fbpx

Unisciti alla LiT Family



Viaggio senza meta ma con ritorno | Tappa 6: la flemma

Scritto da
Vota questo articolo
(0 Voti)
Tranquilli, tenda montata in 4 minuti circa, ormai sono diventato esperto. Qui sta per scatenarsi il finimondo, ma magari fa solo due gocce. Ora stanno per portarmi la birra di fine giornata, non ho più nemmeno voglia di sistemare tutto per benino prima di bermela, come facevo una volta. Entrerò più tardi nel massimo del casino possibile, mentre fuori piove e mi metterò a fare ordine da brava casalinga. È un po' come il cubo di rubik: se non incastri prima quello, quell'altro non riesci a muoverlo...
Life in Travel Diaries
Sono disponibili i Life in Travel diaries, libri fotografici con tanti racconti di viaggio scritti dai cicloviaggiatori per i cicloviaggiatori. Puoi acquistarli singolarmente, in bundle o abbonandoti al piano Esploratore della LiT Family. Che aspetti? Salta in sella con noi!
 

Greifenburg

95 km | 5:00 h culo in sella | 10 km con pioggia

700 m dislivello | 550 cal

La quiete dopo la tempesta

Intanto ha iniziato a tuonare e piovere e allora mi sposto dentro al caldo perché ho lasciato tutto in tenda.
Comunque non so quanti di voi se ne intendano di calorie, ma se notate che ho pedalato per 5h, quasi 100km, consumando solo 550 calorie dovrebbe rendere l'idea di che ritmi di pedalata ho sostenuto oggi. Poi incredibile ma vero, sono scottato sulle spalle e penso anche sulla schiena. Ma non è questo il punto. Il punto di questa tappa è che gli esuberi li paghi. Prima o poi li paghi eccome. E io ho pagato oggi, anche se potrebbe non sembrare, dato che 100km e 700 di dislivello con i soliti 28-30 kg non sono proprio una sgambatina domenicale al bicigrill.
Arriviamo al punto, dunque. Sapete che il mio obiettivo è sempre quello di passarvi con questo nostro appuntamento quotidiano un po' di quello che ho provato durante la giornata. Ė sempre difficile. A volte ci vogliono le foto. A volte sfrutto il testo. Oggi, anche, ma non come siete abituati. Come al solito durante la giornata ho pensato a mille milioni di cose. Una per ogni interstizio tra una pedalata e un altra. Approssimativamente 25000 volte oggi. Tutto era lento e dolce, esattamente come dopo una giornata al massimo. La quiete dopo la tempesta, il recupero, la spensieratezza.
Anche il percorso ne ha risentito, infatti il secondo titolo di questa tappa è "Ad cazzum, ovvero come pedalare sempre dritto senza sapere bene dove stai andando". Flessibili vogliamo e flessibili siamo. Così oggi variazione al programma, niente salite se non quel saltuario su e giù delle ciclabili in valle, a volte sali in paese a volte scendi lungo il fiume, a tratti costeggi il fienile a tratti ti confronti coi vitelli.

Un lusso al giorno...

Comunque io i vitelli non li mangio, faccio gli strappi alla regola in quest ferie, ma i bambini mangiateveli voi. Io questa sera mi mangio la trota pescata qui nel fiume a fianco. Mi ero ripromesso di mangiare la mia zuppa di legumi cucinata in un angolo dimenticàto del campeggio ma sapete una cosa? Mi sono proprio rotto i maroni della vita da campeggiatore. Il camper lo adoro, la barca che divina, ma il campeggio, onestamente, basta. Va bene una notte ogni tre. E siccome mio padre alla fine ha sempre ragione, anche se gli do troppo spesso del pirla, direi che "poret son e poret resto"(povero sono e povero resto). Pedalo tutto il giorno dopo aver smontato la mia casa e averla caricata sulla bici. Ha già smesso di piovere. Quindi ogni giorno ho deciso di permettermi un lusso: a volte sarà un letto, a volte sarà una cena, o un pranzo, o un gelato, o tutti assieme. Sono pur sempre in ferie.
Ok ora che mi sono messo il cuore in pace, posso continuare con ciò che mi sono perso parecchie righe sopra. Dicevamo di sfruttare il testo. Per spiegarvi come stavo oggi. Ma lo sto già facendo, anche se non come mi ero immaginato questo pomeriggio. Che poi 'sti tedeschi, ma mangeranno sempre veramente queste robe fritte? Per forza che le tedesche hanno le chiappe che sembra la panca su cui si siedono. Tutte eh, altro che luoghi comuni.
 

Il sesso si riconosce

Qui si tratta di scienza, di metodo puramente 100% induttivo. Che poi tra la 9567 e la 9568 pedalata oggi ho brevettato un sistema per riconoscere immediatamente se il ciclista che hai davanti è femmina o maschio. Una volta era difficile, ma grazie al mio brevetto chiunque sia dotato di buona vista, anche se con l'ausilio di lenti o occhiali, sarà in grado di indovinare il sesso del ciclista davanti. Il segreto sta nel manubrio: se il culo è largo come il manubrio si tratta di una donna. Non importa che sia allenata, campionessa o altro, questa è una regola. Certo ci sono le eccezioni. La mia ex è una di queste. La S. G. è un'altra eccezione: bella come il sole, veloce come il vento e snella come una gatta. Per tutte le altre vale la regola. Cosa? Ma quale sessista! Questa regola vale per l'avvistamento frontale. Per riconoscere il sesso durante il sorpasso è ancora più semplice, dato che se la pancia tocca il manubrio allora si tratta di un maschio. Naturalmente ci sono le eccezioni: io, il Gabriele e il Dino, anche se quest'ultimo è fin troppo spesso incline a concedersi strappi alla regola...
Comunque una cosa l'avete capita sicuramente: un ciclista lento, che quindi non supera mai e viene sempre superato, non ha modo di capire nulla del sesso degli altri ciclisti. Non che poi mi interessi molto capire il sesso degli altri ciclisti, a volte faccio pure fatica a riconoscere il mio.

Fare quello che voglio

La cosa bella di fare quello che vuoi, che è una conseguenza diretta delle vacanze da solo, è che alle 18:17 stai già ordinando la banana split. Non quella di merenda, ma quella come dessert dopo cena. Sì perché alle 18.30 ho già finito tutto e sto ricominciando a scrivere. Che la banana split non l'avevo mai mangiata in vita mia (se non da bambino forse non ricordo) e che l'ho presa perché il gelato in Austria non sanno nemmeno cosa sia. C'è questa merda della E... ovvero A... ovvero U... ovvero quella che si è comprata G...
Ma ai crucchi non glielo danno G..., perché tanto non capiscono una cippa di roba da mangiare. A loro basta fare le auto, poi il resto fa lo stesso. Si beh sono in Austria non in Germania ma tanto quello che ho scritto è una ca...ta lo stesso. Ad ogni modo potete stare tranquilli che in qualunque posto andiate, troverete sempre gli stessi gelati, intendo l stesse coppe, sì perché là E... crea per i ristoranti i menù dei dolci ad Hoc con il nome del ristorante stampato sopra, così la coppa Giovanni (sono scandalosi anche nei nomi) è la stessa sbobba di gelato del supermercato con sopra una sborratina di panna e sciroppi vari. Insomma, è l'unico modo per mangiare il gelato qui: camuffarlo con mille porcate salsette, granelle, sciroppetti e wafer in quantità industriale. Strano non averli trovati nella trota fritta, che tra l'altro era buonissima e pochissima.
Prevedevo un diario da 10 minuti ed è già oltre un'ora che sparo stronzate. Sono scurrile? Anche Bukowski lo era, e nessuno gli ha mai rotto le scatole, se vi sembra troppo potete sempre aprire le mie mail in word e mettere i caratteri barrati dove dico le parolacce. Poi magari essere Bukowski. Per come scrive intendo, la piaga dell'alcohol me la sono già tolta. Le piaghe che mi danno un po' di fastidio, invece, sono quelle sotto le chiappe. Cioè non che abbia veramente male, ma dopo una giornata di pedalate in pianura, il sotto sella ti scalda come il forno di un panettiere. Sì perché, un'altra cosa che ho scoperto in questo periodo è che finché pedali in salita la spinta continua limita il contatto tra le ossa ischiali e la sella, mentre in pianura il tuo peso grava sempre e continuamente sul tuo culo che spinge sulla sella.
Comunque rispetto agli anni scorsi devo dire di aver trovato la soluzione ideale: fondello nuovo e sella SMP per i veri uomini.
Sto raggiungendo le riserve di energia per questa bella giornata di pedalata defaticante. Vediamo cosa posso dirvi ancora. Beh che il bosco ce l'abbiamo anche in Trentino ma è sempre bello,
Bosco
che gli sbirri hanno perso la volanteCarabinieri sul tetto
e che vi salutano Spongebob e i suoi amici.Menu Teletubbies
Nelle prossime puntate: attacco allo Zoncolan e la lista del materiale che non avevo ma avrei dovuto avere.
Buona notte a tutti, anzi buona cena, adesso vado a leggere un po' del mio libro anziché scrivere.
P.S. Avete pensato al fatto che dio (che evidentemente vive a Bruxelles) non ci ha permesso di accumulare l'energia positiva ma ci ha dotati di mega contenitori per la stanchezza?
Buonanotte !

Ecco tutte le tappe della pedalata senza meta di "Jimmy":
Tappa 1: piazzola allagata Tappa 2: sarà meglio la tappa 3 Tappa 3: piccolo il mondo Tappa 4: il lusso della concessione Tappa 5: il cielo con un dito Tappa 6: la flemma Tappa 7: che bel el let Tappa 8: la Mazunte delle Alpi Tappa 9: i miei primi 1000 Tappa 10: corri Forrest, corri

 
 
Scrivi qui quel che pensi...
Log in con ( Registrati ? )
o pubblica come ospite
Carico i commenti... Il commento viene aggiornato dopo 00:00.

Commenta per primo.

jimmy

Con due ore di allenamento e sei gelati al giorno vai dappertutto