La ciclabile del Naviglio Grande è parte degli itinerari dedicati al cicloturismo in Lombardia e collega la località di Tornavento a Milano. I lavori per la realizzazione del Naviglio Grande, che prende vita da una derivazione delle acque del fiume Ticino così come il Villoresi, vennero ultimati nel 1152 quando lo scopo del canale era prettamente quello difensivo. Fu solo nel 1272 che il Naviglio Grande, in seguito all'opera di abbassamento e ingrandimento del canale, divenne totalmente navigabile evolvendo in via di comunicazione...
La ciclabile del Naviglio Grande in bici
Il nostro viaggio in bici lungo il Naviglio Grande in direzione di Milano nasce ai piedi di Tornavento, adagiata sopra il fiume Ticino. Dalla località della provincia di Varese, nelle giornate più terse, si riesce a scorgere l'inconfondibile sagoma del Monte Rosa e altre alte vette delle Alpi Occidentali.
Il Naviglio Grande si stacca da fratello maggiore Ticino proprio all'altezza di Tornavento dove comincia il suo lento, ma inesorabile, flusso verso la città di Milano e la darsena.
Il tracciato che segue le rive di questo canale artificiale parte dalla ciclabile dell'Alto Ticino all'altezza del ponte di Oleggio per inoltrarsi da subito sull'alzaia. In poco più di un chilometro il percorso da asfaltato diviene un sentiero sterrato immerso nell'ambiente fluviale, caratterizzato dalla presenza di specie ornitologiche acquatiche.
In bici si continua a seguire il corso d'acqua raggiungendo Nosate dove si trovano un ristoro per ciclisti e la chiesetta di Santa Maria in Binda con una fontana per riempire le borracce. Chi volesse evitare questa prima parte di sterrato lungo il canale potrà seguire la ciclabile asfaltata dell'Alto Ticino fino alla chiesa e poi deviare a destra verso il percorso ciclabile del Naviglio Grande. Ancora qualche centinaia di metri sterrati conducono i ciclisti sull'asfalto fresco di Turbigo dove la segnaletica orizzontale indica il luogo come vero e proprio inizio del tracciato. A Turbigo si possono vedere il castello e, proprio sul Naviglio, l'edificio della vecchia dogana austriaca ormai decadente.
La ciclabile fino a Bernate
Da Turbigo la ciclabile segue il canale artificiale parallelamente, inoltrandosi nelle campagne dell'area metropolitana milanese. In sella si costeggia il ponte di Castelletto di Cuggiono, località del Palazzo Clerici con le 365 finestre.Poco più avanti, sulla destra, si stacca un sentiero sterrato che conduce alla ricostruzione di un antico calendario celtico a poca distanza dal corso del fiume Ticino. Il nostro itinerario prosegue sempre dritto su asfalto raggiungendo ben presto Bernate Ticino dove un ponte seicentesco sul Naviglio saluta i visitatori. Bernate, che conta solo 3000 abitanti, è il luogo ideale per una pausa caffè in riva alle acque del Naviglio Grande. Nella località, per gli appassionati del genere, si può anche ammirare il grande palazzo visconteo risalente al XV secolo.
Inseguendo il Naviglio fino ad Abbiategrasso
Da Bernate Ticino si riprende il viaggio superando l'A4 e avvicinandosi a Boffalora sopra Ticino anch'esso facente parte del Parco naturale lombardo della valle del Ticino. L'edificio più interessante della parte fluviale del paese è per certo la grangia certosina ossia una struttura all'interno della quale venivano raccolti i prodotti, soprattutto il grano, raccolti da una comunità dedita a lavoro nei campi. In questo caso fu l'ordine certosino di Boffalora ad occuparsi della grangia oltre ad essere incaricato da Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, di costruire la prestigiosa Certosa di Pavia, oggi visitabile percorrendo la ciclabile del Naviglio Pavese. Negli anni i padri certosini fecero costruire anche una filanda, soprannominata Mylius, che fu in attività fino al 1963. L'antico ponte sul naviglio del paese, ancora presente, fu invece ideato inizialmente in legno sui resti di una precedente struttura medievale. Successivamente, intorno al 1603, per esigene di tipo commerciale, il ponte venne riedificato in muratura così come lo si può ammirare anche oggi. Proseguendo lungo il Naviglio Grande in bici si entra presto nel territorio di Ponte Vecchio, frazione di Magenta, conosciuta per la battaglia del XIX secolo. L'itinerario ciclabile passa di fronte a Villa Castiglioni, risalente al XVII secolo, che proprio durante la battaglia di Magenta ospitò Napoleone III. Tra cascinali, ville antiche, avvistamenti di aironi e garzette, in questo angolo di pianura padana si raggiunge Robecco sul Naviglio, un altro dei comuni che costellano il corso del canale artificiale più importante di Milano.
Per decenni gli abitanti più ricchi della grande città lombarda fecero edificare lussuose ville sulle acque del Naviglio e oggi, seguendo la pista ciclabile, alcuni di questi prestigiosi edifici sorprendono gli avventori per la sontuosità inaspettata. Palazzo Archinto con il ponte degli scalini, Villa Gaia e Villa Bassana sono esempi dello sfarzo delle ville di delizia delle importanti famiglie milanesi dell'epoca.
Ormai manca poco ad Abbiategrasso, cittadina alle porte della provinca di Pavia, dove il Naviglio Grande devia bruscamente verso est. Prima però si passa da Cassinetta di Lugagnano, uno dei borghi più belli d’Italia, dove si possono vedere altri numerosi esempi di queste splendide ville. La più bella forse è Villa Visconti che si specchia nelle acque del Naviglio. Come la maggior parte dei paesi sorti lungo il Naviglio anche Cassinetta di Lugagnano è divisa in due dal canale e le distinte parti del centro urbano sono unite da un ponte seicentesco in granito. Una volta giunti ad Abbiategrasso, da dove è possibile raggiungere Bereguardo e Pavia seguendo la ciclabile omonima e l'itinerario lungo il Ticino, il corso d'acqua curva verso Oriente...
Il Naviglio Grande a Milano
Da Abbiategrasso, pedalando paralleli alla trafficata SS494 vigevanese, si superano gli ultimi lembi di vera campagna milanese prima di inoltrarsi in un ambiente decisamente più urbano e antropizzato giungendo a Gaggiano. Vivace e colorato, Gaggiano accoglie i ciclisti con i suoi edifici color pastelli riflessi nelle acque del Naviglio Grande. Anche l'elegante palazzo Venini Uboldi giace immobile sul canale in attesa di essere fotografato mentre, ai più curiosi, farà piacere sapere che la maschera carnevalesca Beltrame , per decenni simbolo del Carnevale milanese e poi sostituita da Meneghino, è originaria proprio di Gaggiano. Prima di lasciare l'allegra cittadina è interessante scoprire che proprio da qui parte un itinerario cicloturistico di collegamento tra la ciclabile del Naviglio Grande e quella del Naviglio Pavese chiamato Camminando sull'acqua.
Gli ultimi chilometri prima dell'ingresso vero e proprio nel capoluogo lombardo sono forse un po' monotoni e permettono di attraversare Trezzano sul Naviglio, città del parco agricolo sud Milano e Corsico.
L'itinerario ciclabile termina dopo 52 km alla Darsena di Porta Ticinese, area di ormeggio e rimessaggio delle barche che un tempo solcavano le acque dei navigli lombardi. Realizzata nel 1603 la darsena di Milano ha visto transitare l'ultimo barcone merci nel 1979. Dalla darsena di Porta Ticinese il viaggio in bici, fino qui adatto a tutti per il dislivello irrisorio, può proseguire verso Pavia lungo la ciclabile del Naviglio pavese o tra le vie di Milano verso il Duomo o il castello sforzesco.
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