum conduce alla cima di Bares fin nei pressi del rifugio Rino Olmo, alla base del massiccio della Presolana. Bellissimi sono i prati e i pascoli di questo versante, dei veri tappeti erbosi di un verde brillante, che caratterizzano il lato orientale del monte Parè (1642 m) e del monte Valsacco (1772 m).
Evitando di raggiungere le baite di Aprico, si affrontano dure rampe, ma anche piacevoli sterrati, all’ombra degli abeti fino a sbucare su pendii prativi e radure impreziosite da edifici dal gusto architettonico tipicamente locale, realizzati con pietre e legno.
Qualche tratto selciato e cementato dove bisogna stringere i denti sono il preludio al panorama che si può godere una volta in cima a questa salita: l’onnipresente Presolana, ma anche il monte Scanapà e il monte Pora, quest’ultimo che raggiungeremo senza fretta per l’ora di pranzo.
Un sentiero adrenalinico dove porre attenzione ci permette di giungere al colle di Passerai, nei pressi della grotta Ramel, uno dei numerosi anfratti che lasciano intuire un’origine calcareo-carsica di questo territorio.
Lasciamo alla nostra sinistra la dura salita cementata (e segnalata come percorso MTB) che porta alla malga Campo e alla malga della Presolana, per dirigerci verso Bratto. La discesa di questa strada sterrata è ripida ma divertente e tra una zona di luce e una di ombra si ntravede la chiesa di San Péder che è posta su un cocuzzolo, quasi a difesa della valle dei Mulini. Questa piccola valle dal toponimo curioso ha un passato legato alla presenza di alcuni mulini che garantivano sostentamento alla gente del luogo. Ora non esiste più traccia di queste costruzioni, ma la valle resta famosa per altri spunti: quello escursionistico lungo un sentiero tra le alte pareti e quello legato all’arrampicata sulle vicine falesie.
Giunti a Rusio deviamo dalla Via del Latte, quel percorso di valorizzazione del territorio attraverso le sue peculiarità legate alla vita contadina e dei mandriani che effettuano la monticazione dei bovini durante la bella stagione. Rusio, che è una piccola frazione di Castione della Presolana, è una contrada con viuzze selciate e architetture contadine di un tempo; insomma, un luogo a due chilometri dal traffico ma dove si può godere pace e tranquillità, soprattutto in famiglia.
Dopo la contrada Denzil la parte più dura del percorso è terminata! Con le diverse rampe affrontate sin qui si intuisce la necessità per la maggior parte delle persone, comunque avvezze all’uso della bicicletta in montagna, di utilizzare e-MTB, che i noleggi locali sono in grado di fornire anche tramite l’ausilio del portale ufficiale valseriana.eu, sito web che identifica anche le realtà ricettive a cui far riferimento per la ricarica e-bike.
Il viaggio continua verso il passo della Presolana (1297 m), lasciando alle nostre spalle il pulpito panoramico dove è ubicata la malga Cornetto lungo la Via del Latte e la zona del rifugio Carlo Medici ai Cassinelli (1568), conosciuta da tutti come Baita Cassinelli, una delle strutture ricettive in quota raggiungibile tramite sentiero o carrareccia e in cui è possibile gustare piatti tipici della valle come polenta con formaggi di malga.
Dopo un aperitivo al passo, doveroso per spezzare una giornata sui pedali, si cambia versante e si entra in val di Scalve. La strada sterrata da percorrere alterna tratti in piacevole discesa a tratti in dolce salita su fondo buono e scorrevole. Alla sinistra lo spettacolo delle montagne della val di Scalve, con il pizzo Camino, il pizzo Tornello e il monte Venerocolo. Ad attenderci un bosco bellissimo e il Salto degli Sposi sulla Via Mala, così chiamato in onore a due sposi polacchi che persero la vita gettandosi da questo dirupo, in un alone di mistero tra leggenda e realtà. Un’altra chicca è la foresta regionale val di Scalve gestita dall’ente ERSAF con il percorso eco – didattico dell’Orso, meta di tante famigliole in cerca di frescura o semplicemente che vogliano staccare dalla frenetica vita quotidiana. I prati della località Colle Vareno (1373 m) sono molto vicini, anch’essi pullulano di gitanti e di bimbi intenti a godersi una domenica con gli amici.
Dopo pochissimi chilometri siamo alla base del monte Pora, poco sotto il rifugio Pian del Termen. Poche pedalate su sterrato ripido ci portano su una sorta di altopiano prativo con una vista eccezionale su Clusone, Rovetta e i paesi limitrofi, oltre alla Regina delle Orobie, il pizzo della Presolana. Dei dolci saliscendi permettono di superare il rifugio Pian de la Palù fino a giungere al rifugio Leonida Magnolini, posto a 1612 m di quota alla base del monte Alto. Questo è, dopo la sosta al passo della Presolana, il punto di ristoro dove poter consumare un lauto pranzo.
Con la pancia piena si può tranquillamente prendere la via del ritorno scendendo alla base degli impianti sciistici del monte Pora e proseguendo su asfalto fino a Castione della Presolana, con una breve ma interessante digressione in val di Tede presso Onore, prima di concludere questo viaggio in MTB a Rovetta, paese dei bertù (una varietà di ravioli) dove viene coltivato il pregiato mais rostrato rosso.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!