Unisciti alla LiT Family
Alta Valtellina in MTB: Cancano, Val Alpisella, Alpe Trela
Scritto da kiescro
Percorso in mountain bike ad anello che non può mancare agli amanti del Parco Nazionale dello Stelvio e che attraversa varie valli tra Cancano e Livigno.
Dal lago di Cancano
Si parte dall'ampio parcheggio a Cancano, meta anche del percorso MTB dal passo dello Stelvio, di fronte alla palazzina A2A (possibilità di noleggio bici nel periodo estivo) e si svolta subito verso sinistra costeggiando il Lago di Cancano e gran parte del Lago di San Giacomo; finalmente nei pressi del ponte sul fiumiciattolo Adda evidenti cartelli indicatori indicano la Val Alpisella alla nostra sinistra. Dopo alcuni ripidi, ma pedabilissimi, tornanti percorsi su larga mulattiera in un tranquillo bosco di conifere, la pendenza si fa più dolce e ci si sente improvvisamente catapultati in alta montagna.
Lasciamo sulla destra un sentiero che in pochi minuti ci porterà alle sorgenti dell'Adda e superiamo alcuni laghetti alpini con alle nostre spalle il gruppo dell'Ortles che ci invoglia a più fermate per la pausa fotografica. Dopo l'ennesima foto, una lunga e veloce (massima attenzione agli escursionisti che sono sempre molto numerosi nell'alta stagione) discesa ci porta fino al Lago di Livigno.
Poco dopo aver superato il Ponte delle Capre e fatto lo slalom tra i moltissimi frequentatori si prende un ripidissimo sentiero, sulla sinistra, nel bosco (qui i turisti scompaiono). Dopo un primo pezzo molto duro la strada si fa piana costeggiando il torrente Tort sino ad arrivare nei pressi di Trepalle.
Si prosegue sulla sinistra imboccando la ripida Val Pila. Molti tratti con la bici a spinta ma poco dopo aver superato il Passo di Val Trela (2294 m) la vista ripagherà lo sforzo sostenuto. Dapprima passiamo per l'ampia e pianeggiante Alpe Trela e poi con la gradevole visione del Lago di Fraele giù per la ripida e sempre verdissima Val Pettini.
Appena ricongiunti con la strada che costeggia i laghi possiamo ripercorrere l'itinerario percorso all'andata oppure proseguire verso nord e fare il giro ad anello, passando per la Chiesa di San Giacomo di Fraele e godersi la vista delle cime di Plator (meta anche di un altro itinerario che ne fa il periplo) da una visuale leggermente diversa. Se siamo saliti con il pullman possiamo fermarci alla chiesetta di San Erasmo nei pressi di Solena, altrimenti attraversiamo la diga e dopo poco eccoci al punto di partenza. Naturalmente questo giro si presta ad essere percorso in senso inverso o con partenza da Livigno.
Negli ultimi anni il giro delle dighe è vietato alle macchine o tramite pagamento del pedaggio in alta stagione.
Etichettato sotto
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti...
Il commento viene aggiornato dopo 00:00.
Commenta per primo.
kiescro
Classe '82 e da sempre amante della montagna e della bici. Negli ultimi anni nasce la passione per la fotografia e tra alti e bassi le tre cose si sono unite permettendomi di vedere e vivere la tranquilla natura con occhi e tempi diversi. Persona di poche parole quindi meglio far due pedalate che descriversi ci vediamo in montagna e ricordate... non esiste nulla di più buono delle torte dei rifugi alpini ;)
Ultimi da kiescro
- Borsa bikepacking: recensione della Water Bag della Kicking Donkey
- Passo Gavia e Val di Rezzalo in MTB
- Rifugio Forni, Branca e Baita Cavallaro: MTB in Valtellina
- Tirano - Teglio in bicicletta | Itinerario cicloturistico in Valtellina
- Val Zebrù e Rifugio Quinto Alpini in MTB
- Passo dello Stelvio e Rese Basse in MTB
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico