I laghetti di Coredo e Tavon si trovano sull'Altopiano della Predaia, in Val di Non e sono un ottimo punto di partenza per una breve e facile escursione al Santuario di San Romedio, il patrono degli orsi. In inverno, anche in presenza di neve se non è troppa, si può percorrere l'intero itinerario solo con gli scarponcini da trekking. Trekking ideale per immergersi nella Natura dell'altopiano della Predaia senza fare eccessiva fatica.
Dati tecnici
Trentino - Val di Non
DETTAGLI ITINERARIO
Partenza/Arrivo |
Laghetto di Coredo
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Tempo |
2 ore
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Dislivello |
250 metri
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Lunghezza |
6 km circa
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VALUTAZIONE
Difficoltà |
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Panorama |
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Dal paese di Coredo, situato sul panoramico
altopiano della Predaia, in
Val di Non, in pochi passi, dopo aver oltrepassato il caseificio, si giunge al parcheggio dei laghetti di Coredo e Tavon che in inverno sono parzialmente ghiacciati. Seguendo il lago di Coredo a destra, ci si trova a camminare sospesi fra l'acqua ed il bosco. Durante le mattinate invernali questa parte di sentiero è in ombra quindi non scordatevi i guanti a casa. Mentre si cammina su questa sponda ci si rende realmente conto del silenzio del bosco. Durante la stagione invernale il sentiero è spesso innevato, ma un paio di semplici scarponi da montagna sarà più che sufficiente ad affrontare l'escursione. Fra il laghetto di Coredo e quello di Tavon si trova una piccola diga (risalente al 1958) sulla quale si può camminare per raggiungere la sponda opposta. Il nostro itinerario prosegue però sulla sponda orientale per costeggiare anche il laghetto di Tavon. Neanche un chilometro e ci si ritrova a curvare a sinistra per seguire il perimetro del bacino artificiale. Un primo cartello indica la possibilità di seguire il tracciato per il Santuario di San Romedio, ma ignoratelo.
Pochi metri più avanti altre indicazioni vi indirizzeranno lungo il
Cammino di Jacopeo d'Anaunia, lungo il sentiero 537 e sulla strada per il
Santuario di San Romedio e Salter. Il sentiero è fiancheggiato da una recinzione in legno grazie alla quale non vi potrete proprio sbagliare.
Gradini innevati si susseguono a ripidi strappi dove è facile scivolare sulla neve senza però cadere... il divertimento è assicurato perchè vi parrà di pattinare sul ghiaccio. Per circa 500 metri il 537 si inoltra nel bosco facendovi lentamente perdere di quota. Ancora pochi passi e finalmente ci si ritrova su una strada forestale che a sinistra vi riporterà a Coredo, mentre a sinistra proseguirà verso il
Santuario di San Romedio.
Una leggera e breve salita lascia poi spazio ad un paio di tornanti in discesa: il sentiero è ben indicato e forse è piacevole sapere che si stà camminando sul
Percorso turistico Mezzocorona - Merano! La cornice silenziosa di alberi innevati riappacificano lo sguardo e lo spirito, le impronte degli animali si distinguono facilmente ed ogni piccolo movimento potrebbe essere quello che ci avverte della presenza di un abitante del bosco. Superata il piccolo
capitello votivo dedicato alla Madonna alla vostra destra, oltrepassate il ponticello e proseguite sul sentiero a sinistra. Ancora poche decine di metri e sarete giunti a destinazione.
Il
Santuario di San Romedio infatti si trova poco avanti ed appare quasi con timidezza dietro la fitta vegetazione. Un
buon punto per fotografare il Santuario è il piccolo cimitero costruito poco più in alto. Una corta ma erta stradina vi ci condurrà in 10 minuti.
Dopo una visita al Santuario di San Romedio (io ci sono già andata molte volte, ma salendo fino alla parte più alta della struttura si scopre sempre qualcosa che nel corso delle passate visite non si era notato!), potrete tornare al parcheggio dei
laghetti di Coredo e Tavon per la strada dell'andata.
Escursione piuttosto facile, della durata di circa 2 ore... adatta davvero a tutti e praticabile in ogni stagione!
Abbiamo provato un'esperienza nuova, quella della ciaspolata notturna al chiaro di luna, divertente e che di certo proveremo nuovamente in futuro, magari seguendo un percorso solitario senza assistenza.
Il
Santuario di San Romedio è un luogo religioso molto mistico, per visitarlo bisogna essere rispettosi e silenziosi perchè, come recita un cartello in legno al suo interno "
Se credi prega! Se non credi: ammira! Se sei sciocco scrivi il tuo nome sui muri". Per ulteriori informazioni sulla Val di Non potete consultare
il sito ufficiale del turismo oppure il
nostro articolo sulla valle ed i suoi tesori. Per saperne di più sul Cammino Jacopeo d'Anaunia, per ora date un'occhiata al
sito Santiago Anaunia... poi ve ne parleremo anche noi!
Ultimi commenti
Oggi con una ebike si possono fare dei percorsi impegnativi fisicamente (per una bici senza motore) ma per quanto riguarda la tecnica non tutti possono fare dei giri tecnicamente difficili.
Io, con i miei 67 anni, cerco giri fino a 1500 m di dislivello, ma non troppo difficili tecnicamente per potermi gustare pienamente i paesaggi e i posti, senza dover rischiare su single trail esposti.
Grazie Enrico