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Ciclabile delle città murate: da Soncino a Pizzighettone
La campagna cremonese, nella sua semplicità, sa offrire un ventaglio molto ampio di sentieri, mulattiere, strade gravel praticamente a dislivello nullo, ma estremamente divertenti. Se poi nella ricetta della semplicità aggiungi alcune città ricche di storia e cultura come Pizzighettone, Soncino, Soresina e lo snodo delle Tombe Morte a Genivolta, unisci i punti e ottieni l'itinerario ciclabile delle Città Murate, breve ma molto divertente e alla portata di tutti.
Dati tecnici
Ciclabile delle Città Murate: da Soncino a Pizzighettone
Partenza/Arrivo | Soncino/Pizzighettone |
Tempo | 3-4 ore |
Dislivello |
irrisorio
|
Lunghezza | 42 km |
Tipologia di strada |
Asfalto 58 %
Sterrato 42 %
|
Bici consigliata |
Mountain Bike
Gravel
Bici da viaggio
|
Difficoltà | |
Panorama |
La Ciclabile delle Città Murate: da Soncino a Pizzighettone
Chiamata erroneamente "ciclabile" delle città murate, ma essendo "solo" una ciclovia mista che scorre su strade di campagna secondarie, sentieri, mulattiere sterrate e qualche breve tratto su asfalto, questo piattissimo ma interessante percorso nasce per collegare Soncino e Pizzighettone, due delle tre città fortificate della provincia di Cremona (assieme a Crema). Vista la difficoltà inesistente e la brevità del percorso che quindi si presta a tutte le gambe, anche le meno allenate, puoi dedicare una giornata intera a questo piccolo tour della campagna cremonese, spendendo una buona parte del tempo tra siti di interesse culturale e lungo i corsi d'acqua a fare birdwatching. Potrai inoltre considerare l'idea di inserire questo percorso in un itinerario più lungo, scegliendo una delle numerose offerte ciclabili nella zona come lungo il Canale Vacchelli verso Crema o il Naviglio Cremonese verso Cremona, oppure addirittura sconfinare nelle province di Lodi lungo la Ciclovia dell'Adda oppure di Brescia passando da Orzinuovi, situata proprio sulla Ciclovia dell'Oglio.
Per quasi tutto il percorso la cartellonistica è presente, ma in alcuni incroci anche critici l'incuria e l'assente manutenzione del tracciato hanno causato delle lacune o gravi errori nella segnalazione: a tal proposito il consiglio personale è usare un GPS con la traccia (che puoi scaricare dal box qui sopra, nella sezione GPS) o un'app di navigazione. In ogni caso sarà mia premura segnalarti i punti critici in cui fare attenzione o dove ignorare la cartellonistica che ti condurrebbe su tratti troppo trafficati o fuoristrada.
Soncino e la Rocca Sforzesca
L'itinerario della ciclabile delle città murate parte da Soncino, ridente cittadina nella provincia di Cremona eletta borgo più bello d'Italia. Partiamo simbolicamente davanti alla Rocca Sforzesca costruita nel 1473 dall'architetto Bartolomeo Gadio per i signori milanesi. Si tratta di un gioiello tra le fortezze sforzesche e insieme all'imponente cinta muraria difensiva eretta nel Medioevo e rifatta nel '400 rende Soncino la prima importante città murata che incontreremo in questo itinerario.
Prima della partenza dedica un po' di tempo a una visita guidata della rocca, con le sue 4 torri di cui una cilindrica a sud-ovest (che deve la particolare struttura al riutilizzo di un preesistente torrione della cinta muraria), la Torre del Capitano (praticamente una fortezza dentro la fortezza), il ponte levatoio, le segrete o il primo piano della corte e gli interessanti affreschi. Oltre alla rocca, Soncino offre la possibilità di visitare il Museo della Seta negli ambienti dell'ex-filatoio (il palazzo giallo a fianco del castello), numerosi mulini, la Casa degli Stampatori, il meraviglioso soffitto blu della Chiesa di Santa Maria Assunta o ancora, non lontano dal centro, la rinascimentale Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Dopo aver goduto dell'offerta culturale della cittadina punto di partenza e aver riempito le borracce di fianco al Monumento ai Caduti, possiamo lasciarci alle spalle Soncino pedalando in discesa verso sinistra. Costeggiamo le mura del borgo in Viale delle Rimembranze, alberato, alla fine del quale troviamo il primissimo cartello dell'itinerario che ci fa svoltare a destra lungo la strada secondaria asfaltata di Via Gazzuoli, che seguiremo interamente fino all'arrivo a Genivolta. Prendiamocela con calma, e soffermiamoci al punto panoramico, da cui si gode della vista sui campi circostanti e dello skyline di Soncino. Su questa strada secondaria dovremo fare attenzione più alle galline in libertà che al traffico. Dopo i primi 4 km di asfalto e passando di fianco a una pittoresca chiesetta, ne iniziano altrettanti di gravel, fino a raggiungere l'abitato di Genivolta. Questi, come tutti i successivi tratti sterrati, sono irregolari e dopo la pioggia dovrai fare lo slalom delle buche e fare attenzione alle più profonde!
Genivolta, le Tombe Morte e i Tredici Ponti
Appena finito il tratto gravel ci troviamo su asfalto ad attraversare un piccolo ponte: insieme a un cartello deturpato che ci dovrebbe indicare che il canale che attraversiamo è lo Scolmatore del Canale Vacchelli e che davanti a noi si trova la piccola centrale idroelettrica, entriamo ufficialmente il piccolo paesino di Genivolta. Proseguiamo per tutta via Graffignana e poi svoltiamo a destra su via Castello, anche se possiamo permetterci di uscire dalla traccia e svoltare a sinistra per girare tra le vie del paesino, che è un po' come fare un salto indietro nel tempo: insegne di botteghe che furono, il maestoso Comune, i piccoli negozi di alimentari, il bar - fulcro della vita sociale del paese - e lo smilzo campanile... Ritorniamo sui nostri passi e al fondo di via Castello incrociamo la SP498 Soncinese, in cui ci immettiamo per meno di un centinaio di metri e tornare su secondaria.
Da qui costeggeremo per circa 1,5 km lo Scolmatore del Canale Vacchelli sino all'attrazione principale di Genivolta, la sua località Tombe Morte. Non ti spaventare, non c'è nulla di macabro: l’appellativo di Tombe Morte deriva, con ogni probabilità, dalla presenza in tale sito di uno o più manufatti (tombe, tombini) caduti in disuso. Questo punto vede riunirsi i navigli Civico di Cremona, Grande Pallavicino (dall'Oglio), le rogge originate dai fontanili tra Cremona e Bergamo e il Canale Vacchelli che porta le acque dall'Adda: qui è interessante l'incrocio di canali alti e bassi, fontane, chiuse e cascate creato per regolare i flussi d'acqua alla campagna circostante, passando per la località Tredici Ponti. Rubiamo le parole a Carlo Cattaneo, profondo conoscitore dell'idrografia lombarda:
[...] Nello spazio di soli duecento passi, presso Genivolta, la strada da Bergamo a Cremona incontra tredici acquedutti e li accavalca coi Tredici Ponti.
Questo importante snodo viario per noi in bici è in realtà un ben più importante snodo idrico per l'economia e l'irrigazione di circa 85.000 ettari di campagna. Proprio in corrispondenza di questo punto dobbiamo fare attenzione, perché abbiamo ben 4 scelte possibili, tutte ciclabili: in corrispondenza del cartello informativo sulla località parte il Sentiero della Libellula che conduce a Cumignano sul Naviglio, se non attraversiamo il ponte principale e proseguiamo verso sud raggiungeremo i Tredici Ponti e imboccheremo la Ciclabile dei Navigli Cremonesi, se attraversiamo il ponte e proseguiamo diritto risaliremo lungo il Canale Vacchelli in direzione di Crema e Spino d'Adda. Come ultima scelta ho tenuto quella che interessa a noi: per proseguire sulla Ciclabile delle Città Murate dobbiamo attraversare il ponte principale e appena dopo svoltare a sinistra: purtroppo in questo punto il cartello della Ciclabile non è chiaro, ma possiamo seguire quello che indica Strada del Gusto Cremonese (come vedi nella foto sottostante).
Da qui parte un divertente tratto che costeggia prima il canale impetuoso, poi una roggia placida, tra campi di grano e alcune delle più grandi cascine della provincia di Cremona. Finito il tratto lungo la roggia ritroviamo l'asfalto, in prossimità del Santuario di Ariadello, dove puoi fermarti per una visita e una sosta presso la zona pic-nic. In questi 4,5 km che ci separano da Soresina è bene prestare attenzione perché stiamo attraversando la sezione più trafficata di bici e pedoni.
Soresina, San Bassano e il Serio Morto
Al termine della ciclopedonale entriamo ufficialmente in Soresina. Se avessimo bisogno di un controllo alla bici - prima di addentrarci in città - possiamo fare un salto da Cicli Il Biker, proprio lungo la Ciclabile delle Città Murate. Oltre alle numerose chiese, questa vivace cittadina può essere visitata per il suo Cimitero Monumentale, l'Osservatorio Astronomico Pubblico, il Teatro Sociale o la Sala del Podestà con i suoi dipinti cinquecenteschi o il maestoso camino. Se poi vogliamo spostarci sull'aspetto gastronomico, possiamo fare una sosta tattica allo Spaccio della famosa Latteria Soresina per qualche prodotto caseario.
Non dimentichiamoci che a Soresina (grazie Loris per la segnalazione!) presso il Palazzo Vertua Robbiani potrete trovare la Collezione velocipedi e biciclette antiche A. & C. Azzini, una raccolta di gioielli a due ruote, un museo dei velocipedi, assolutamente da non perdere!
Tagliata la città da nord a sud, ci troviamo lungo via IV Novembre. La attraversiamo e dopo il passaggio a livello ci ritroviamo nel gravel puro. Qui i cartelli mancano e in due occasioni è bene seguire la traccia GPS, soprattutto al km 19,9 in prossimità di una cascina disabitata, dove l'indicazione, oltre ad essere caduta a terra è erronea: tenere la sinistra, perché dovremo dirigerci verso una villa di colore giallo (vedi la foto sotto).
Raggiunto l'elegante e imponente cancello, ricomincia l'asfalto, che ci conduce al sottopasso che ci fa evitare la SP415 Paullese e successivamente ci porta a incontrare le prime case del piccolo paese di San Bassano. Potremmo anche decidere di tirare dritto e raggiungere il centro, ma per restare fedeli alla Ciclabile delle Città Murate svoltiamo a sinistra in via cimitero, percorriamo un breve tratto di ciclabile e superato un viale alberato entriamo a Cappella Cantone.
Passata la Chiesa di Santa Maria Annunciata e prima della rotonda svoltiamo a destra, per riguadagnare la natura per un breve e rapido tratto da 2,3 km (teniamo la destra in direzione Tenuta degli Highlanders) e a tutta velocità raggiungere nuovamente San Bassano. In questo paesino pedaliamo su asfalto fino al ponte che attraversa il Colatore Serio Morto, per poi svoltare bruscamente a sinistra e ritrovarci nella carrareccia di campagna che lo costeggia.
Questo corso d'acqua rettificato negli anni trenta del XX secolo scorre nella valle fluviale dell'antico corso del fiume Serio e interseca le anse fluviali residue che accolgono un'interessante vegetazione e fauna di palude e ripa: salice bianco, platano, pioppo e robinia e allodola, cardellino, fringuello, allocco, fagiano, usignolo e picchio.
Pizzighettone, seconda città murata
Costeggiamo il Serio Morto - attenzione a tre punti dove l'argine è parzialmente franato - per circa 4 km, fino a ritrovare un cartello marrone della Ciclabile delle Città Murate. Da qui, e cioè dalla Cascina Vallate Ponte, sarà solo asfalto per gli ultimi 10 km circa.
Siamo già nel comune di Pizzighettone, ma l'itinerario viene reso interessante dal tratto verso la frazione di Ferie, dove affrontiamo l'unico insignificante dislivello fino a svoltare bruscamente a sinistra e proseguire all'ombra degli alberi.
Raggiungiamo l'ultimo incrocio pericoloso, quello con la SP13, e appena attraversata vedremo il cartello della cittadina di Formigara: senza nemmeno entrarci svoltiamo bruscamente a sinistra nella stradina secondaria, via Pizzighettone.
Il nome non è casuale: questa stradina secondaria praticamente deserta - se non fosse per qualche mezzo agricolo in transito - ci condurrà in circa 6 km al cartello con la città murata di destinazione, Pizzighettone. Oltrepassato nuovamente il Colatore Serio Morto svoltiamo a destra rimanendo sulla ciclabile. Poche centinaia di metri dopo possiamo goderci l'ingresso in città attraverso la breccia nelle mura ed eccoci in Piazza d'Armi.
Svoltando a destra, all'interno delle mura, troviamo subito l'ufficio turistico per una visita alla città oppure per l'ingresso al Museo dei Mestieri e delle Arti di una volta. Possiamo concludere l'itinerario della ciclabile delle Città Murate costeggiando (o visitando) le prigioni, passare sotto alla Torre del Guado (dove tra l'altro fu rinchiuso il re di Francia Francesco I) e fermarci per una vista del centro storico dal ponte Trento e Trieste, dove termina la traccia.
Come per Soncino, possiamo pensare di dedicare qualche ora alla visita di Pizzighettone. Questa importante cittadina fortificata sorge sul fiume Adda e ha la particolarità di essere circondata da mura ben conservate e di essere tagliata a metà: una parte orientale più antica e grande e l'occidentale borgata di Gera al di là del fiume con la poetica chiesetta di San Pietro, assolutamente da vedere al tramonto, quando il sole si riflette sulla facciata affrescata e dorata.
La cittadina fu un importante caposaldo fortificato sin dal medioevo, per poi essere ampliata e potenziata sotto i potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi, milanesi, le Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo, i Borbone, i Savoia, Napoleone... Oltre alla già citata chiesa di San Pietro, il giro delle mura, la Torre del Guado e i Musei, potrai visitare la Chiesa di San Bassano Vescovo e passeggiare per le pittoresche vie del centro per gustarti un buon gelato.
Collegamenti interessanti
La Ciclabile delle Città Murate permette svariati collegamenti, per unire strategicamente questo itinerario a tracce più complesse o nell'ottica di un viaggio più lungo:
- Da Soncino, spostandoti verso est appena dopo l'attraversamento del ponte sul fiume Oglio incrocerai la lunga Ciclovia dell'Oglio;
- Da Genivolta e più precisamente dalla sua località Tombe Morte potrai scegliere se muoverti verso Crema lungo la Ciclabile del Canale Vacchelli, verso Cremona lungo la Ciclabile dei Navigli Cremonesi o affrontare il breve ma interessante Sentiero della Libellula;
- Da Pizzighettone, sia sulla destra che sulla sinistra orografica, potrai procedere verso sud per congiungerti alla Ciclovia del Po, mentre se scegli di raggiungere Maleo, puoi risalire la Ciclovia dell'Adda.
Insomma, la Ciclabile delle Città Murate può essere affrontata come escursione singola oppure all'interno di un progetto di viaggio più approfondito. Cosa aspetti??
- Soncino, con le sue mura, la Rocca Sforzesca, le chiese, i mulini, il Museo della Seta e la Casa degli Stampatori
- Genivolta e il suo aspetto di un tempo
- Le località Tombe Morte e Tredici Ponti, dove fermarsi a contare i numerosi corsi d'acqua e indovinarne le direzioni
- Fermarsi per un po' di birdwatching lungo il Colatore Serio Morto
- Pizzighettone con il ponte sull'Adda, la fortezza, la Torre del Guado, le Prigioni e la bellissima San Pietro nella borgata Gera
- Come raggiungo Soncino o Pizzighettone? Entrambi sono facilmente raggiungibili in auto. In treno puoi avvicinarti a Soncino (Crema, Chiari, Soresina) con i treni regionali da Milano Centrale o Cremona. Pizzighettone (e Ponte d'Adda) è più semplice da raggiungere, poiché fornita dai treni di Trenord Milano-Mantova o Codogno-Mantova.
- L'itinerario è segnalato? La cartellonistica è quasi sempre presente ma a volte è posizionata erroneamente. Per essere sicuri di non smarrire la strada consigliamo di scaricare la traccia GPS.
- Sono presenti fontane o fonti d'acqua in generale? Lungo l'itinerario si trovano diverse fonti d'acqua in quasi tutti i paesi attraversati.
- Com'è la qualità delle strade e della Ciclabile delle CIttà Murate in generale? Il percorso è in buono stato. Si sviluppa su sterrato, strade secondarie asfaltate a bassissimo traffico, ciclabili e sentieri.
- Dove dormire lungo la ciclabile delle città murate? A Soncino al B&B Pedali e Petali Bed and Bike e a Pizzighettone alla Residenza la Torre B&B
- Cosa mangiare lungo la ciclabile delle città murate? I piatti della zona sono numerosi, poiché queste terre sono influenzate culturalmente dalla cucina lodigiana, cremonese, cremasca, bresciana e bergamasca. Tortelli cremaschi, brasato, pasta fresca alla zucca, mostarda, fagioli con le cotiche e torrone sono i piatti per eccellenza.
- Soncino turismo: dove trovare informazioni sul comune di Soncino.
- Pizzighettone Turismo: sito di informazioni turistiche del comune di Pizzighettone.
- InLombardia: il portale turistico della Regione Lombardia
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Francesco G
ITA - Ho 33 anni e sono piemontese, anche se da qualche anno vivo e lavoro in Lombardia. Dopo un inizio da totale inesperto in questo campo, mi sono avvicinato al mondo dei cicloviaggi e della bicicletta sempre più. Oggi posso definirmi "cicloviaggiatore", e assieme all'altra mia passione - il videomaking - non mi fermerei mai! Cyclo ergo sum, pedalo quindi sono, per cercare di capire perché andare in bici sia così bello, terapeutico, ricco... E ogni volta che provo a capirlo, non ce la faccio, e sono costretto a ripartire sui pedali!
ENG - I'm from Piedmont and I'm 33 years old, I have been living and working in Lombardy for a few years. After a start without any competence in this field, I then approached the bicycle world more and more. Today I can call myself a bicycle traveller and videomaker who would never ever stop. Cyclo ergo sum, I cycle therefore I am. I ride my bike trying to understand why it is so beautiful, rich, therapeutic. And every time I try, I do not understand it. So I must leave again...
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico