Il giro del Tremalzo in MTB è uno dei classici fuoristrada sul lago di Garda. Tra paesaggi mozzafiato, sterrate impegnative, strade militari ben conservate e gallerie scavate nella roccia, questo itinerario in mountain bike può essere affrontato da diversi versanti, con dislivelli più o meno impegnativi e difficoltà variabili. Questa versione del Tremalzo in mountain bike inizia dalla frazione di Vesio, a quota 618 sopra il lago di Garda, lungo la sponda bresciana.
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Il tour del Tremalzo in MTB è uno dei classici fuoristrada sul lago di Garda. Anni fa Leonardo ha affrontato un anello sul Tremalzo salendo dalla valle di Ledro mentre in questa occasione siamo partiti da Vesio, in provincia di Brescia.
La valle di San Michele
Da Vesio, la frazione più popolosa di Tremosine dove si possono riempire le borracce con acqua fresca, si inizia a pedalare sulla SP38 fino al bivio con la valle di San Michele sulla destra. Pochi metri e ci si trova su una piacevole strada sterrata che si inoltra dolcemente nella selvaggia e disabitata vallata seguendo il torrente San Michele a ritroso.
Dopo aver scaldato le gambe, all'altezza dell'Eremo di San Michele, la sterrata si impenna guadagnando velocemente quota. Con una piccola deviazione dall'itinerario principale è possibile visitare il sito religioso prima di riprendere l'ascesa verso il Passo Tremalzo. Il percorso continua a salire aggressivo mettendo a dura prova l'allenamento e la resistenza dei bikers. Quattro tornanti conducono nella zona della Costa Monte di Mezzo dove le mucche al pascolo indicano la presenza di un alpeggio. Ai 1320 m di quota, dopo aver costeggiato Cima di Camerone, si incrocia il sentiero di trekking Monsignor Giovanni Antonioli proseguendo sulla destra e giungendo presto alla fragorosa cascata del Prà di Lavino che scende a balzi per 80 metri dalle montagne sovrastanti. Lo spettacolo invita a una sosta prima di riprendere la sterrata, inizialmente pianeggiante, verso il passo della Cocca, a 1460 m. L'itinerario del Tremalzo in MTB lascia lentamente il bosco regalando scorci sempre più piacevoli sulle vette dei dintorni.
Il passo Tremalzo
Si sono ormai superati i 1500 m di quota e il valico del Tremalzo è ormai vicino anche se mancano ancora 300 m di dislivello. Le ripide pendenze si placano all'altezza delle baite che precedono l'Agritur Malga Ciapa, a 1615 m e la pedalata diventa facile e appagante tra le fioriture di fine primavera dei Botton d'oro, esemplari di Giglio caprino e molteplici altri fiori colorati. Al passo Tremalzo la sterrata che sale da Vesio incontra la strada asfaltata proveniente dalla Val di Ledro che termina proprio dinanzi al Rifugio Garda, posto al confine tra Lombardia e Trentino.
Dal rifugio le fatiche non sono ancora finite: lo sterrato continua a salire fino alla galleria sommitale della strada militare Tremalzo - Passo Nota oltre la quale inizierà la discesa.
La strada militare Tremalzo - Passo Nota
All'uscita del tunnel, nel punto più alto dell'itinerario del Tremalzo in MTB a quota 1860 m, si apre un panorama meraviglioso che digrada verso il lago di Garda (noi in questa occasione non abbiamo avuto la possibilità di goderci la vista appieno a causa delle nuvole basse!). La protagonista dello scenario è senza dubbio la suggestiva e tortuosa strada militare della Prima Guerra Mondiale che scende verso Passo Nota tra gallerie, cunicoli e passaggi mozzafiato. La vecchia carrareccia è discretamente ampia ma il fondo è sassoso ed è facile perdere il controllo della bici durante la discesa, quindi presta particolare attenzione a questo tratto. Si scende tagliando il costone verso est fino al passo Prà della Rosa dove l'omonimo tracciato perde quota in direzione della Valle di Ledro. Alcuni tornanti in discesa portano poi velocemente al passo Nota, a 1424 m, dove si trova una postazione di artiglieria.Il passo Nota, durante la Prima Guerra Mondiale, fu uno dei punti strategici della linea di confine italiana e ancora oggi la zona limitrofa appare come un piccolo museo a cielo aperto dove visitare i resti di trincee e baracche. “Qui o moriremo tutti o non passeranno”, esclamò il tenente Giuseppe Cippeli di stanza al valico il 31 Ottobre 1917.
Il cielo nuvoloso e ciò che resta di un vecchio incendio che qualche anno fa devastò il territorio intorno alla strada militare creano un'atmosfera d'altri tempi mentre ridirigiamo le nostre ruote in direzione della piana di Tremosine per l'ultimo tratto di ascesa dell'intero itinerario del Tremalzo in MTB.
L'ultima discesa
Dal passo Nota riprende la discesa verso Vesio, una discesa veloce e divertente che solo in un paio di brevi passaggi richiede un minimo di conoscenza tecnica in più alla guida del mezzo. Il lago di Garda si mostra placido distraendo i bikers alla guida. Lunghi tratti sconnessi nel bosco si alternano ad ampi tornanti che mutano divenendo sempre più calzanti man mano che ci si avvicina a Vesio. L'ultimo breve tratto del giro del Tremalzo in MTB si svolge su asfalto riportando i ciclisti al parcheggio della frazione di Tremosine, puntodi partenza della giornata fuoristrada.
L'itinerario non richiede particolari doti tecniche per essere affrontato, ma un buon grado di allenamento visto il notevole dislivello su sterrato è consigliato. Per gli appassionati di Storia questo tracciato è un vero museo a cielo aperto e consiglio di affrontarlo lentamente per godersi appieno ogni manufatto lungo la traccia.
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