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Monte Fumaiolo in mountain bike: alle sorgenti del Tevere fuoristrada
Un tour MTB sugli Appennini al confine tra Emilia-Romagna e Toscana, dove uno dei fiumi più importanti d'Italia sgorga dalle viscere della terra per scorrere fino alla capitale. Il Tevere nasce poco sotto la cima del monte Fumaiolo e in MTB questo anello breve, ma intenso passa anche dalla sorgente, laddove il fiume inizia il suo viaggio nel cuore degli appennini fino a Roma ed oltre.
In questo articolo
Monte Fumaiolo e sorgenti del Tevere fuoristrada
Questo itinerario MTB è stato seguito in una parentesi del nostro viaggio in bici #transitalia attraverso gli Appennini e quindi il punto di partenza è il campeggio in cui abbiamo alloggiato che si trova poco sopra alla località Balze di Verghereto, a oltre 1200 m di quota. Dal campeggio Tiber, posto accogliente immerso in un bosco, si scende per qualche decina di metri sulla strada principale per deviare subito a destra su forestale ad una curva prima del laghetto.
Il panorama è subito suggestivo, soprattutto se si raggiunge la località nel periodo autunnale quando le latifoglie che coprono i pendii della zona si tingono di mille colori.
Dopo pochi metri di agevole strada pianeggiante, la sterrata si stringe e diventa un sentiero roccioso, particolarmente insidioso se sul fondo sono presenti foglie bagnate. Con un po' d'attenzione si completa il tratto tecnico e tenendo la sinistra si scende ancora verso Balze di Verghereto su strada ghiaiosa. A metà discesa circa si svolta a destra e ancora subito a destra in piano.
Un bel percorso nel sottobosco ci fa ricongiungere alla strada che conduce con belle pendenze al Poggio Mula d'oro, zona di cinghiali ed in questo periodo... di cacciatori!
Lungo l'itinerario è obbligatoria una sosta per degustare le more selvatiche presenti in quantità. Aggirata la collina si inizia a scendere lungo un sentiero in mezzo al fango che dopo qualche centinaia di metri si ricongiunge alla strada che sale da Verghereto. La si segue in discesa fino alla prima curva dove si svolta a destra: altro sentiero tecnico e “sporco”. In pochi minuti si incrocia nuovamente la strada e la si attraversa per risalire pochi metri a spinta il pendio fino ad avere un ampio panorama sul monte Fumaiolo.
Proseguendo sul sentiero questa volta la vista si apre sui calanchi della vallata ai piedi del Poggio Alto: lo spettacolo è degno dei canyon americani o delle formazioni rocciose della Cappadocia! Restiamo in ammirazione per un po' e quindi proseguiamo svoltando su un piccolo sentierino sulla destra in mezzo al bosco: attenzione perchè non è facile trovare il percorso corretto in questo tratto.
Una volta ripresa la strada forestale non ci vuole molto per raggiungere Montecoronaro dove ci si immette, questa volta in salita, sulla strada principale verso Monte Fumaiolo.
La si segue per qualche chilometro fino a raggiungere il bivio che scende verso Bagno di Romagna. Qui si tiene la destra sempre in salita verso il monte Fumaiolo ma poco oltre si lascia la strada per imboccare sulla sinistra la forestale verso il rifugio Giuseppe.
Un bellissimo percorso nel bosco conduce al piccolo edificio dove si tiene la destra ancora una volta per risalire verso località Faggio Scritto dove si trova un ampio parcheggio. Da qui si sale ripidamente verso il rifugio Biancaneve, punto più alto dell'itinerario in MTB.
Se capitate in zona all'ora di pranzo, date un'occhiata al menù de Lo scoiattolo... potreste imbattervi in un bel piatto di polenta e cinghiale a 6€.
Seguendo le indicazioni si scende verso il valico monte Fumaiolo e da qui verso le sorgenti del Tevere. Quest'ultimo tratto è un sentiero a gradoni non molto agevoli per la mountain bike ma testeranno le vostre capacità di guida, soprattutto se bagnati. Rigorosa la sosta davanti alla sorgente, ben indicata con un monumento su cui troneggiano aquila e lupa.
Il rientro al campeggio è sempre sullo stesso sentiero, con l'ultimo tratto su strada.
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Vero
ITA - Correva l'anno 1983 quando ha sorriso per la prima volta alla luce del sole estivo. Da sempre col pallino per l'avventura, ha avuto la fortuna di girare l'Europa e l'Italia con i genitori e poi, per la maturità, si è regalata un viaggio in 2 cavalli da Milano verso la Russia. Al momento giusto ha mollato il lavoro senza alcun rimpianto per volare in Nuova Zelanda dove ha viaggiato per cinque mesi in solitaria. Nel 2007 ha provato per la prima volta l'esperienza di un viaggio in bici e, da quel momento, non ne ha potuto più fare a meno... così, dopo alcune brevi esperienze in Europa, nel 2010 è partita con Leo per un lungo viaggio in bicicletta nel Sud Est asiatico, la prima vera grande avventura insieme! All'Asia sono seguite le Ande, il Marocco, il Sudafrica-Lesotho e #noplansjourney. Se non è in viaggio, vive sul lago d'Iseo! Carpediem e buone pedalate!
EN - It was 1983 when he smiled for the first time in the summer sunlight. Always with a passion for adventure, she had the good fortune to travel around Europe and Italy with her parents and then, for maturity, she took a trip in 2 horses from Milan to Russia. At the right moment he quit his job with no regrets to fly to New Zealand where he traveled for five months alone. In 2007 she tried the experience of a bike trip for the first time and, from that moment on, she couldn't do without it ... so, after some short experiences in Europe, in 2010 she left with Leo for a long cycling trip in South East Asia, the first real great adventure together! Asia was followed by the Andes, Morocco, South Africa-Lesotho and #noplansjourney. If he's not traveling, he lives on Lake Iseo! Carpediem and have good rides!
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico