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Valle d'Itria in bicicletta
lifeintravel.it
Luogo
Puglia
Durata
Fuggitivo (1 giorno)
Lunghezza
18 km
Percorso
Lineare
Dislivello
0 - 500 m
Difficoltà
Micro avventura
Tipo di fondo
100% Asfalto
 
 
Quanti trulli! Questa è la prima affermazione di un cicloviaggiatore che si appresta a varcare le porte della Valle d'Itria in bicicletta, l'area geografica compresa tra Martina Franca, Cisternino e Locorotondo. Questa zona della Puglia, come un orto fertile in piena estate, è punteggiata da decine di masserie, storiche e più recenti, dove si promuovono i prodotti della terra, la qualità della vita e il territorio unico della Valle d'Itria.

Muretti a secco e antichi trulli

I palazzi barocchi del centro storico di Martina Franca (segni particolari: 431 m di altitudine e bei panorami sulla Valle d'Itria) sono un ottimo punto di partenza per l'itinerario in bicicletta attraverso le masserie dei dintorni. Pedalando lungo strade secondarie e poco trafficate si esce dalla cittadina immergendosi nei paesaggi della Valle d'Itria. Fichi d'india, querce, timo selvatico, i profumi inebriano lo spirito, i muretti a secco delimitano le strade già percorse da secoli e accompagnano all'ingresso delle masserie.

muretti a secco

Alcuni muretti a secco sono stati costruiti decenni fa e, proprio come i trulli, resistendo alle intemperie, ai venti, ai cambiamenti imposti dall'uomo all'ambiente, sono giunti intatti ai giorni nostri. Pedalando in direzione della Masseria Madonna dell'Arco dopo un paio di leggeri saliscendi, appare all'orizzonte la suggestiva Locorotondo (conosciuta come u Curdúnne in dialetto barese) che, dai suoi 410 metri, domina le campagne circostanti. Inserita da qualche anno tra i borghi più belli d'Italia, Locorotondo è chiamata così per la forma particolarmente "tondeggiante" del suo centro storico. masseria trulli valle d itria biciLa vista gode dei colori della Puglia: il marrone intenso della terra è spezzato solo da ordinate macchie gialle di fiori primaverili e anticipa l'argentea vibrazione delle foglie d'ulivo al vento, un vero tripudio di stimoli per chi viaggia a due ruote.

Quell'intenso sapore di mozzarella...

La vera mozzarella pugliese si deve degustare appena fatta, calda e profumata e alla Masseria Madonna dell'Arco lo sanno bene visto che la producono tutti i giorni con estrema maestria.  E' questione di pochi secondi e il pezzo di mozzarella viene tolto dall'acqua a 90° per essere intrecciato. Tra i prodotti tipici della Valle d'Itria non ci sono però solo le mozzarelle: focaccia, salumi, orecchiette... tutto stuzzica l'appetito soprattutto dopo un giro in bicicletta.
produzione mozzarelle
Il tracciato prosegue verso Locorotondo salendo dolcemente e scendendo nuovamente. Dal tetto panoramico della Masseria Aprile, dove è anche possibile pernottare, il paesaggio è davvero ammaliante: Locorotondo è il protagonista principale del quadro con le sue case bianche e la sua geometria unica, tutt'intorno ulivi, vigneti, quercie e prati in veste primaverile creano una cornice indimenticabile.

A due pedalate da Locorotondo

L'itinerario ciclabile corre tra i muretti a secco, i confini di proprietà, regalando viste mozzafiato e la possibilità di respirare un po' di Puglia autentica.

panorama su locorotondo

Se hai tempo e un minimo di allenamento, dalla rotonda poco oltre la Masseria Aprile, potrai cimentarti nell'ascesa al paese per visitarne il centro storico, le numerose chiese, la torre dell'orologio e l'ecomuseo della Valle d'Itria. Noi, dopo un giro completo della rotonda in onore di Locorotondo, abbiamo deviato sulla destra seguendo le indicazioni per Cisternino e l'itinerario ciclabile numero 3 della Valle d'Itria (segnaletica marrone).

itinerario ciclabile valle d itria

Alcuni trulli manifestano una certa insofferenza al tempo passato, altri sono stati ristrutturati di recente e profumano di fresco e intanto, tra un pensiero e un altro, lo sguardo può spaziare in tutte le direzioni mentre si continua a pedalare verso il punto di arrivo dell'itinerario ciclabile. Un ultima salita, forse più impegnativa delle altre, per raggiungere la parte più alta della Valle d'Itria e Martina Franca.
Il sole scompare lento ma inesorabile all'orizzonte e noi ci accingiamo a parcheggiare la bicicletta in attesa di un nuovo percorso da scoprire.

I trulli della Puglia

Quando si parla di trulli (o caseddə in Valle d'Itria) non si può che pensare alla Puglia, la regione dello stivale d'Italia. I più antichi esemplari di questi particolari edifici a pianta rotonda risalgono al XVI secolo ma si crede che anche prima  venissero utilizzate costruzioni del genere. La maestria e la precisione con cui, nel corso degli anni, si è imparato ad erigere questi strabilianti "monumenti al territorio" è ormai leggendaria sebbene negli ultimi decenni purtroppo, questa particolare abilità sia diventata ricchezza di pochi trullari. Sinuosi e puliti nelle forme, i trulli sono da sempre costruiti con le pietre dei campi utilizzando il metodo della muratura a secco. Composti generalmente da tre strati di materiale hanno la peculiarità di isolare l'ambiente interno dal caldo soffocante estivo e dal freddo invernale anche se la tecnica di costruzione con muri spessi riduce notevolmente lo spazio fruibile. Nella Valle d'Itria esistono innumerevoli esempi di trulli restaurati o originali e carpire i segreti della struttura non è affatto facile...

masseria aprile

Se torni a Martina Franca in orario di punta, presta massima attenzione al traffico e procurati un frontalino o una luce da bicicletta per essere più visibile anche agli altri utenti della strada.
Il Gal della Valle d'Itria mette a disposizione gratuitamente una mappa dei tre comuni con strade secondarie, itinerari ciclabili e sterrati da seguire in bicicletta. Puoi scaricare la cartoguida sul sito ufficiale del Gruppo Azione Locale
Per organizzare il tuo viaggio in bicicletta attraverso la Valle d'Itria, per conoscere i luoghi tipici e più caratteristici puoi anche rivolgerti al simpatico Fanio di cyclingpuglia.it e imparare ad amare questa terra con chi ci vive e la vive tutti i giorni!

 

 
 

Cosa vedere

  • I trulli della zona di Martina Franca
  • La rete ciclabile "naturale" della Valle d'Itria
  • Centro storico di Martina Franca
  • Scorci su Locorotondo
  • Pranzo in masseria all'insegna dei prodotti locali
  • Come raggiungo Martina Franca? Puoi raggiungere Martina Franca in automobile con la SS172 da Taranto, con la SS172dir da Fasano o da Brindisi con la SP581 e la SS16. Per raggiungere Martina Franca in treno invece puoi salire sui convogli della tratta Bari-Martina Franca-Taranto o della Martina Franca-Lecce.
  • L'itinerario è segnalato? L'itinerario non è segnalato, quindi consigliamo di scaricare la traccia GPS. 
  • Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua, soprattutto nei paesi.  
  • Com'è la qualità delle strade dell'itinerario? Il percorso è asfaltato e sterrato. L'asfalto non è sempre in condizioni olttimali, mentre gli sterrati sono battuti! 

Dove dormire a Martina Franca

Appena oltre il centro di Martina Franca, in una posizione tranquilla lontano da strade trafficate sorge l'Hotel Villa Rosa. Spazi grandi, camere pulite, wifi in tutta la struttura, l'hotel Villa Rosa è un ottimo punto di appoggio per un viaggio in bici attraverso la Valle d'Itria.
Se vuoi provare un'esperienza diversa dormendo in un trullo, la Masseria Aprile si presta benissimo a questo scopo: le antiche costruzioni sono state ristrutturate e rese accoglienti anche per chi viaggia in bicicletta.

Dove mangiare

Se viaggi in Puglia in bicicletta dovresti provare a pranzare in una masseria tradizionale. Noi abbiamo visitato la Masseria Madonna dell'Arco dove, dopo aver assistito alla produzione della mozzarella (e che mozzarella!), abbiamo assaporato i sapori della terra spaziando dai formaggi (ricotta fresca, mozzarella appena fatta ancora calda, caciocavallo), ai salumi (il capocollo in primis), alla focaccia pugliese con pomodorini e alle immancabili orecchiette alle cime di rapa (quelle originali non si trovano tutto l'anno...)
Ultima modifica: 03 Giugno 2024
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Vero

Correva l'anno 1983: anch'io vidi per la prima volta la luce del sole estivo e sorrisi.  Nel 2007 ho provato per la prima volta l'esperienza di un'avventura a due ruote e, da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno... nel 2010 sono partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la nostra prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, Il Sudafrica e Lesotho... e il #noplansjourney...

Se non siamo in viaggio, viviamo sul lago d'Iseo!

Su lifeintravel.it trovi tutti i nostri grandi viaggi insieme (e non)!

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@Sangioss sì, in effetti è un grosso cambiamento ma ormai necessario. Ci sono tanti aspetti che ancora possono essere migliorati ma ...
grazie mille per l'aggiornamento, sapevo dei cambiamenti perché già quando la stavamo pedalando noi qualche anno fa erano in corso ...
osservazioni giustissime Gianmaria! Di sicuro filo e guaina nel freno meccanico hanno molta importanza nel garantire una buona scorrevolezza e ...
Ciao Leo, più che un restyling sembra un cambiamento profondo sotto tutti gli aspetti e, come ogni cambiamento, coglie alla ...