L'
itinerario ciclabile dell'alta Valtellina collega Tirano a Bormio partendo dalla stazione di Tirano e prosegue verso la località più famosa della valle. Da Tirano i treni partono solo in direzione della Val Poschiavo con il famoso
Trenino rosso del Bernina. La linea ferroviaria valtellinese termina invece proprio a Tirano, una cittadina piacevole da cui inizia la nostra avventura di cicloturismo nella parte più alta della valle.
Dati tecnici
Lombardia - Alta Valtellina
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Tirano/Bormio
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Tempo |
4 ore
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Dislivello |
800 metri circa |
Lunghezza |
37 km circa |
VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Da non perdere
- Visitare il castello di Grosio
- Mangiare i pizzoccheri
- Rinfrescarsi nell'Adda
- Degustare l'Inferno valtellinese, un tipico vino rosso
- Rilassarsi alle terme di Bormio una volta arrivati
- Godersi i paesaggi delle Alpi
Alta Valtellina in bicicletta: pedalando da Tirano...
Quando si parla di Valtellina non si può non nominare l'Adda, il fiume che nasce dal Monte del Ferro nelle Alpi Retiche, per poi percorrere l'intera valle e tuffarsi nel lago di Como. Dal bacino l'Adda continua il suo corso verso il mare dando vita ai parchi dell'Adda Nord e dell'Adda sud. L'ultima stazione della Valtellina raggiunta da un treno è quella Tirano dove inizia il nostro viaggio in bicicletta. Zigazagando intorno al fiume Adda in circa 37 km si raggiunge la città di Bormio, rinomata per le terme e i paesaggi mozzafiato.
Dalla stazione pedaliamo fino alla rotonda per poi svoltare a sinistra ed immetterci sul
Lungoadda Ortigara, un stradina secondaria ciclabile che costeggia il fiume tenendolo a destra. In pochi minuti Tirano è già un puntino alle nostre spalle e ci si riesce ad immergere subito nella Natura: i boschi e le montagne sono i veri padroni della Valtellina ed è piacevole pedalare con la brezza nei capelli. Dopo 3,7 km il paesaggio cambia: all'altezza di
Sernio, il fiume Adda che stiamo percorrendo a ritroso, diventa un laghetto verde acqua.
Lovero è alla nostra destra, sull'argine opposto dell'Adda.
L'itinerario ciclabile continua dritto fino ad entrare per poche pedalate nell'abitato di
Vervio. Poco prima di arrivare al paese guardate alla tua sinistra e scorgerai il
castello di Bellaguarda che fu proprietà della famiglia Venosta fino al 1700 inoltrato ma che risale ad oltre 800 anni fa.
Una volta arrivato a Vervio potrau verificare di aver già percorso quasi 9 km e poco più di 100 metri di dislivello. Dopo aver incontrato le prime case del paese si svolta a destra per qualche metro per riprendere il Lungo Adda subito dopo, sembra incredibile pensare che questo fiume non eccessivamente ampio, nel 1987 provocò, con l'ausilio delle forti piogge di quell'estate, 53 morti. Poche centinaia di metri e si raggiunge la SP78 proveniente da
Mazzo di Valtellina.
Svoltando in strade secondarie si riescono ad evitare alcuni tratti di questa strada che attraversa i paesi di
Grosotto e poi quello di
Grosio sovrastato dal bel castello. Grosio si trova a 6,4 km da Vervio ad un'altitudine di 656 metri. Da Grosio si pedala fino a
Vernuga dove si abbandona la strada principale che diventa galleria per proseguire dritti su via Stelvio ed entrare nel piccolo abitato di
Tiolo. L'Adda veglia sempre sul nostro itinerario ma in questa parte del percorso si trova alla nostra sinistra. Evitando di imboccare la SS38, si continua su
Via Stelvio che oltrepassa una rotonda e prosegue dritta fino a
Mondadizza.
I paesaggi e gli scorci montuosi di questa parte dell'
Alta Valtellina sono davvero molto suggestivi e fermarsi per qualche minuto ad ammirarli è un
privilegio che in bicicletta non ci si può far mancare! Via Stelvio continua senza particolari deviazioni fino a poco dopo l'inizio della
galleria le Prese. Evitando di imboccarla (è vietato!) si svolta a sinistra sul ponte che attraversa l'Adda ed una volta raggiunta la sponda opposta, si procede a destra costeggiando il corso d'acqua. Pedalando su Via Le Prese si passa sotto l'omonimo viadotto. Con spettacoli naturali incredibili, la strada giunge a
Morignone, 14 km circa dopo aver lasciato Grosio. Dalla strada è possibile scorgere una
cascata: ci troviamo nel luogo dove prima del 1987 esisteva la località di Sant'Antonio di Morignone completamente distrutta dalla
frana del Monte Zandila. Valdisotto, Piazza, Fumarolo ed altre località precedono il nostro ingresso a
Bormio, nell'
Alta Valtellina. Questo itinerario ciclabile lungo poco meno di 40 km è percorribile da chiunque abbia un minimo di allenamento. A parte tratti brevi, su tutta la lunghezza del percorso non sono mai presenti pendenze impossibili da pedalare. Un giro breve ma di grande soddisfazione e piacere!!!
Cosa vedere in Alta Valtellina
L'
Alta Valtellina è un'area montuosa di incredibile bellezza e storia. Oltre alle numerose escursioni in mountain bike, a piedi o con la bicicletta da corsa sui ripidi tornanti dei passi del Giro d'Italia come il Mortirolo, lo Stelvio, il Gavia... si possono anche organizzare delle interessanti visite culturali. Ogni paese ha qualcosa di cui vantarsi che sia una chiesa, un rudere, un castello... Anche se
Grosio non è sempre considerata una località dell'Alta Valtellina, voglio partire proprio nel consigliarvi una sosta in questo grazioso paese dove si possono visitare i castelli di San Faustino ed il castello Nuovo oltre ad un ben conservato campanile romanico. Grosio è anche conosciuta per la presenza del
parco delle incisioni rupestri, infatti qui, come anche in Valcamonica, sono state rinvenute importanti testimonianze del passato sottoforma di incisioni rupestri. L'ambiente che circonda e include il parco è l'habitat ideale per numerose specie floreali e faunistiche.
Tirano, la nostra stazione di partenza, è un luogo a cui dedicare un'oretta di visita per esempio per non perdesri la Basilica della Madonna di Tirano.
Questa località è anche la partenza della
linea ferroviaria del trenino rosso del Bernina... è un po' caro, ma ne vale davvero la pena.
Bormio, oltre che per rilassarsi presso i Bagni Vecchi o quelli Nuovi, merita un giro per le viuzze o solamente per osservare le montagne ed i prati che la cingono. Da Bormio è facile, ma faticoso raggiungere in bicicletta il comune di Trepalle, il comune più alto d'Italia. Dal passo del Foscagno poi si scende a Livigno.
Facendo un passo indietro, da
Sondalo, la Val Migiondo e la Val di Rezzalo sono le porte d'accesso al Parco nazionale dello Stelvio dove vive ancora il gipeto, l'avvoltoio delle Alpi. La zona dell'
Alta Valtellina è ricca di spunti di visita e luoghi incantati... se hai tempo, vale la pena spendere qualche giorno in questa zona della Lombardia magari
esplorandola in mountain bike.
La Stelvio Bike in Alta Valtellina e non solo...
Ogni anno, verso la fine di agosto, le strade che portano al
Passo dello Stelvio vengono chiuse dal mattino alla sera per permettere alle sole biciclette, tandem e mountain bike di percorrere questa impervia ma fantastica strada. La manifestazione, conosciuta con il nome di
Stelvio Bike, è un vero must per gli appassionati delle due ruote che ingorgano i tornanti che salgono al passo dalla parte di Bormio e dell'Alta Valtellina ma anche da Prato allo Stelvio e la Val Venosta. Se non ci avete ancora provato... questo potrebbe essere l'anno giusto!!! Inoltre proprio da quest'anno, la strada che porta al passo dello Stelvio, almeno dalla parte altoatesina, sarà
soggetta a pedaggio per automobili e mezzi motorizzati... tanto vale pedalare!!!
Dove dormire e dove mangiare
Un posto che mi sento assolutamente di consigliare anche se, lo ammetto, è un po' fuorimano se vi spostate esclusivamente in bici (magari in autostop?) è la Baita del Gufo, un agritur sulla strada del passo Mortirolo. Alla
Baita del Gufo si mangia a prezzo fisso e ci si abbuffa finchè si vuole con piatti tipici valtellinesi come i pizzoccheri, gli sciatt, i formaggi... ma non mancherà anche la carne!!! Per dormire, se volete fermarvi per strada e trascorrere più di un giorno in valle, vi posso suggerire il
Garnì le Corti di Grosotto dove non si spende molto e si sta bene. Un'alterantiva, se trovate posto, è anche quello di mangiare direttamente alla Baita del gufo! Anche nel paese di Sernio troverete un'alternativa a buon prezzo chiamata
Ostello Seicento. Per mangiare io vi ho consigliato la baita del gufo ma, a dire il vero, in Valtellina ho raramente sentito dire che si mangia male in qualunque locale... Durante la vostra sosta in
Alta Valtellina non scordatevi di assaggiare i formaggi tipici della zona come il bitto ed il casera, ma anche la bresaola. Sciatt, pizzoccheri e bisciola sono un must!
Ultimi commenti
Spero sia un gran viaggio e tienici aggiornati su come andrà!
Buone pedalate!