Ma è possibile fare le Cinque Terre in bici? La domanda è legittima perché dalle immagini che siamo abituati a vedere, con i borghi abbarbicati sulle rocce a strapiombo sul mare, sembrerebbe impossibile riuscire a pedalare tra Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Rio Maggiore. In realtà lo si può fare ed è un vero spettacolo... ecco come!
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Cinque Terre in bici: una meraviglia!
Siamo innamorati della Liguria e negli anni ci siamo stati più e più volte. Ti abbiamo già parlato del percorso dell'Alta Via delle Cinque Terre in MTB, suggestivo e tecnico al punto giusto da estasiare gli amanti del fuoristrada. In questa occasione invece ti voglio raccontare di un percorso più cicloturistico, adatto ad esplorare il Parco Nazionale delle 5 Terre in bici da corsa o da viaggio.
Il tragitto è tutto su asfalto e segue la strada panoramica delle Cinque Terre da Levanto a La Spezia. Un itinerario di media difficoltà, con circa 800 m di dislivello concentrati nella parte iniziale. Se non ti accontenti dei panorami e vuoi visitare anche i borghi, preparati ad aggiungere un bel po' di dislivello per scendere e risalire dal mare, anche se il mio consiglio è quello di dividere la visita in due giorni e goderti la pedalata in modo più rilassato. Tra l'altro, se ami gli itinerari di lunga percorrenza, questo tratto di strada è incluso nella variante al percorso europeo Eurovelo 5 della via Romea Francigena.
Da Levanto si sale subito
Lasciamo Levanto e il suo ampio lungomare per dirigerci verso l'entroterra e dopo circa un chilometro oltrepassiamo il torrente Ghiararo per imboccare la SP38 verso La Spezia. La strada inizia quasi subito la sua ascesa verso le montagne a ridosso del mare. La salita verso il passo del Termine è lunga circa dieci chilometri con una pendenza media del 7,5%, ma ha un andamento a strappi. Si passa di buona lena il borgo di Legnaro mentre verso sud appare Fontona. Volgendo indietro lo sguardo si può ammirare Levanto dall'alto. Passata Chiesanuova la strada concede un po' di respiro e si giunge al colle di Gritta, a 330 m, da dove si può imboccare la deviazione verso Monterosso.
Restiamo in quota e proseguiamo con panorami sulla prima delle Cinque Terre in bici e su punta Mesco. Poco più avanti del colle si raggiunge il santuario di Nostra Signora di Soviore che è un'ottima scusa per una pausa fotografica e per tirare il fiato. Non manca molto alla conclusione della prima e più seria asperità della giornata. Il passo del Termine e la deviazione verso le 5 Terre in bicicletta sono raggiunti.
Pedalando la panoramica delle 5 Terre
Ci si può riposare un po' prima di iniziare un saliscendi costante e piacevole. La strada è poco trafficata, soprattutto se ci si passa in settimana. Si pedala verso l'entroterra e i terrazzamenti caratteristici del paesaggio costiero lasciano spazio a boschi tipici della macchia mediterranea.
Lasciata alle spalle anche la deviazione verso Vernazza, ci si dirige verso la metà del percorso. L'andatura aumenta decisamente, i saliscendi sono dolci e mai troppo impegnativi. La strada, dopo essersi addentrata per un po', esce nuovamente verso il mare e i terrazzamenti che dipingono il paesaggio tornano a dominare l'orizzonte, interrotti soltanto dal tuffo della terra nel mare. Corniglia appare laggiù, appesa alle rocce che si tuffano nel mar Ligure. Si giunge a Volastra, scendendo dolcemente verso Manarola, finora il più accessibile dei paesi delle Cinque Terre in bici. Itinerari come questi ti fanno far pace con i sensi e con le sventure che la vita riserva.
Passata la deviazione verso Manarola, si risale brevemente per raggiungere la prima galleria della litoranea delle Cinque Terre. Appena oltre si giunge a Riomaggiore ed oltrepassata anche la sua vallata, con la Madonna di Montenero sulla sinistra, risaliamo un po' per iniziare a scorgere le ultime propaggini del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Di fronte a noi, in lontananza, si intuiscono le isole del Tino e del Tinetto e parte di Palmaria, che sorge proprio di fronte a Portovenere.
Ormai la città è vicina e il traffico aumenta. Si passa la galleria e ci si trova di fronte il golfo di La Spezia con l'Arsenale e il porto. La rapida discesa ci conduce alla periferia della città e il più rapidamente possibile ci si porta verso la stazione dei treni. Ti consiglio di rientrare a Levanto con il treno, comodo e a tratti anche panoramico: controlla però di poter caricare la bici. In alternativa puoi rientrare lungo la val di Vara ma devi avere un buon allenamento per chiudere l'anello in un giorno e ti godresti meno i panorami della litoranea.
Il percorso lungo la strada panoramica delle Cinque Terre in bici si conclude qui e sono certo che se lo seguirai anche tu, ti lascerà ricordi indelebili.
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