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Val Seriana in MTB: itinerario tra Bossico e il passo della Presolana
A nord del lago d'Iseo, sul confine tra le province di Bergamo e Brescia, esiste una fitta rete di sentieri praticabili con la MTB e concatenabili con strade sterrate non accessibili al traffico motorizzato se non ai pochi possessori delle baite che costellano i pendii e le radure che separano la Val Seriana dalla Val Camonica. Il giro ad anello proposto prevede un paio di salite impegnative, diversi saliscendi, qualche tratto di portage e necessariamente dei tratti asfaltati di collegamento ma comunque su strada non trafficata. Durante la descrizione verranno accennate inoltre eventuali varianti nel caso in cui si abbia l'intenzione di accorciare questo impegnativo ma entusiasmante itinerario.
In questo articolo
L'altopiano di Bossico
L'itinerario ha inizio a Bossico, ridente località che domina dall'alto dei suoi 860 m il lago d'Iseo e la val Borlezza. Lasciata l'auto in uno dei tanti parcheggi del paese si inforca la MTB e si comincia a salire lungo la strada asfaltata ignorando la deviazione per Ceratello. Proseguendo si giunge alla località Sette Colli (990 m), così chiamata in quanto nella seconda metà dell'Ottocento l'alta borghesia locale vi fece costruire sette residenze per la villeggiatura dando loro il nome dei sette colli di Roma. Qui si prende sulla sinistra un piacevole sterrato pianeggiante che si inoltra tra boschi baite e radure della Costa Gromo sino a concludersi con una breve discesa a Pila. Si svolta bruscamente a destra immettendosi su uno sterrato che alterna tratti a pendenza moderata a rampe cementate sino a giungere alla località Pozza d'Ast, radura attrezzata per i picnic e le feste di paese attorno alla Chiesetta dei Caduti.
San Fermo e il Monte Torrione
Ora i panorami e il contesto agreste lasciano spazio ad un fitto bosco di abeti in cui lo sterrato si districa tra pendenze elevate e qualche brevissimo tratto ideale per rifiatare. Ignorate tutte le deviazioni e mantenendosi sul tracciato principale si giunge al Colle San Fermo (1250 m), vasto pianoro impreziosito da una bella chiesetta e da casolari sparsi sottostanti il Monte Colombina (1458 m).
Dopo uno spuntino sotto una bella tettoia in legno, adibita anch'essa a picnic e feste di paese, si riparte seguendo lo sterrato in direzione nord – ovest; in breve e con un ultimo sforzo si giunge al punto di scollinamento, dove sulla sinistra si stacca un sentiero in forte pendenza percorribile solamente a piedi e che in pochi minuti permette di raggiungere la vetta del Monte Torrione (1312 m).
Lo spettacolo è garantito: ci si trova su una elevazione poco conosciuta che si configura a tutti gli effetti come uno splendido balcone panoramico sull'altopiano di Bossico e sul lago d'Iseo con la sua montagna simbolo: il Monte Guglielmo.
La discesa verso Onore e la Valle di Tede
Tornati al punto di scollinamento si può di nuovo inforcare la propria bicicletta per effettuare una lunga discesa sterrata all'interno di un bosco di conifere. Alternando brevi tratti cementati a tratti dal fondo naturale più filanti e meno ripidi, si raggiungono i prati di Camasone.
Procedendo ulteriormente in discesa si raggiunge Falecchio, località punteggiata da baite sparse da cui si ha una bella visuale su una delle montagne simbolo della bergamasca: la Presolana.
La prima vera discesa di giornata termina a Onore, paese di fondovalle posto a 700 m di quota.
Per evitare di raggiungere Castione della Presolana su strada asfaltata si opta per una diversa soluzione, ovvero percorrere lo sterrato che costeggia il torrente quasi permanentemente in secca della Valle di Tede. E' un percorso incassato nella valle e quindi per nulla panoramico, che si svolge in un ambiente di natura prettamente calcarea. Giunti al termine dello sterrato in corrispondenza di un ampio prato e di una baita, si dovrà necessariamente effettuare portage per mezzora su un sentiero in forte pendenza e pure poco comodo per una camminata.
Il “Salto degli Sposi”
Dopo una doverosa sosta sul limitare dell'area interessata dal parco naturalistico Plis del Monte Varro, si procede verso Castione della Presolana e quasi integralmente su strada secondaria fino al passo della Presolana (1297 m). Chi invece non se la sentisse di allungare il percorso in tal modo potrebbe dirigersi al Colle di Vareno sempre su strada asfaltata, al fine di ricongiungersi al tracciato ufficiale ma con meno chilometraggio nelle gambe.
Dal giogo si scende per un centinaio di metri e si intercetta a destra una strada sterrata recante la scritta “Foresta Regionale Valle di Scalve”. Dopo qualche minuto si raggiunge un belvedere sulle montagne della valle di Scalve e sul dirimpettaio rifugio San Fermo – luogo attraversato durante il giro della Concarena in MTB –, chiamato “Salto degli Sposi” in onore a due sposi polacchi innamorati di questo luogo che, in un alone di mistero tra storia e leggenda, persero la vita gettandosi dal dirupo che si affaccia sulla sottostante Via Mala. Ora si entra in provincia di Brescia e dopo circa due chilometri nel bosco si raggiunge l'area attrezzata di Castello Orsetto, dove l'Ersaf ha allestito il sentiero dell'Orso, un percorso eco – didattico che permette la visita dell'ecosistema forestale locale.
Dal Monte Pora al rifugio Magnolini
Dopo un altro paio di chilometri nel bosco in leggera salita si ritorna in provincia di Bergamo in corrispondenza del Colle di Vareno (1373 m), da dove si prosegue su asfalto fino alle vicine residenze estive del Monte Pora, lungo lo stesso itinerario MTB nella conca della Presolana.
Con uno strappo impegnativo ci si porta ai rifugi Pian del Tèrmen e Magnolini (1612 m) tra sterrate e sentieri non tecnici che solcano i bellissimi tappeti erbosi del Monte Pora e del Monte Alto.
Qui una sosta è doverosa, sia per assaggiare una fetta di torta casereccia che per contemplare questi spazi aperti così rilassanti e panoramici sull'onnipresente Presolana.
Il meritato single trail
E ora si scende verso il Forcellino di Ramello (1328 m) attraverso un sentiero ripido in mezzo ai prati e un breve tratto enduristico nel bosco, dove consiglio di accompagnare la bici al proprio fianco. Seguendo sempre il segnavia Cai 551 ci si porta verso Fontana Fredda; qui si potrebbe sfruttare un'ulteriore percorso alternativo, che consiste nel pedalare su una strada sterrata in discesa fino a Ceratello per poi proseguire sino al punto di arrivo (Bossico). Optando, invece, per la traccia originale, si deve deviare a destra su un sentiero in saliscendi quasi integralmente pedalabile (segnavia Cai 552) che termina al Forcellino di Bossico (1174 m).
Scendendo ulteriormente su sterrato si giunge alla località Monte di Lovere, costellata di ville risorgimentali, e si svolta a destra seguendo uno dei percorsi ufficiali mtb di Bossico attraverso i Prati di Sta e le sue doline, fino ad arrivare alla conclusione di questo duro ma affascinante itinerario ad anello in MTB tra Bossico e il passo della Presolana.
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Leo
ITA - Cicloviaggiatore lento con il pallino per la scrittura e la fotografia. Se non è in viaggio ama perdersi lungo i mille sentieri che solcano le splendide montagne del suo Trentino e dei dintorni del lago d'Iseo dove abita. Sia a piedi che in mountain bike. Eterno Peter Pan che ama realizzare i propri sogni senza lasciarli per troppo tempo nel cassetto, ha dedicato e dedica gran parte della vita al cicloturismo viaggiando in Europa, Asia, Sud America e Africa con Vero, compagna di viaggio e di vita e Nala.
EN - Slow cycle traveler with a passion for writing and photography. If he is not traveling, he loves to get lost along the thousands of paths that cross the splendid mountains of his Trentino and the surroundings of Lake Iseo where he lives. Both on foot and by mountain bike. Eternal Peter Pan who loves realizing his dreams without leaving them in the drawer for too long, has dedicated and dedicates a large part of his life to bicycle touring in Europe, Asia, South America and Africa with Vero, travel and life partner and Nala.
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Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico