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Cicloturismo tra Terre del Vescovado, Valcavallina e lago d'Iseo
Dati tecnici
Terre del Vescovado, Val Cavallina e lago d'Iseo in bicicletta
Partenza/Arrivo | Scanzorosciate/Clusone |
Tempo | 2 giorni |
Dislivello | 1300 m circa |
Lunghezza | 133 km |
Tipologia di fondo: |
Asfalto 90%
Sterrato 10%
|
Difficoltà | |
Panorama |
L'occasione mi è stata concessa dall'evento 7x10 In Bici OnTour InLombardia e come sempre la bici ha facilitato non poco l'esplorazione di luoghi imprevedibilmente affascinanti in territori lontani dal turismo di massa che soltanto di recente cercano di far emergere la loro vocazione turistica.
Il percorso che trovi di seguito narrato (in questo caso ho preferito concentrarmi sulle tipicità territoriali piuttosto che su una mera descrizione dell'itinerario), può essere unito al giro della Val Seriana e Val Brembana già pubblicato, per completare un tour in bici di circa 250 km che può richiedere dai 2 ai 5-6 giorni a seconda della tua volontà di pedalare e fermarti a visitare il territorio.
Terre del Vescovado - tra Bacco e fede
Scanzorosciate è un piccolo centro che vive nell'ombra della città di Bergamo ma, allo stesso tempo, ha nel suo DNA la potenzialità per divenire un notevole attrattore per un turismo di nicchia alla ricerca di una fuga dalla frenesia quotidiana. La tipicità di Scanzo va ricercata nelle campagne che la circondano e nei vigneti che ricoprono le colline prospicienti. Il Moscato di Scanzo è un vino passito a bacca rossa ottenuto da un vitigno autoctono coltivato su soli 31 ettari del territorio comunale.Per conoscere meglio l'origine di questo vino, dopo aver fatto visita alla sede del Consorzio di tutela del Moscato di Scanzo, la DOCG più piccola d'Italia, non resta che salire in sella e attraversare in bici i vigneti.
Il periodo è propizio: i grappoli sono pronti ma non ancora colti e le foglie delle vigne iniziano ad ingiallire... lo spettacolo è assicurato e la sapiente guida di Paolo di Emotion Bike ci conduce lungo sentieri e strade secondarie prive di traffico.
Nel caso tu voglia seguire la traccia GPS fai attenzione che questo tratto di percorso presenta tratti con pendenza piuttosto impegnativa e fondo sconnesso adatto più a una MTB che ad una bici da viaggio. Un po' di prudenza e un po' di fatica addizionale ti permetteranno di affrontare comunque tutto l'itinerario restando fuori dal traffico.
Le colline colorate delle Terre del Vescovado - 13 comuni dislocati tra Bergamo, la Val Seriana e la Val Cavallina - sono una continua scoperta. Il Moscato di Scanzo non è l'unico vino prodotto in queste terre: il Valcalepio, ottimo quello dell'Azienda Vitivinicola Eligio Magri, è un altro vino tipico della zona. Pedalando tra i vigneti magicamente appaiono anche intere distese di uliveti che mai avrei pensato potessero trovare terreno fertile a due passi dalla pianura padana. A conferma della presenza delle olive l'azienda agricola Il Castelletto, in una splendida villa padronale del 1700, ospita il frantoio, l'unico della provincia di Bergamo, in cui viene prodotto anche l'"Alarico", Olio Extravergine di Oliva DOP Laghi Lombardi - Sebino.
Non può esserci posto migliore che la tenuta Frizzoni per un veloce pranzo con balcone panoramico sulla vallata e sulla pianura Padana. Là, all'orizzonte, si intuisce anche lo skyline della città Alta di Bergamo. Da Colle di Pasta la forestale che scende verso l'Abbazia di San Paolo d'Argon è una meraviglia... facile, divertente e ombreggiata. Dopo tanta enogastronomia è giunto il tempo di sfamare anche l'animo e lasciare le bici per visitare il luogo sacro. In questo caso è Marco dell'associazione InChiostro ad essere un perfetto cicerone: scrivigli se vuoi organizzare una visita del luogo... è anche un ottimo ciclista! L'abbazia fu fondata nel 1079, passò per le mani della famiglia Colleoni (quella del noto condottiero Bartolomeo) ed è oggi un centro di spiritualità. Le perle del complesso sono di certo i due chiostri, da poco restaurati. Ci perdiamo tra le mura dell'edificio prima di ritrovarci nuovamente in sella.
Val Cavallina - la ciclabile e il lago di Endine
Trescore Balneario segna il confine invisibile tra Terre del Vescovado e Val Cavallina. Dall'Abbazia di San Paolo d'Argon al centro di Trescore si pedala su strade secondarie di poco interesse ma dopo aver oltrepassato il centro cittadino, carino e tranquillo, s'imbocca la pista ciclabile della Val Cavallina lungo il fiume Cherio. Dell'itinerario abbiamo già parlato nell'articolo al precedente link quindi diamo spazio al territorio. Lungo l'itinerario, tortuoso ma sempre fuori dal traffico che sulla statale 42 in questo tratto è tremendo, si attraversa nel primo tratto una vallata poco interessante mentre il bello arriva poco prima di raggiungere il lago di Endine: l'itinerario segue le rive del Cherio a ritroso fino a raggiungere le sponde del lago lungo il quale, sul versante orientale della valle, è presente un sentiero percorribile solo a piedi (ma fattibile anche in bici fuori stagione ed evitando i weekend). Prati verdeggianti, aree picnic, canneti e tante fresche fronde fanno della sponda lacustre orientale il luogo ideale per una sosta e magari, nella stagione estiva, un tuffo! L'itinerario prosegue passando San Felice e raggiungendo al termine del lago, Endine Gaiano.
Qui una sosta è d'obbligo e le opzioni sono due: sei un amante della birra? Il Birrificio Valcavallina è il luogo giusto per te. Assaggiare la birra artigianale non filtrata e non pastorizzata, magari quando fuori fa caldo, è un piacere che però ti consiglio di limitare se vorrai proseguire in bici! Io ti consiglio la Sun Flower ma anche l'Alba Rossa non è male... insomma, come vedi non mi sono limitato ad un solo bicchiere. Sei astemio o non ti piace la birra? Vabbè dai, nessuno è perfetto! E comunque l'alternativa ad Endine c'è e si chiama azienda agricola Filisetti. Dovrai però sudarti la ricompensa salendo per circa un chilometro dalla strada principale. Qui puoi acquistare, direttamente dal produttore, formaggio fresco o stagionato e magari chiedendo puoi anche visitare la stalla ed il laboratorio proprio dietro allo spaccio. Se nemmeno il formaggio fa per te, non hai speranze e quindi non ti resta che pedalare!
Per raggiungere il lago d'Iseo dovrai affrontare una salita di circa due chilometri, raggiungere Solto Collina e poi tuffarti in discesa sui tornanti che conducono a Riva di Solto.
Lago d'Iseo e Franciacorta
Se ci segui, dovresti già conoscere il giro del lago d'Iseo in bicicletta, anche se in questo itinerario viene percorso in senso antiorario, opposto a come te lo avevamo descritto. Per questo ti voglio raccontare qualcosa in più della Franciacorta, un territorio contiguo al lago e che sicuramente conoscerai per lo spumante pregiato che viene prodotto sulle colline tra qui e Brescia. Ancora una volta l'abbinamento perfetto per scoprire questo territorio è quello tra enogastronomia e bicicletta. La pedalata è dolce, mai troppo faticosa. Da Sarnico a Capriolo sono due colpi di pedale e qui potrai visitare il museo Agricolo e del Vino, annesso alla cantina Ricci Curbastro: il gioco è fatto e potrai prendere due piccioni con una fava. Conoscere un po' di storia agricola della zona e degustare i prodotti che oggi la rendono famosa in Italia e nel mondo. Si torna sulle sponde dell'Iseo per passare il centro di Clusane, caratteristico borgo pescatore nella cui piazza troneggia un'opera dedicata all'agone, pesce di lago dal sapore simile alla sarda.
Il lembo di terra tra lago e colline è dominato dal paesaggio delle torbiere del Sebino, utilizzate da metà del XIX secolo fino a metà del XX secolo. Il lavoro dell'uomo ha ridisegnato l'ambiente rendendo oggi quest'area un luogo di migrazione volatile ed una suggestiva riserva naturale. Non distante, sulle colline meridionali, sorge una delle cantine più moderne di Franciacorta, la Barone Pizzini, azienda vitivinicola biologica. E' un piacere per gli occhi e per l'olfatto entrare nella cantina nel periodo di vendemmia, così come è un piacere pedalare nei vigneti dei dintorni.
Volendo proseguire nell'esplorazione della Franciacorta in bici, potresti seguire in parte l'itinerario tra Bergamo e Desenzano per passare dal castello di Passirano e dal castello di Bornato mentre rientrando verso il lago non potrai mancare di fermarti al Monastero di San Pietro in Lamosa a Provaglio d'Iseo. Prima donato ai monaci cluniacensi, il monastero divenne infine proprietà privata e restò tale fino agli anni '80 del novecento. Oggi viene gestito dalla fondazione culturale San Pietro in Lamosa ed è possibile visitare il complesso. La chiesa ed il chiostro dominano le torbiere, rendendo il luogo sacro una meta d'obbligo sulla strada verso il lago.
Tornati ad Iseo, il percorso che vi proponiamo come viaggio tra le valli bergamasche segue le sponde del lago d'Iseo fino a Lovere, rientrando nella provincia bergamasca dopo lo sconfinamento bresciano. Per raggiungere il punto di partenza di Clusone, in Val Seriana, è possibile seguire la val Borlezza, via più diretta e veloce, che oltrepassa Sovere e sale direttamente fino a Clusone come indicato nella traccia GPS che è possibile scaricare qui in alto, oppure si può proseguire in parte lungo la valle Camonica e raggiungere la Via Mala, scalando il passo della Presolana, come da noi fatto in un precedente viaggio di tre giorni.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico