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Giro Garda-Sarca: MTB tra Arco e la valle dei Laghi
Un itinerario in MTB ad anello che si snoda nel fondovalle del Sarca, tra Arco di Trento e la valle dei Laghi, non distante dal lago di Garda e per questo adatto a tutte le stagioni e particolarmente suggestivo in autunno e primavera quando la gamba deve ancora rodarsi o è già stata spremuta a sufficienza in altura durante i mesi estivi: questo è il giro Garda-Sarca. Nonostante le basse quote, il percorso non deve trarre in inganno: la salitella iniziale, i continui saliscendi nervosi del tratto centrale e il rientro su ciclabile, spesso con l'ora del Garda a soffiare in faccia, rendono l'escursione mediamente impegnativa. Il divertimento sarà comunque assicurato!
In questo articolo
Dietro la Rocca ed il Castello di Arco
Finalmente una nuova escursione in mountain bike (dopo il viaggio in Asia ho avuto bisogno di tre mesi di disintossicazione per poter risalire in sella) e quale miglior location poteva esserci se non il bellissimo alto garda e la valle del Sarca. Lasciamo l'auto a Varignano d'Arco e saltiamo sulle nostre biciclette un po' impolverate (purtroppo a causa dei mesi trascorsi in cantina e non per i numerosi single track solcati!) imboccando la strada verso Arco. Dopo un paio di chilometri di riscaldamento, proprio all'imbocco della cittadina di Arco svoltiamo a sinistra salendo verso la rocca ed il castello.
La strada si inerpica e dopo aver lasciato le ultime case si inoltra nell'olivaia ai piedi delle pareti rocciose sfruttate dagli amanti dell'arrampicata sportiva come palestre naturali. Una fontanella è la giusta occasione per rifiatare e noi non ce la lasciamo sfuggire. Proseguiamo ancora in ripida salita su asfalto, lungo il percorso della via crucis (lo è anche per noi!) che negli ultimi metri prima del santuario della madonna del Laghel diviene ciottolato. Questo tratto di itinerario ricalca un piccolo pezzo di quello da Arco a S.Giovanni a Monte e Pietramurata fatto un paio di anni orsono, ma alla chiesetta, non contenti dello sforzo fatto per raggiungerla, questa volta svoltiamo a sinistra ancora con il naso all'insù seguendo le indicazioni del giro Garda-Sarca che non lasceremo fino a Pietramurata a due passi dalla valle dei Laghi.
Il ponte romano e la valle del Sarca
L'asfalto ci accompagna finché le pendenze si fanno più docili, lasciando quindi spazio alle pietre di uno sterrato immerso tra carpini e roverelle ormai colorate dall'autunno. Oltrepassiamo un centro di meditazione e poco dopo aver ritrovato l'asfalto in discesa, svoltiamo a sinistra per imboccare (curva stretta, rallentate prima) il sentiero, ormai cementato, che conduce al ponte romano di Dro...un divertimento in ogni caso! In fondo alla discesa svoltiamo quindi sulla sinistra sempre fedeli alle indicazioni e imbocchiamo un tratto di saliscendi traditori, di quelli dalle parvenze docili e veloci che affronti baldanzoso all'inizio e a cui non ti vuoi mai arrendere finché non ti ritrovi senza forze.
Oltrepassate le campagne di Dro, la strada si inoltra nel bosco sotto il monte Brento, famoso per gli amanti dell'adrenalinico Base Jumping e proseguendo sempre dritti ignorando alcune deviazioni possibili, raggiungiamo un tratto panoramico che ci concede scorci sulla valle del Sarca e divertimento lungo uno stretto ma veloce single track.
Rientro ad Arco dalla ciclabile e dal lago di Cavedine
Al termine di questo percorso usciamo sulla provinciale del Sarca e percorriamo un tratto di marciapiede sulla sua sinistra prima di raggiungere l'attraversamento pedonale nel centro del paese di Pietramurata. Attraversata la strada scendiamo in paese e oltrepassiamo anche il torrente imboccando per un tratto la ciclabile della valle dei Laghi svoltando a destra... l'asfalto per ora (a termine lavori sarà tutto bitume, purtroppo!) lascia spazio alla terra battuta e poco più avanti un bivio sulla sinistra ci fa entrare nuovamente nel bosco lasciando la ciclabile per un sentiero stretto e divertente in mezzo alle piante colorate dell'autunno.
D'un tratto tra le foglie spunta la sagoma del lago di Cavedine poco sotto di noi e l'ultima discesa ci fa raggiungere le sue rive meridionali. Ci immettiamo quindi sulla strada asfaltata (svolta a destra) chiamata anche mezza-Drena e con poche pedalate raggiungiamo lo scollinamento. Il bel castel Drena domina le marocche di Dro dall'alto della sua felice posizione e noi ci gettiamo a capofitto sull'asfalto dell'ampia carreggiata.
In fondo alla veloce (se non ci fosse un vento contrario fortissimo) discesa, svoltiamo a destra in una stradina secondaria (indicazioni) da dove imboccare nuovamente la pista cilclabile della Valle dei Laghi verso Arco.
Gli ultimi chilometri possono essere percorsi in ciclabile, attraversando il bel centro storico di Dro oppure sulla sponda opposta del fiume Sarca, passando sul ponte romano incrociato all'andata. Una meritata sosta è d'obbligo nel centro di Arco per gustare un buon gelato o un caffè, prima di riprendere la strada fino alla frazione di Varignano.
Il percorso è divertente e non troppo impegnativo e le alternative per allungarlo o accorciarlo non mancano di certo: i percorsi MTB sul lago di Garda sono infiniti. Per altri itnierari in tutta Italia consultate la mappa dei percorsi MTB di lifeintravel.it
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico